È un piacere per me fare la presentazione allo Statuto della Famiglia Camilliana sparsa nel mondo, mi offre l’opportunità di riconoscere l’importante lavoro svolto sotto l’insegna camilliana da laici impegnati. Con il servizio reso ai malati e sofferenti, voi portate a compimento il sogno di San Camillo di diffondere ai quattro angoli del mondo la sua pianticella e realizzate la sua preghiera di avere cento mani per poter soccorrere quanti più sofferenti di questa società. La vostra crescente presenza ed il costante sviluppo sono fra i maggiori segni di speranza per i religiosi dell’Ordine di San Camillo: con gioia riconosco e saluto la vostra presenza nell’Ordine, di cui siete parte.
Basandosi sulla raccomandazione proveniente dal movimento laicale camilliano, il Capito generale di Bucchianico del 1995 richiese che la Famiglia Camilliana Laica avesse uno Statuto per unire i gruppi presenti nelle varie parti del mondo. A quell’epoca, il laicato auspicava un chiarimento dell’identità che rispettasse l’autonomia ed il diritto a portare avanti iniziative proprie, pur continuando a conservare gelosamente uno stretto legame con il ramo maschile dell’Ordine Camilliano. Sono convinto che il documento di cui mi pregio fare la presentazione fa onore a tutte queste aspirazioni, chiarendo e specificando gli obiettivi, la spiritualità e l’organizzazione della Famiglia Camilliana e distinguendo senza equivoci tra indipendenza ed autonomia.
In seguito alla richiesta formulata nel Capitolo generale, la Consulta generale nel 1995 istituì una commissione, il frutto del cui lavoro fu uno Statuto presentato nel 1998 ed approvato ad esperimentum per tre anni. Alla luce delle loro esperienze, i membri della Famiglia Camilliana apportarono al documento quei suggerimenti e raccomandazione che sono poi stati condensati nel testo presentato alla Consulta generale al Capitolo tenutosi a Mottinello nel 2001.
Con pochi ed ininfluenti cambiamenti, lo Statuto fu approvato all’unanimità dal LV Capitolo generale nel maggio scorso. Il testo fu inoltrato alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e la Società di Vita Apostolica, che lo approvò il Decreto viene riprodotto nella pagina precedente.
Auspico che lo Statuto serva da base che assicuri la continuità dello spirito che anima la Famiglia Camillana, e che l’amore misericordioso di Cristo per i malati possa trovare continua espressione e creatività in tutti coloro che si sforzano di vivere il contenuto del Documento
Frank Monks
Superiore generale
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