Terremoto in Emilia Romagna
La CTF Assessment Team a San Felice sul Panaro
News aggiornata con altre immagini scatatte dalla CTF
Martedì 5 giugno alcuni membri della Cammillian Task Force hanno raggiunto il centro di San Felice sul Panaro per un sopralluogo al fine di individuare le possibilità di intervento più opportune
(Fonte: sito ufficiale CTF Central)
di Marco Iazzolino e P. Paolo Guarise, MI (CTF assessment team)
San Felice sul Panaro era un ridente paese della pianura padana che contava circa 11.000 abitanti prima del terremoto. L’evento sismico ha distrutto gran parte del centro storico mutilando i principali simboli che caratterizzavano la storia di quello che è uno dei paesi più colpiti duramente dalle recenti scosse.
Lo sciame sismico ha lasciato il segno anche nello stato d’animo delle persone. Mentre ci si avvicina al centro storico si moltiplicano gli accampamenti improvvisati di fronte alle decine di case, villette, che si articolano sulla pianura. Le persone hanno paura del terremoto ma nello stesso tempo non vuole lasciare la casa o l’azienda per timore di azioni di sciacallaggio che sembrano essere frutto di episodi isolati ma che evocano l’immaginario collettivo. Il comune ed i servizi sul territorio funzionano, anche se in regime di emergenza, con vitalità ed incisività sul territorio.
Il centro di smistamento degli sfollati è gestito direttamente dal comune e la presenza della protezione civile è molto discreta e si limita alle strutture (tende, container,…). Nella visita siamo stati accompagnati con grande attenzione e cordialità da Tarcisio (capo campo) figlio della nostra esperienza in Haiti e dal direttore dell’Ufficio Grandi emergenze delle Misericordie.
San Felice sul Panaro ospita attualmente 2 campi organizzati per un numero complessivo di circa 800 persone. Noi siamo stati invitati a lavorare nel campo gestito e promosso dalle Misericordie a livello Nazionale. Il campo ospita attualmente circa 380 persone e nelle prossime ore sarà completamente occupato. Si trova alle spalle della caserma dei vigili del fuoco ed ai margini di un centro commerciale in parte sgombrato a seguito del terremoto.
Le persone accolte sono per oltre il 90 per cento di nazionalità non italiana. Appartengono a 16 nazionalità diverse ed a 4 religioni. Le Misericordie hanno uno staff di 30 persone che si alternerranno ogni settimana per almeno 90 giorni. La media dell’età è molto bassa. Ci sono solo 7 over 60. Ci sono anche due disabili con famiglia. La richiesta e` di assicurare forme di accompagnamento e supervisione psicologico allo staff degli operatori, alle famiglie, ai bambini presenti nel campo. Se da una parte non si è potuto fare un lavoro sistematico di rilevazione dei bisogni psico è evidente la paura che tocca tutte le persone presenti nel campo.
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