Ti ringraziamo Signore per il 2015 e ti invochiamo per il 2016!

3Barukh atah Adonai Eloheinu, melekh ha’olam…

Benedetto sei Tu, o SIGNORE, nostro Dio, Re dell’universo…

Eccoci, Signore, davanti a te. Col fiato grosso, dopo aver tanto camminato.
Ma se ci sentiamo sfiniti, non è perché abbiamo percorso un lungo tragitto,
o abbiamo coperto chi sa quali interminabili rettilinei.
È perché, purtroppo, molti passi, li abbiamo consumati sulle viottole nostre, e non sulle tue: seguendo i tracciati involuti della nostra caparbietà faccendiera,
e non le indicazioni della tua Parola; confidando sulla riuscita delle nostre estenuanti manovre, e non sui moduli semplici dell’abbandono fiducioso in te.
Forse mai, come in questo crepuscolo dell’anno, sentiamo nostre le parole di Pietro:
“Abbiamo faticato tutta la notte, e non abbiamo preso nulla”.
Ad ogni modo, vogliamo ringraziarti ugualmente.
Perché, facendoci contemplare la povertà del raccolto,
ci aiuti a capire che senza di te, non possiamo far nulla. Ci agitiamo soltanto.
Ma ci sono altri motivi, Signore, che, al termine dell’anno, esigono il nostro rendimento di grazie. Ti ringraziamo, Signore, perché ci conservi nel tuo amore.
Perché continui ad avere fiducia in noi.
Grazie, perché non solo ci sopporti, ma ci dai ad intendere che non sai fare a meno di noi.
Grazie, Signore, perché non finisci di scommettere su di noi. Perché non ci avvilisci per le nostre inettitudini.
Anzi, ci metti nell’anima un cosi vivo desiderio di ricupero, che già vediamo il nuovo anno come spazio della speranza e tempo propizio per sanare i nostri dissesti.
Spogliaci, Signore, di ogni ombra di arroganza.
Rivestici dei panni della misericordia e della dolcezza.
Donaci un futuro gravido di grazia e di luce e di incontenibile amore per la vita.
Aiutaci a spendere per te tutto quello che abbiamo e che siamo.
E la Vergine tua Madre ci intenerisca il cuore. Fino alle lacrime.

Carissimi fratelli, il tempo scorre ininterrotto: ore, giorni, mesi… È passato un altro anno. Una tappa del nostro cammino finisce e una nuova comincia. Hai messo nelle nostre mani 365 giorni. Sono trascorsi, assieme a tante decisioni e rotture, sofferenze e gioie, a tanti sorrisi e speranze.

  • Primo momento: La richiesta di perdono

Ci hai dato 365 giorni in cui abbiamo tentato di vivere prima di tutto con benevolenza, ma a volte ha vinto la nostra miseria, e per questo ti diciamo: Perdonaci, Signore.

Perdonaci, Signore!

  • Tante volte non abbiamo avuto il coraggio di testimoniarti.
  • Abbiamo posto tanti ostacoli al dialogo e all’incontro.
  • Non abbiamo ravvivato la nostra debole speranza, e l’abbiamo lasciata cadere davanti alle difficoltà.
  • Tante volte ci siamo lasciati vincere dall’egoismo.
  • Molto poco ci siamo ricordati di te, e abbiamo fatto tante cose ma non ti abbiamo donato il nostro tempo.
  • Secondo momento: Il ringraziamento

Ci hai donato 365 giorni per testimoniare ad ogni uomo i tratti del tuo volto. Grazie, Signore, per averci fatto cristiani. Ti diciamo: Grazie, Signore!

Grazie, Signore!

  • Ci hai dato persone accanto a noi dalle quali abbiamo ricevuto tantissimi sorrisi.
  • Ci hai messo accanto tante anime innamorate di te.
  • Ci hai regalato la tua Parola e ci hai alimentato con l’Eucaristia.
  • Ci hai fatto vedere tanto impegno di volontariato e di servizio.
  • Ci hai dato la gioia di stare insieme.
  • Ci hai mantenuto nella fede.

Ti ringraziamo anche per le persone care che ci hai donato e che ora non ci sono più: le abbiamo avute con noi tanti anni, ci hanno donato amore e gioia. Anche per loro insieme ti diciamo: Grazie, Signore!

  • Terzo momento: La lode

Questa sera rendiamo grazie a Dio per la sua presenza viva e vivificante nella nostra vita e nella vita della Chiesa.

2Ti preghiamo e ti rendiamo grazie, Signore!

Ti presentiamo, Signore, la Chiesa sparsa in tutto il mondo: il Papa Francesco, i nostri vescovi, tutti i sacerdoti, i religiosi e i diaconi della Chiesa e tutti i battezzati che nelle comunità incarnano e vivono il Vangelo. Fa’ che risplendano nel mondo come segni di speranza, per portare a tutti il lieto annuncio della salvezza.

Ti presentiamo, Signore, tutti i governanti, gli uomini di potere e quelli che si impegnano nella politica. Fa’ che abbiano idee sagge e grandi energie per difendere la vita, per aiutare e soccorrere i deboli, per assicurare la giustizia, per garantire a tutti un’esistenza serena e dignitosa.

Ti presentiamo, Signore, tutte le famiglie, cellule che costruiscono la società, luoghi di formazione e di crescita, laboratori di umanità. Fa’ che vivano nella pace e nella concordia per favorire l’armonia tra gli uomini, e concedi a quelle in crisi e a quelle distrutte di rinnovarsi e di ricostituirsi.

Ti presentiamo, Signore, tutti gli ammalati, i poveri, i disoccupati, i “senza tetto”, gli orfani, i bambini abbandonati, gli anziani dimenticati, i carcerati, i delusi dalla vita. Fa’ che ognuno trovi accoglienza e amore per guardare con fiducia alla vita e al futuro e ricolmali dei beni spirituali e materiali di cui hanno bisogno.

Ti presentiamo, Signore, tutti quelli che lavorano per diffondere cultura e valori: gli educatori, gli insegnanti, i catechisti, i missionari. Fa’ che trovino forme e modi nuovi per appassionare le nuove generazioni e sostienili quando i loro sforzi sembrano inutili.

Ti presentiamo, Signore, tutti quelli che col loro lavoro costruiscono una società più giusta e onesta. Fa’ che ognuno guadagni col proprio sudore il necessario per vivere, favorendo quelli che si trovano nel bisogno e promuovendo la solidarietà e il bene comune.

1Ti presentiamo, Signore, tutti i morti che quest’anno hai chiamato a te, nella casa del Padre; tutti quelli che portiamo nel cuore e quelli che non abbiamo conosciuto; quelli che hanno perso la vita per difendere il Vangelo e per dare speranza all’uomo; le vittime dell’odio, della violenza, del terrorismo, delle guerre e delle ingiustizie e le vittime degli incidenti e delle catastrofi naturali che si sono verificate in questo anno nel nostro Paese e in ogni angolo della terra. Fa’ che tutti contemplino la luce del tuo volto e partecipino alla festa dei santi in Paradiso.

Affidiamo al Padre tutte le preghiere che sono nate dal nostro cuore ed eleviamo insieme l’antica preghiera di lode e di ringraziamento del Te Deum, a cori alterni:

Noi X ti lodiamo, Dio * ti proclamiamo Signore.

O eterno Padre, * tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli * e tutte le potenze dei cieli:

Santo, Santo, Santo * il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra * sono pieni della tua gloria.

Ti acclama il coro degli apostoli * e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; * la santa Chiesa proclama la tua gloria,

adora il tuo unico figlio, * e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, * eterno Figlio del Padre,

tu nascesti dalla Vergine Madre * per la salvezza dell’uomo.

Vincitore della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.

Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. * Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, * che hai redento col tuo sangue prezioso.

Accoglici nella tua gloria * nell’assemblea dei santi.

Salva il tuo popolo, Signore, * guida e proteggi i tuoi figli.

Ogni giorno ti benediciamo, * lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, * di custodirci senza peccato.

Sia sempre con noi la tua misericordia: * in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, * pietà di noi.

Tu sei la nostra speranza, * non saremo confusi in eterno.

O Dio, fonte di ogni bene, la tua misericordia non conosce limiti. Noi ti rendiamo grazie per i doni ricevuti e supplichiamo la tua paterna bontà: preservaci da ogni pericolo all’ombra delle tue ali e donaci sapienza, serenità e salute, affinché si compia sempre la tua volontà. Per Cristo nostro Signore. Amen