Resoconto finale GMM 2011 “Camilliana”

LA XIX GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
Nelle comunità Camilliane nel mondo

di P. Paolo Guarise M.I.

Sono ormai vent’anni che si celebra la Giornata Mondiale del Malato. Fu il Pontefice Giovanni Paolo II a crearla, il primo papa che ha parlato estesamente della malattia, pubblicando la prima enciclica sull’argomento, la Salvifici doloris, istituendo il Pontificio Consiglio per gi Operatori Sanitari per la Pastorale della Salute e una rivista  quadrimestrale, la “Dolentium Hominum – Chiesa e salute nel mondo”. Tutto questo ha portato a rendere noto il significato cristiano della malattia, ad assegnarle il posto immancabile che occupa nella vita di ogni essere,ad aiutare il genere umano ad affrontare la realtà del dolore e della sofferenza in maniera consona.

Lo scopo di questo breve scritto non è di fare una disanima sul significato e importanza della sofferenza, ma di esprimere una parola di gratitudine per i confratelli che hanno risposto positivamente all’invito che era stato loro rivolto dal Segretariato per il Ministero di offrire un resoconto, più con le immagini che con parole, come la loro comunità l’11 febbraio, o intorno a quella data, ha celebrato la giornata mondiale del malato.

 

 

L’obiettivo di quell’invito non era di fare uno show, di mettere in mostra quanto i Camilliani siano bravi nel fare contenti i malati, almeno nel giorno della loro “festa”. Lo scopo dell’invito era di rendere noto quanto viene  fatto nelle varie comunità dell’Ordine in occasione della GMM, in modo che ciascuno di noi possa  prendere nota delle diverse iniziative e arricchire il proprio “inventario” nell’organizzare la GMM negli anni a venire.

 

 

   

Sono una ventina le comunità che hanno inviato un resoconto delle iniziative che hanno realizzato per celebrare adeguatamente, nel loro ambiente, la Giornata Mondiale del malato 2011. Le iniziative svolte, e quindi esibite nella rassegna Internet del nostro sito www.camilliani.org, possono essere suddivise in tre gruppi:

1. amministrazione comunitaria del sacramento dell’unzione degli infermi;
2. celebrazione di tridui e novene in preparazione nei giorni che precedono l’11 febbraio;
3. organizzazione di conferenze e workshop per dibattere su problematiche inerenti al tema della salute.

E’ stata esposta, poi, l’attività di coordinamento dell’attività pastorale che vari confratelli svolgono nella diocesi di appartenenza, su incarico del proprio vescovo. Parecchi hanno parlato della preparazione di sussidi quali libretti, dépliant, newsletter per arricchire la preghiera e la riflessione dei malati. Particolare impegno è stato devoluto a diffondere, far conoscere e spiegare il messaggio che il Sommo Pontefice ha scritto per la Giornata: “Dalle sue piaghe siamo stati guariti”.

 

 

 

Il fatto di vedere e consultare in Internet quanto viene fatto dalle diverse comunità agisce da stimolo, al fine prendere ispirazione o ripetere noi stessi tali iniziative nella programmazione della giornata del malato il prossimo anno. L’impegno a organizzare nel modo migliore possibile l’appuntamento annuale della GGM è un atto di solidarietà verso i malati, un modo per dimostrare quanto siamo loro vicini, e come faccia parte del nostro ministero camilliano essere promotori di iniziative volte a rendere più vivibile e gestibile la situazione di malattia/fragilità/vecchiaia/sofferenza che colpisce indistintamente la persona umana nell’arco della sua esistenza.

 

Quale responsabile del Segretariato per il Ministero ringrazio vivamente le comunità che hanno fatto lo  sforzo di mettere per iscritto le loro esperienze, raccogliendo le immagini dei momenti salienti della celebrazione della GMM, arricchendo così di nuovi spunti e riflessioni l’attività ministeriale che occupa la nostra vita di Camilliani dedicati ai malati e alla sofferenza.