«Il malato lascia che il suo corpo venga toccato dagli operatori, ma quante volte vorrebbe impedire, trattenere il loro movimento, e dire: “Non mi toccare, non mi toccare in modo brusco, non mi toccare come se il mio corpo fosse qualcosa di estraneo al tuo agire, come fosse un attrezzo”? […] Così è maturato il tema: “Feriti dal dolore, toccati dalla grazia“. Diventiamo operatori di salute – tanto in ambito sanitario-professionale quanto in quello pastorale – quando la ferita dell’altro ci interpella; se vogliamo prenderci cura di tutta la persona malata è necessaria quella grazia particolare che proviene dal sentirsi veramente provocati dalle situazioni che incontriamo.» (dall’Introduzione)
Articoli correlati
Libri di p. Francesco Zambotti MI: “Briciole di pane” e “Oasi di pace”
BRICIOLE DI PANE “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla…
“Lo stile di Gesù” – Libro di p. Luciano Sandrin MI
Papa Francesco definisce lo stile di Dio con tre parole: compassione, vicinanza, tenerezza. È lo stile…
I Camilliani su Facebook
I Camilliani su Twitter
I Camilliani su Instagram