Varsavia – 20/21 maggio 2015
Casa di Ospitalità ed Accoglienza dei Barnabiti
Incontro Superiore Generale, Consultori
Provinciali, Vice-Provinciali, Delegati
Mercoledì 20 / Giovedì 21 maggio 2015
GALLERIA FOTOGRAFICA
“Non abbiate paura! Aprite anzi spalancate le porte a Cristo…”
“Jezu Ufam Tobie – Gesù io confido in te!”
Il pellegrinaggio del Superiore generale, dei Consultori generali e dei Superiori maggiori dell’Ordine può essere fisicamente e simbolicamente incluso tra questi due messaggi quasi scontati per la loro semplicità formale ma sconvolgenti per la radicalità sostanziale del contenuto in quanto a rinnovamento spirituale, per noi credenti e consacrati: “Non abbiate paura” e “Jezu Ufam Tobie – Gesù io confido in te!”
P.Pessini aprendo il nostro incontro – lunedì 18 maggio u.s. – aveva presentato questo viaggio in alcuni posti speciali della terra polacca proprio in questi termini: «Nella programmazione di questo nostro incontro internazionale, un’attenzione particolare è rivolta al pellegrinaggio (non una semplice gita turistica, come frettolosamente si potrebbe valutare e/o giudicare). Visiteremo i luoghi significativi della vita di Giovanni Paolo II (Cracovia, Wadowice e Częstochowa) così come il campo di concentramento nazista di Auschwitz. Questo pellegrinaggio in realtà vorrebbe essere un’esperienza spirituale e proprio per questo motivo – e non per caso – è stato collocato nel cuore del nostro incontro e non alla sua conclusione! È un’esperienza importante e una parte integrante del nostro incontro: non solo reports e discussioni in sala, ma anche un esercizio per imparare a camminare, riflettere e pregare insieme! Per un’intera generazione di adulti di oggi, e molti di noi sono inclusi, che vivono e provengono dalle cosiddette “periferia del mondo”, la figura carismatica di Giovanni Paolo II è stata un riferimento importante».
Abbiamo visitato Wadowice, città natale di S. Giovanni Paolo II con il suo fonte battesimale ed un museo interattivo che permette oltre alla devozione di immergersi nella storia dell’uomo e del cristiano Karol Wojtyla e nel suo messaggio; il campo di concentramento nazista in terra polacca di Auschwitz dove Massimiliano Maria Kolbe ha condiviso fino in fondo la croce di Cristo condividendo la sofferenza abissale ed il dolore devastante del popolo ebraico e di molti altri uomini e donne discriminati, violentati nella loro dignità, il cui unico diritto era la morte; la città antica di Cracovia città di re santi, di cultura e di fede profonde; il santuario di Częstochowa dove la Madonna Nera di Jasna Góra con i “due segni di violenza” in volto che non ne alterano l’espressione serena continua a rianimare anche la nostra speranza e il monastero-santuario della Divina Misericordia dove Gesù tramite la debolezza di sr. Faustina Kowalska continua ad irradiare il potente messaggio della misericordia di Dio.
Il nostro viaggio in questi due giorni si è snodato “dentro” tre storie di vita diverse, tre vie alla santità diverse. San Giovanni Paolo II, il papa, l’intellettuale, il teologo. Santa Faustina Kowalska, la semplice suora, la cuoca, la giardiniera, che studiò solo tre classi della scuola elementare. San Massimiliano Maria Kolbe, un francescano, per cui l’amore per l’ uomo superò anche il regime nazista.
Seguendo le tracce dei tre santi abbiamo cercato elementi per comprendere la loro santità e per abbozzare la risposta ad una domanda di capitale importanza: se la santità sia raggiungibile anche per noi?
Una buona sintesi ci viene offerta da una canzone di Amedeo Minghi, omaggio al santo papa polacco e alla sua terra …
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