INSIEME IN ASIA PER CONOSCERE IL PASSATO, CELEBRARE IL PRESENTE E SCRUTARE IL FUTURO, PER RI-MOTIVARE LO SPIRITO MISSIONARIO CAMILLIANO
Raduno del superiore generale, dei consultori e dei superiori maggiori a Taiwan
Loudong, 18-22 giugno 2018
Terzo giorno – 20 giugno 2019
Inizia oggi, 20 giugno 2018, a Loudong (Taiwan), il terzo giorno del raduno dei Superiori maggiori dell’Ordine con il Superiore generale e i consultori. P. Laurent Zoungrana è il moderatore dei lavori assembleari odierni.
La giornata si apre con la celebrazione eucaristica presieduta da p. Guy-Gervais Ayté che oggi celebra 45 anni di vita.
La mattinata è dedicata alla presentazione generale e complessiva della Vice-Provincia del Benin-Togo da parte di p. Guy-Gervais Aytè, Superiore vice provinciale, in vista del passaggio canonico allo status di Provincia (previsto per settembre 2018). La sua relazione porta un titolo significativo: 45 anni di benedizione di Dio sulla missione in Africa. Ripercorre la storia dell’arrivo dei religiosi camilliani, a cominciare dal primo lontano progetto di apertura di una missione in Benin nell’anno 1969. I primi tre camilliani – p. Gino Cisternino, p. Vincenzo di Blasi, fr. Antonio Pintabona – sono giunti in Benin esattamente 45 anni fa (4 marzo 1973) su invito dell’allora arcivescovo di Coutonou, mons. Christophe Adimou. I primi religiosi autoctoni che hanno emesso la professione religiosa camilliana nel 1994 sono stati Huber Goudjinou, Raoul Marius Yabi e Robert Koriko, consacrati sacerdoti nel 1998.
Ad oggi la vice provincia consta di 72 religiosi sacerdoti, 7 religiosi fratelli, 7 professi temporanei, 5 novizi, 13 postulanti, 11 aspiranti. Diversi confratelli per potenziare l’esercizio del carisma camilliano si sono e si stanno specializzando in diverse discipline teologiche, spirituali, bioetiche, mediche, infermieristiche, diagnostiche, pedagogiche. Diversi confratelli vivono ed operano all’estero a sostegno di altre province e delegazioni camilliane (Italia, Burkina Faso, Austria, Spagna, Francia, Repubblica Centro Africana).
La vice provincia consta di 11 comunità ed una residenza. Ci sono diverse opere: ospedale, casa di accoglienza per anziani abbandonati, centro sanitario, poliambulatorio-lebbrosario, una fattoria agro-pastorale, scuola infermieristica, …).
La vita della vice provincia si sostanzia dell’impegno di tutti i suoi membri a vivere il carisma nella fraternità: preghiera, ritiri comunitari mensili ed annuali, assemblee generali, consigli di famiglia. Il ministero camilliano dei religiosi è vivo e coinvolgente e riscuote la stima e l’apprezzamento da parte della gente oltre che delle autorità civili: visita e comunione ai malati e agli anziani a domicilio, adozione a distanza per l’educazione dei bambini, sostegno materiale dei poveri, accompagnamento spirituale delle persone fragili, monitoraggio ed integrazione dei malati con deficit mentale, animazione delle cappellanie ospedaliere, accompagnamento dei laici ed in particolare dei membri della Famiglia Camilliana Laica.
Le sfide che attendono per il prossimo futuro la vice provincia sono la sostenibilità economica, l’implementazione del carisma nel contesto africano, la costruzione e l’attivazione del centro di formazione, la strutturazione di un vero consiglio di amministrazione e di gestione e di coordinamento di tutte le opere sanitarie, l’erogazione di un salario mensile a favore dei religiosi impegnati nelle opere per sostenere le loro comunità di appartenenza, l’assicurazione medica e previdenziale per tutti i religiosi.
La presentazione di p. Guy-Gervais Ayté è preceduta dalla riflessione spirituale di p. Rosario Mauriello, provinciale della provincia siculo-napoletana, provincia ‘madre’ della presenza camilliana in Benin-Togo. P. Rosario condivide la sua gioia per il percorso umano, spirituale, ministeriale che è stato realizzato dalla ‘giovane’ realtà camilliana in Benin-Togo (ad oggi ci sono 79 professi religiosi solenni): descrive la bella qualità del loro impegno a favore dei poveri e dei malati (attività sanitaria, culturale, di formazione, di crescita e promozione della salute pubblica, …). Ringrazia i confratelli della vice provincia per il prezioso e sostanziale aiuto che offrono alla provincia ‘madre’: senza la loro presenza, la loro umanità, la loro fraternità, competenza e professionalità non sarebbe possibile mantenere vive ed operanti diverse comunità in Italia.
La presentazione è accompagnata da una serie di domande da parte dei superiori maggiori presenti al meeting: quale sono le iniziative per affrontare dei percorsi per la sostenibilità economica della vice provincia ed in modo particolare delle grandi case di formazione? Come si stanno affrontando le tensioni tra le due anime della vice provincia: identità togolese ed identità beninese dei religiosi camilliani? Che tipo di prospettiva coltiva la vice provincia per lo sviluppo specifico della presenza camilliana in Togo? Quali iniziative sono più necessarie per implementare il carisma camilliano nell’area africana anglofona su cui insiste la vice provincia? Quali sono le sfide per la promozione vocazionale e per la formazione di religiosi che provengono da paesi così variegati (Benin, Togo, Rwanda, Centro Africa, Nigeria, Congo, …)? Ci sono sviluppi e progetti per strutturare la fondazione camilliana in Repubblica Centro Africana? Quali sono i motivi per cui un numero consistente di religiosi (40 religiosi, ad oggi) della vice provincia vive all’estero (per missione, per formazione, per acquisizione di competenze professionali, per raccolta di sostegno economico)?
La data prevista per la celebrazione del passaggio canonico allo status di provincia è il 14-15 settembre 2018, in occasione della solenne celebrazione per l’ordinazione sacerdotale di 4 confratelli camilliani.
Fr. Ignacio Santaolalla, economo generale dell’Ordine, presenta il bilancio (preventivo-consuntivo 2017 e bilancio 2018) della curia generalizia.
Gianfranco Lunardon, segretario generale, presenta alcuni elementi legati all’identità e al valore dell’Archivio Generale Storico e dell’Archivio Generale Corrente. Ha richiamato una maggiore attenzione e precisione all’uso del nostro Prontuario nella preparazione delle pratiche relative ai religiosi e alla vita delle comunità dell’Ordine. Ha poi aggiornato sullo sviluppo dell’Ufficio Comunicazione dell’Ordine e sullo stato dei lavori di restauro della chiesa madre della Maddalena.
Aris Miranda ha refertato sulle attività del segretariato per il ministero sotto il tema: rivitalizzazione del ministero camilliano. Ha presentato i risultati dell’incontro internazionale delle parrocchie ‘camilliane’ (San Paolo-Brasile, aprile 2017) e anticipato alcuni suggestione per il prossimo raduno internazionale degli amministratori delle opere nostre (San Paolo-Brasile, ottobre 2019). Ha ricordato l’identità (4R: Relif-Recovery-Rights-Resilience) e le finalità di CADIS (Camillian Disaster International Service), aggiornando sulle attività e sulla tipologia di interventi svolti, sull’attività di fundraising e sui progetti ancora in essere.
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