In Missione Salute Anno XXXI N. 2 Marzo Aprile 2018
Cosi si è espresso papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata il 9 febbraio 2017 a Casa Santa Marta, parlando a braccio e non in maniera formale. Al centro della sua riflessione, la figura della dona a partire dalla Creazione narrata nel Libro della Genesi. Ha ricordato che il Signore aveva plasmato ogni sorta di animali, ma l’uomo non trovava in loro una compagnia, “era solo”. Il Signore allora gli leva una costola e crea la donna, che l’uomo identifica come carne della su carne. Ma «prima di vederla l’aveva già sognata: per capire una donna è necessario sempre prima sognarla», ha chiosato il Papa.
E ha aggiunto: «Tante volte, quando noi parliamo delle donne, ne parliamo in modo funzionale: la donna è per fare questo. Invece la donna porta una ricchezza che l’uomo non ha: l’armonia al Creato perché quando non c’è la donna, manca l’armonia. Noi diciamo, parlando: ma questa è una società con un forte atteggiamento maschile, e questo, no? Manca la donna. Si, si: la donna è per lavare i piatti, per fare… no, no: la donna è per portare armonia. Senza la donna non c’è armonia. Non sono uguali, non sono uno superiore all’altro: no. Soltanto che l’uomo non porta l’armonia: è lei. È lei che porta quella armonia che ci insegna ad accarezzare, ad amare con tenerezza e che fa del mondo una cosa bella».
Poi papa Francesco ha anche denunciato: «Sfruttare le persone è un crimini di lesa umanità, è vero. Ma sfruttare una donna è di più, è distruggere l’armonia. Questo è il grande dono di Dio: ci ha dato la donna.
… La donna è l’armonia, è la poesia, è la bellezza. Senza di lei il mondo non sarebbe così bello, non sarebbe armonico. A me piace pensare – ma questa è una cosa personale – che Dio ha creato la donna perché tutti noi avessimo una madre»
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