VII tappa: il cuore di san Camillo in Campania

Dal 5 al 12 aprile, a ridosso dell’ultima settimana di Quaresima, è giunta in Campania la reliquia del cuore di san Camillo de’ Lellis custodita nella chiesa di S. Maria Maddalena in Campo Marzio a Roma, sede generalizia e casa madre dell’Ordine dei Ministri degli Infermi.

La reliquia è stata portata in primo luogo nell’archidiocesi di Benevento, presso la parrocchia “S. Maria e S. Alessio” in Venticano, richiesta dal parroco don Armando Zampetti e dai suoi collaboratori per donare ai malati e agli anziani della comunità un momento di spiritualità in vista della Pasqua. Il cuore di Camillo è rimasto a Venticano dal 5 al 7 aprile, visitando una ventina di fratelli e sorelle ammalate, e favorendo la devozione e la preghiera della gente convenuta in parrocchia. Don Armando ha voluto inoltre che il superiore provinciale dei Camilliani, padre Rosario Mauriello, benedisse un quadro di san Camillo che rimarrà in chiesa.

Il 7 sera la reliquia è giunta a Casoria (Na), presso l’ospedale “S. Maria della Pietà” gestito dai Camilliani. L’intera serata, dalle ore 17.00 alle 21.00, è stata impiegata per benedire i vari reparti, per la preghiera del rosario meditato e la santa Messa celebrata all’aperto nel cosiddetto “viale delle beatitudini camilliane”, presieduta da padre Mauriello. Il sacerdote nell’omelia ha ricordato l’importanza della spiritualità e ministerialità “del cuore” offertaci in eredità da san Camillo; infine, tutti hanno preso parte a una processione particolarmente sentita che dall’ospedale è giunta fino alla basilica di “S. Mauro”, al centro della città, dove ad attendere il cuore c’era una chiesa gremita e il capitolo dei canonici al gran completo.

Dall’ 8 all’ 11 aprile, la reliquia è stata portata in alcuni ospedali di Napoli, riscontrando ovunque una grande accoglienza e un sincero desiderio di conoscere meglio il messaggio del “Gigante della Carità”. Giorno 8, all’Istituto oncologico “Pascale”, l’accoglienza della reliquia da parte del cappellano padre Domenico Pesce m.i. e delle suore degli Angeli ha permesso l’incontro di padre Alfredo M. Tortorella m.i. con la scuola degli allievi infermieri per un approfondimento storico e un confronto sul ruolo “umanizzante” dell’infermiere.

Il 9 e il 10 aprile la reliquia ha fatto tappa rispettivamente al Policlinico “Federico II” e al “Vincenzo Monaldi”, altri due grandi ospedali partenopei in cui i Camilliani sono inseriti come assistenti spirituali. Oltre all’incontro con i malati, in ambedue i nosocomi fruttuosa è stata l’accoglienza del personale ospedaliero e dei vari gruppi di volontariato che operano accanto ai Camilliani: Gruppo “Guarigione e Liberazione”, AVO, Famiglia Camilliana Laica, Volontari camilliani. Al “Monaldi” la messa serale è stata presieduta dal vescovo ausiliare di Napoli monsignor Lucio Lemmo.

Stessa accoglienza calorosa è stata riservata presso il “Cardarelli” dove la reliquia del cuore ha sostato giorno 11 aprile, accolta dai cappellani diocesani coordinati da don Leonardo Zeccolella che, come direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute, ha fortemente incoraggiato questa tappa del tour della reliquia del cuore di san Camillo. Ad animare la Messa presieduta da padre Mauriello, la schola cantorum dei giovani allievi infermieri dell’ospedale. La tappa al “Cardarelli” si è conclusa con “l’intervista a san Camillo” del volontario FCL Gaetano Coppola, che ha voluto mettere in scena una breve ma significativa “intervista”, fatta al santo di Bucchianico, sul senso del servizio ieri ed oggi.

L’ultima tappa del “cammino in Campania” del cuore di san Camillo è stata a Pozzuoli giorno 12, presso l’ospedale cittadino “S. Maria delle Grazie”. Ad accogliere l’insegne reliquia il cappellano don Enzo Tiano. Si può dire che Camillo sia ritornato a Pozzuoli dopo secoli, dato che nel 1589 vi giunse dopo aver saputo della morte – per contagio di tifo petecchiale – dei primi “martiri della carità”, Camilliani giunti dalla vicina Napoli per assistere i soldati di una nave spagnola approdata al porto della città. Portare la reliquia a Pozzuoli ha dato modo di riproporre agli operatori sanitari il modello caritatevole di Camillo e, ai ricoverati, la speranza attraverso la benedizione e la preghiera.

La Campania, e in particolare Napoli, attende nuovamente il “cuore” che tanto si è battuto per i malati per la metà di giugno, quando sarà in città per una celebrazione aperta a tutte le realtà associative e caritatevoli del capoluogo partenopeo. E ci auguriamo che Camillo, da su nei cieli, ne sia contento!

Padre Alfredo M. Tortorella

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From 5 to 12 April,  at the end of the last week of Lent, the relic of the heart of St. Camillus, which is kept in the Church of St. Mary Magdalene in Campo Marzio, Rome, the generalate house and the mother house of the Order of the Ministers of the Sick, was in Campania.

The relic was taken first of all to the Archdiocese of Benevento, to the ‘S. Maria and S. Alessio’ Parish in Venticano, in response to a request made by the parish priest Don Armnado Zampetti and those who work with him in order to give to the sick and the elderly of the community a moment of spirituality before Easter. The heart of St. Camillus remained in Venticano  from 5 to 7 April, visiting about twenty sick brothers and sisters, and fostering the devotion and prayer of people of the parish. Don Armando also had the Provincial Superior of the Camillians, Father Rosario Mauriello, bless a painting of St. Camillus that will be kept in the church.

In the evening of 7 April the relic of the heart reached the St. Mary of Piety Hospital which is managed by the Camillians and located in Casoria (Naples). The whole of the evening, from 17.00 to 21.00, was spent in blessing the various departments, in praying in a thoughtful way with the rosary, and celebrating Holy Mass in open air in the so-named ‘Avenue of Camillian Beatitudes’. The Holy Mass was presided over by Father Mauriello. This priest in his homily remembered the importance of the spirituality and the ministry ‘of the heart’ that was bequeathed to us by St. Camllus. Lastly, everyone took part in a procession that was especially moving and which went from the hospital to the St. Mauro Cathedral, in the centre of the town, where to await the heart was a church filled to capacity and the chapter of canons which was fully represented.

From 8 to 11 April the relic of the heart was taken to a number of hospitals in Naples and everywhere it went it received a great welcome and a sincere desire to know more about the message of the ‘Giant of Charity’. On 8 April, at the Pascale Oncological Institute, the welcoming of the relic by the chaplain, Father Domenico Pesce MI, and by the sisters of the Angels allowed a meeting between Father Alfredo M. Tortorella MI and the students of the nursing college which witnessed a historical analysis and a dialogue about the ‘humanising’ role of nurses.

On 9-10 April the relic of the heart visited the Federico II Polyclinic and  the Vincenzo Monaldi Hospital, another two great hospitals ofNaples where Camillians have become spiritual assistants. In addition to the meeting with the patients, in both these hospitals there was a warm welcome given by the hospital staff and by the various groups of volunteers who work at the side of the Camillians: the ‘Healing and Liberation’ Group, AVO, the Lay Camillian Family, and the Camillian Volunteers. At theMondaliHospital the Holy Mass in the evening was presided over by the Auxiliary Bishop ofNaples, Monsignor Lucio Lemmo.

The same warm welcome was given at the ‘Cardarelli’ Hospital where the relic of the heart spent the day of 11 April, welcomed by the diocesan chaplains coordinated by Don Leonardo Zeccolella who, as Director of the Diocesan Office for Pastoral Care in Health, strongly encouraged this stage of the tour of the relic of the heart of St. Camillus. The Holy Mass, which was presided over by Father Mauriello, was animated by the schola cantorum of the young student nurses of the hospital. The visit to the ‘Cardarelli’ Hospital ended with an ‘interview with St. Camillus’ by a volunteer of the Lay Camillian Family, Gaetano Coppola, who wanted to put on a brief but important ‘interview’ with the saint of Bucchianico on the meaning of service, yesterday and today.

The last stage of the ‘journey in Campania’ of the heart of St. Camillus was to Pozzuoli on 12 April at the ‘St. Mary of Graces’ Hospital. To welcome the famous relic was the chaplain of the hospital, Don Enzo Tiano. One may say that Camillus had returned to Pozzuoli after two centurie, given that in 1589 he went there after learning about the death – because of typhus – of the first ‘martyrs of charity’: these were Camillians who had arrived from nearby Naples to help soldiers in a Spanish ship that had come to the port of the city. Bringing the relic toPozzuoli was a way of offering anew to the health-care workers the model of charity of Camillus and to the patients hope through blessings and prayer.

Campania, and in particular Naples, once again await the arrival of the ‘heart’ that beat so much for the sick, in the middle of June, when it will be in the city for a celebration open to all the associations and charities of that capital city. And we hope that Camillus, up in heaven, is happy about this!

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Del 5 al 12 de abril, justamente la última semana de Cuaresma, llegó  a Campania la reliquia del corazón de san Camilo de Lellis, conservada en la iglesia de Santa Maria Maddalena in Campo Marzio, en Roma, sede general y casa madre dela Orden de los Ministros de los Enfermos.

La reliquia fue llevada en primer lugar a la archidiócesis de Benevento, a la parroquia de Santa Maria y San Alessio, en Venticano, solicidada por el párroco, don Armando Zampetti, y por sus colaboradores, para ofrecer a los enfermos y a los ancianos de la comunidad un momento de espiritualidad con vistas a Pascua. El corazón de Camilo permaneció en Venticano del 5 al 7 de abril, visitando a una veintena de hermanos y hermanas enfermos y estimulando la devoción y la oración de la gente reunida en la parroquia. Don Armando quiso asimismo que el superior provincial de los Camilos, el padre Rosario Mauriello, bendijera un cuadro de san Camilo que se quedará en la iglesia.

El 7 por la tarde la reliquia llegó a Casoria (Nápoles), al hospital de Santa Maria della Pietà, dirigido por los Camilos. Toda la tarde, de las 17.00 a las 21.00 h., se bendijeron con ella los diversos sectores del centro y se la tuvo presente en los momentos de la oración del rosario meditado y en la celebración de la santa misa, celebrada al abierto en el llamado “viale delle beatitudini camilliane”, presidida por el padre Mauriello. El sacerdote recordó en la homilía la importancia de la espiritualidad y la ministerialidad “del corazón” dejadas en herencia por san Camilo. Finalmente, todos romaron parte en una procesión particularmente emocionante que se dirigió desde el hospital a la basílica de San. Mauro, en el centro de la ciudad, donde esperaba al corazón una iglesia desbordante y el capítulo de los canónigos al completo.

Del 8 al 1 de abril, la reliquia fue llevada a algunos hospitales de Nápoles, encontrando en todas partes una grande acogida y un sincero deseo de conocer mejor el mensaje del “Gigante dela Caridad”.

El día 8, en el Instituto Oncológico Pascale, la acogida de la reliquia por parte del capellán, el padre Domenico Pesce, MI., y de las Hermanas de los Ángeles, permitió el encuentro con el padre Alfredo M. Tortorella, MI, y con la escuela de los alumnos de enfermería, para llervar a cabo una profundización histórica y una confrontación sobre el cometido humanizador del enfermero.

El 9 y el 10 de abril la reliquia hizo etapa respectivamente en el Policlínico Federico II y en el Vincenzo Monaldi, otros dos grandes hospitales napolitanos en los que los Camilos desempeñan cometidos de asistencia espiritual. Además del encuentro con los enfermos, en los dos centros hospitalarios fue estupenda la acogia del personal empleado y de los diversos grupos de voluntariado que trabajan al lado de los Camilos: Grupo Guarigione e Liberazione, AVO, Familia Camiliana Laica, Volontarios camilos. La misa vespertina en el Monaldi fue presidida por el obispo auxiliar de Nápoles, monseñor Lucio Lemmo.

Un acogida  tan cálida como la precedente se repitió en el Cardarelli, donde la reliquia del corazón estuvo presente el 11 de abril, siendo acogida por los capellanes diocesanos, coordinados por don Leonardo Zeccolella, quien, como director del Departamento diocesano de Pastoral de la Salud, animó esta etapa del tour de la reliquia del corazón de san Camillo. Dio una emoción especial a la celebración de la misa, presidida por el padre Mauriello, la schola cantorum de los jóvenes alumnos enfermeros del hospital. La etapa al Cardarelli concluyó con “la entrevista a san Camilo” del voluntario FCL Gaetano Coppola, quien quiso escenificar una breve pero significativa “entrevista” hecha al santo de Bucchianico sobre el sentido del servicio ayer y hoy.

La última etapa del “camino a Campania” del corazón de san Camilo fue Pozzuoli, el día 12, al hospital de la ciudad, Santa Maria delle Grazie. Acogió la insigne reliquia el capellán, don Enzo Tiano. Se puede decir que Camilo volvía a Pozzuoli varios siglos después, dado que en 1589 llegó allí después de haberse enterado de la muerte -por contagio de tifus petequial- de los primeros “mártires de la caridad”, camilos llegados de la cercana Nápoles para asistir a los soldados de un barco español llegado a las puertas de la ciudad. Llevar la reliquia a Pozzuoli ofreció la posibilidad de reproponer a los agentes sanitarios el modelo caritativo de Camilo y a los hospitalizados la esperanza a través de la bendición y la oración.

Campania, y especialmente Nápoles, esperan nuevamente el corazón de quien tanto se afanó por los enfermos, a mediados de junio, cuando estará en la ciudad para una celebración abierta a todas las realidades asociativas y caritativas de la ciudad partenopea. ¡Nos auguramos que Camilo, desdea lo alto del cielo, se sienta feliz!

Padre Alfredo M. Tortorella

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De5 a12 de abril, perto da última semana da Quaresma, chegou à Campânia a relíquia do coração de são Camilo de Lellis que é custodiada na igreja de Santa Maria Madalenaem Campo Marzio, Roma, sede da Casa Geral da Ordem dos Ministros dos Enfermos.

A relíquia foi levada, em primeiro lugar, à arquidiocese de Benevento, na paróquia “S. Maria e S. Alessio” em Venticano, atendendo a um pedido do pároco, padre Armando Zampetti, e de seus colaboradores para proporcionar aos doentes e aos idosos da comunidade um momento de espiritualidade por ocasião da Páscoa. O coração de Camilo permaneceu em Venticano de5 a7 de abril, visitando uma vintena de irmãos e irmãs adoentados, além de favorecer a devoção e a oração do povo que se fez presente na paróquia.

No dia 7, ao final da tarde, a relíquia chegou a Casoria (Na), ao Hospital “S. Maria della Pietà”, administrado pelos camilianos. Toda a programação, das 17:00 às 21:00, foi preenchida pela bênção às várias alas do hospital, pela oração do terço meditado e pela santa missa celebrada ao ar livre, na chamada “rua das bem-aventuranças camilianas”, presidida pelo padre Mauriello. Durante a homilia, o sacerdote recordou a importância da espiritualidade e ministerialidade “do coração”, que nos foram oferecidas como herança por são Camilo; enfim, todos participaram de uma procissão particularmente concorrida que partiu do hospital e foi até a Basílica de São Mauro, no centro da cidade, onde um igreja lotada e o capítulo dos cônegos completo esperavam a chegada do coração.

De8 a11 de abril, a relíquia foi levada a alguns hospitais de Nápoles, sendo sempre acolhida com entusiasmo e um sincero desejo de conhecer melhor a mensagem do “Gigante da Caridade”. Dia 8, no Instituto Oncológico “Pascale”, a relíquia foi recebida pelo capelão padre Domenico Pesce m.i. e pelas Irmãs dos Anjos e houve um encontro entre o padre Alfredo M. Tortorella m.i. e a escola de enfermagem para um aprofundamento histórico e um debate sobre o papel “humanizador” do enfermeiro.

Em 9 e 10 de abril, a relíquia visitou respectivamente os hospitais  “Federico II” e  “Vincenzo Monaldi”, outras duas grandes instituições napolitanas nas quais os camilianos estão inseridos como assistentes espirituais. Além do encontro com os doentes em ambos os hospitais, foi intensa a acolhida dos trabalhadores e dos vários grupos de voluntariado que atuam ao lado dos camilianos: “Guarigione e Liberazione”, AVO, Família Camiliana Leiga, Voluntários camilianos. No “Monaldi”, a missa vespertina foi celebrada pelo bispo auxiliar de Nápoles, dom Lucio Lemmo.

Houve a mesma recepção calorosa no “Cardarelli”, onde a relíquia do coração permaneceu no dia 11 de abril, acolhida pelos capelães diocesanos coordenados pelo padre Leonardo Zeccolella que, como diretor do Centro Diocesano para a Pastoral da Saúde, incentivou fortemente esta etapa do tour da relíquia do coração de são Camilo. A missa celebrada pelo padre Mauriello foi animada pela  schola cantorum dos jovens alunos enfermeiros do hospital. A etapa do “Cardarelli” foi concluída com a “entrevista a são Camilo” pelo voluntário da FCL, Gaetano Coppola, que encenou uma breve mas significativa “entrevista” ao santo de Bucchianico, sobre o sentido do serviço ontem e hoje.

A última etapa do coração de são Camilo no “caminho na Campânia” foi Pozzuoli, dia 12, no hospital da cidade “S. Maria delle Grazie”. O capelão, padre Enzo Tiano recebeu a relíquia e se pode dizer que Camilo regressou a Pozzuoli depois de séculos, posto que em 1589 ele chegou a esta cidade após ter tido conhecimento da morte – por contágio de tifo exantemático – dos primeiros “mártires da caridade”, ou seja, dos camilianos que vieram da vizinha Nápoles para dar assistência aos soldados de uma nave espanhola que chegou ao porto da cidade. Levar a relíquia a Pozzuoli foi a oportunidade de repropor aos agentes da pastoral da saúde o modelo de caridade de Camilo e, aos enfermos, a esperança através da bênção e da oração. A Campânia, e Nápoles em particular, espera outra vez o “coração”, que tanto se dedicou aos doentes, na metade do mês de junho, quando virá à cidade para uma celebração aberta a todas as realidades associativas e caritativas da capital napolitana. E desejamos que Camilo lá no céu esteja muito contente!

Padre Alfredo M. Tortorella

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Du 5 au 12 avril, au cours de la dernière semaine de Carême, la relique du cœur de saint Camille de Lellis, conservée dans l’église Sainte Marie Madeleine, à Campo Marzio, à Rome, siège de la Maison Généralice de l’Ordre des Serviteurs des Malades (Camilliens), est arrivée en Campanie.

La relique a d’abord été apportée dans l’archidiocèse du Bénévent, à la paroisse « Sainte Marie et Saint Alexis » à Venticano, à la demande du curé Don Armando Zampetti et de ses collaborateurs, pour donner, aux malades et aux personnes âgées de la communauté, un moment de spiritualité à l’approche de Pâques.  Le cœur de saint Camille est resté à Venticano du 5 au 7 avril, visitant une vingtaine de frères et de sœurs malades, et favorisant la dévotion et la prière des personnes venues à la paroisse. De plus, Don Armando a souhaité que le supérieur provincial des Camilliens, le père Rosario Mauriello, bénisse un tableau de saint Camille, qui restera dans l’église.

Le 7 au soir, la relique est arrivée à Casoria (Na), à l’hôpital Sainte Marie de la Piété, géré par les Camilliens. Toute la soirée, de 17 h à 21 h, elle a été employée à bénir les différents services de l’hôpital, pour la récitation du chapelet médité, et pour la Messe qui a été célébrée à l’extérieur, sur le dénommé « chemin des béatitudes camilliennes », présidée par le père Mauriello. Le prêtre, dans son homélie, a rappelé l’importance du côté spirituel et ministériel « du cœur » qui nous est donné en héritage par saint Camille ; enfin, tous ont pris part à une procession particulièrement bien ressentie, qui s’est effectuée de l’hôpital jusqu’à la basilique Saint Mauro, en centre-ville, où l’attendait une église comble, avec le chapitre des chanoines au grand complet.

Du 8 au 11 avril, la relique a été apportée dans quelques hôpitaux de Naples, rencontrant partout un grand accueil et un désir sincère de mieux connaître le message du « Géant de la Charité ». Le 8 avril, à l’Institut d’oncologie « Pascal », l’accueil de la relique, de la part de l’aumônier, le père Domenico Pesce M.I., et des soeurs des Anges, a permis la rencontre avec le père Alfredo M. Tortorella M.I., accompagné de l’école des élèves infirmier(ère)s, pour un approfondissement historique et un échange sur le rôle « humanisant » des infirmier(ère)s.

Le 9 et le 10 avril, la relique a fait étape respectivement à la Policlinique « Frédéric II » et à celle de « Vincenzo Monaldi », deux autres grands hôpitaux partenaires, dont font partie les religieux Camilliens, en tant qu’aumôniers. De plus, dans les deux établissements, lors de la rencontre avec les malades, l’accueil du personnel hospitalier et des différents groupes de volontaires travaillant avec les Camilliens, a été fructueux : groupe « Guérison et Libération », AVO, Famille Camillienne Laïque, volontaires camilliens. A la clinique « Monaldi », la messe du soir a té présidée par l’évêque auxiliaire de Naples, monseigneur Lucio Lemmo..

Le même accueil chaleureux a été réservé dans l’établissement « Cardarelli » où la relique du cœur s’est arrêtée le 11 avril, accueillie par les chapelains diocésains, coordonnés par Don Leonardo Zecolella qui, comme directeur du Bureau diocésain de la Pastorale de la Santé, a fortement encouragé cette étape du « parcours » de la relique du cœur de saint Camille. La Messe, présidée par le père Mauriello, a été animée par la schola cantorum des jeunes élèves infirmiers de l’hôpital. L’étape au « Cardarelli » s’est terminée par « l’entretien avec saint Camille », du volontaire de la FCL, Gaetano Coppola, qui a voulu mettre en scène une « interview » courte mais significative, faite au saint de Bucchianico, sur le sens du service, hier et aujourd’hui.

La dernière étape du « chemin en Campanie » du cœur de saint Camille a été Pozzuoli, le 12 avril, à l’hôpital civil Sainte Marie des Grâces. C’est l’aumônier, Don Enzo Tiano, qui a accueilli la célèbre relique. On peut dire que Camille est retourné à Pozzuoli, après des siècles, étant donné qu’en 1589, il s’y est rendu, après avoir appris la mort – par contagion du typhus pétéchial – des premiers « martyrs de la charité », des Camilliens arrivés de la Naples voisine, pour assister les soldats d’un navire espagnol, ancré au port de la ville. Apporter la relique à Pozzuoli, a donné un moyen de proposer à nouveau aux opérateurs sanitaires le modèle charitable de Camille et, aux personnes hospitalisées, l’espérance par la bénédiction et la prière.

La Campanie, et en particulier Naples, attend de nouveau le « cœur » qui s’est tant battu pour les malades, à la mi-juin, quand il y aura dans la ville une célébration ouverte à toutes les réalités associatives et charitables du chef-lieu partenaire. Et nous espérons que saint Camille, du haut des Cieux, en sera heureux !

Père Alfredo M. Tortorella

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