Umanizzazione della salute e acceso alle cure
21-24 aprile 2016
Centro de Humanización de la Salud
Tres Cantos, Madrid
L’incontro dei direttori di Centri Camilliani di pastorale/ umanizzazione, università, Camillianum e i medici Camilliani organizzato dal Segretariato Generale per il Ministero, ha visto la partecipazione di 33 tra religiosi e laici: 9 membri del continente asiatico, 9 d’America, 8 d’Africa e il resto d’Europa, rappresentando 13 centri di pastorale/umanizzazione (Colombia, Ecuador, Peru, Messico, Brasile, USA, Burkina Faso, Kenya, Italia, Spagna, India, Tailandia, Filippine), 2 università (Roma e Sao Paolo), 2 scuole infermieristiche (Taiwan e Ouagadougou), presenti inoltre all’incontro 8 Camilliani-medici.
Il programma è partito il giovedì 21 aprile nella mattina con una cerimonia d’apertura, la lettura del messaggio del P. Generale e una conferenza del P. Angelo Brusco sulla missione e prospettive passate e future dei centri di pastorale, cui sono seguiti i commenti in gruppi linguistici.
Il pomeriggio il Fr. José Carlos Bermejo ha presentato il centro di Tres Cantos (di formazione in umanizzazione e di accoglienza anziani) con una conferenza e con una visita guidata dove si è potuto apprezzare tutta la creatività e l’impegno per curare in modo umanizzato. Il giorno si è concluso con un’Eucaristia in Inglese celebrata da P. William Eronimoose.
Il giorno seguente, venerdì 22 aprile il tema trattato da P. Sam Cuarto è stato: Garantire l’accesso alle cure di salute e la qualità del servizio. Il padre filippino ha impostato la sua riflessione di stampo sociologico a partire dall’analisi della parabola del Buon Samaritano commentata da Paul Ricoeur. Ai lavori per gruppi linguisitici poi riportati in aula con la moderazione di P. Antonio Puca, è seguita la presentazione della vocazione, missione e attività dei Centri camilliani di pastorale della salute.
Il primo gruppo è stato Brasile con il P. Christian Barchifontaine e poi P. Marcelo Valentin con l’attività di due università, 3 riviste, un master/dottorato e post-dottorato in bioetica, più un istituto camilliano di pastorale della salute (ICAPS). Il secondo padre brasiliano ha mostrato l’attività in terreno di due religiosi camilliani medici: P. Raul Mate e P. Adolfo Serripiero, in quanto il presente raduno ha avuto lo scopo anche di valorizzare la figura del Camilliano medico.
La seconda esposizione di Isabel Calderon ha presentato il Centro camilliano di umanizzazione e di pastorale della salute della Colombia, a Bogotà che risale a 25 anni fa con tre programmi: uno di pastorale della salute, uno di umanizzazione, e il terzo per la FCL. Si sta puntando adesso a titoli di specializzazione universitaria.
Enrique Gonzalez ha presentato il CEFOSA (Centro di formazione in salute) situato a Lima, Perù che ha 14 anni e sta stabilizzandosi e crescendo nelle sue proposte formative.
Alberto Redaelli ha mostrato il FECUPAL (centro di formazione in cure palliative) di Quito, Ecuador, con il suo Hospice che ha 2 anni ed un vero centro ecumenico e di alta specializzazione nel suo settore, e P. Silvio Marinelli ha fatto vedere le numerose attività del Centro San Camilllo di Guadalajara (Messico) con le sue 5 aree (formazione, accompagnamento nella sofferenza, spiritualità e motivazione all’impegno, volontariato, amministrazione e coordinazione di strutture).
Hanno concluso la giornata le presentazioni di P. Jojo del centro degli Stati Uniti e la laica Melissa sulla scuola di infermieristica di Taiwan con 11 anni di storia, 3.508 studenti e 176 docenti. Poi, il p. Paul Ouedraogo ha presieduto l’Eucaristia in Italiano.
Il sabato 23 aprile è stato moderato da P. Arnaldo Pangrazzi e si è aperto con una conferenza della preside del Camillianum, Palma Sgreccia, sul tema “Guarigione e aspetti sociali, etici e antropologici”. La conferenza di alto spessore culturale si è conclusa con molte domande soprattutto sul contesto culturale che cambia molti dei concetti più basici del vivere nel mondo della salute. Ha seguito il lavoro di gruppo, questa volta con una novità; tra i gruppi si è formato uno nuovo di 8 medici camilliani accompagnati da P. Aris.
Nel pomeriggio si è partiti con una brevissima presentazione del Camillianum di Roma da parte del segretario generale P. Michel Favi. Dopo un breve intercambio di opinioni soprattutto sulla relazione tra accademia e pastorale e, sui legami tra il Camillianum con l’Ordine e il Laterano, si è seguito con la presentazione dei lavori di gruppo. P. Pietro Magliozzi, ha presentato il gruppo dei Camilliani-medici riuniti in quest’occasione per la seconda volta (la prima fu nel 2001 a Roma). Essi, dopo aver mostrato i tipi di testimonianza significativa e caratteristica che svolgono nei diversi luoghi di apostolato, hanno discusso sulle possibilità di creare la EMT (gruppo di emergenza medica). Si tratta di una nuova struttura accreditata dall’OMS che chiede una formazione ufficiale internazionale e interventi di 15 giorni o un mese in luoghi di epidemie. I religiosi camilliani medici non hanno opposto nessuna resistenza alla loro partecipazione a una chiamata di questo tipo da parte dell’Ordine, essendo semplicemente la risposta al quarto voto e fare nient’altro che quello che si deve fare.
Il P. William Eronimoose ha presentato il Centro di Pastorale dell’India poi si ha seguito con la presentazione del Centro pastorale della salute di Manila, Filippine con P. Rodel. L’attività si è amplificata da quando 6 anni fa un padre camilliano è diventato direttore della pastorale della salute nella conferenza episcopale filippina. Ciò mostra l’importanza dell’aspetto politico istituzionale nella pastorale della salute. Fenomeni analoghi si sono realizzati in Colombia (1994), Cile (2014), Kenia (2015) e fra poco in Burkina Faso (2016), dove il direttore nazionale di pastorale sanitaria è un camillliano.
Ha seguito P. Jimmy Kitsada con la presentazione del Centro di Cura pastorale di Bangkok (Thailandia) che ha formato nel 2015 a 2.564 persone e lavora sul tema della guarigione secondo il motto: “pregare servendo e guarendo i malati”. Molti e creativi i programmi.
Il centro di pastorale di Verona, Italia con i suoi 33 di storia è stato presentato da Maria, una laica. Anche in questo caso si sono apprezzate le molteplici attività e la creatività nei tipi di corsi prestati dove P. Brusco è l’unico animatore. L’elemento unificante del centro è: la salute integrale della persona verso una crescita umana e spirituale.
Edgar Yameogo ha presentato il centro di Pastorale di Ouagadougou (Burkina Faso). Iniziato 20 anni fa in parrocchia, si è spostato in un centro a parte e l’anno scorso, grazie a una visita del presidente della repubblica e del ministro della salute, è decollato con le iscrizioni.
Fr. Joseph Khiyaniri ha seguito con il centro di Pastorale del Kenia. Nato 15 anni fa in una stanza, da un anno funziona in un centro proprio. Il fratello Julien, camilliano medico, ha presentato la scuola di pastorale della salute del Benin proiettata alla cura olistica con il fine della guarigione e liberazione dal male in tutte le sue forme.
Aris Miranda si è occupato di concludere l’incontro esortando a creare reti di cooperazione internazionale e nazionale tra i centri, a inculturarsi di più ed essere più profetici proteggendo i più vulnerabili; e partire con la EMT (Emergency medical team) per rispondere alle emergenze insieme all’OMS. Sintetizzando tutto in un motto, P. Aris, ha detto: collaborare per umanizzare, cioè, dare salute e diritti, o essere comunità unita di apprendimento e servizio. Si è ringraziato chi ha permesso tutto ciò con la logistica e anche Dio per averci dato questa occasione di formazione di altissimo livello e quest’esperienza di appartenenza fiera all’Ordine camilliano. L’ultima giornata dell’incontro è stato conclusa con una Eucaristia presieduta da p. Marcelino de Oliveira in Spagnola.
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