Oggi ho ascoltato il racconto di una persona appena uscita dal tunnel terribile del Covid 19. Non respiravo, non respiravo, non respiravo e poi … poi ho respirato, respirato, respirato. Ho risentito il racconto, cercando di rallentare il tempo. Allungando le parole, fino a quasi sentire il rumore dei polmoni, ho cercato di sentire il … respiro. Poi mi sono accorto che il soffio che sentivo non era nella mia mente, ma era il mio respiro.
Il respiro che fa parte di una sorta di polmone collettivo che coinvolge tutti fino alla madre terra. Molti si domandano che cosa si possa fare oggi da casa per chi è colpito dal Corona Virus? Forse una risposta possibile è quella che ognuno di noi impari a gustare ogni inspiro ed espiro come un malato di Covid 19 guarito. Alleniamoci tutti al soffio della vita, contribuiremo così a scrivere un nuovo capitolo della “storia del respiro sociale”. Il vangelo di oggi conclude con “tuo figlio vive”, perché il papà aveva creduto nelle parole di Gesù. Crediamoci, respiriamo insieme. Coraggio!
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