“Ringraziamo con gioia Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo” (cfr. Col 1,3).
Il Capitolo Provinciale, celebrato a Bucchianico lo scorso anno 2017, ha voluto destare in noi la responsabilità della promozione vocazionale chiedendo di istituire l’Anno vocazionale: “un anno di preghiera per le vocazioni camilliane coinvolgendo tutte le comunità secondo tempi e modalità proprie (mozione n. 9)”.
Facendo eco dell’assise capitolare, insieme al Consiglio provinciale, abbiamo deciso di indire l’Anno Vocazionale che avrà inizio Domenica 9 dicembre 2018, a Roma, e terminerà con la Solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre 2019, presso la Chiesa della Casa di Cura Villa Immacolata, a San Martino al Cimino (VT).
La celebrazione di apertura dell’Anno vocazionale avrà luogo presso la Parrocchia San Camillo, in Roma, alle ore 11.00. In questo giorno, due nostri fratelli, Nicola Mastrocola e Walter Vinci, emetteranno la professione solenne. La nostra gratitudine al Signore, diventa preghiera per questi nostri fratelli perché la loro sia una donazione fedele e gioiosa.
La preghiera per le vocazioni ci rimanda a Gesù stesso, quando invita i suoi discepoli a pregare il padrone della messe, perché mandi operai.
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». (Mt 9,35-37).
In questo anno di preghiera per le vocazioni, ci accompagna l’icona evangelica che il Papa Francesco ha offerto ai giovani per la preparazione del Sinodo da poco celebrato.
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. (Gv 1,35-39). CONTINUA A LEGGERE QUI
(dal Messaggio di p. Antonio Marzano – superiore provinciale – 1 novembre 2018)
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