Dal 5 all’8 dicembre 2020, presso la Chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzo, sarà esposta nella Cappella dell’Assunzione l’opera “Immacolata” dell’artista Massimiliano Ferragina (onweb.it)
L’opera dell’artista Massimiliano Ferragina “Immacolata” è il risultato finale di un percorso di sintesi artistica. “Un percorso iniziato con una mia personale preghiera/riflessione sulla verità di fede cristiana della scelta gratuita da parte di Dio di Maria di Nazareth, perché fosse la madre di Suo Figlio, per compiere tale missione è stata concepita senza peccato…ecco questo punto in particolare viene sviluppato nel mio lavoro pittorico…” le parole dell’artista. L’opera è un disegno dipinto acrilico su carta Fabriano (cm35x40).
L’immagine di fondo realizzata con la tecnica contemporanea del digitismo (digitando il colore e la forma con le dita nude) rimanda ad una sagoma di donna, di ragazza, di bambina potremmo dire. Sagoma che a sua volta si riferisce alla forma del feto umano nel grembo di una donna. Perché? Questo per esprimere il concepimento di Maria preservato da qualsiasi macchia di peccato. L’artista in un gesto diretto, pulito, puro, digita il profilo di una donna ed allo stesso tempo quello di un feto nel primo istante della sua concezione, sovrapponendo queste due immagini segna un confine sulla carta, un confine che è una verità dogmatica proclamata l’8 dicembre 1854 da PioIX nella Innefabilis Deus: la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente , in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale.
La composizione prosegue con un manto azzurro che avvolge, copre, ricopre, protegge, racchiude, ammanta la figura appena descritta…è la grazia di Dio che riempie Maria di Nazareth fin dal concepimento “piena di grazia …benedetta tra le donne…”.
Il blu cobalto a contrasto col blu oltremare non sono più colori ma sono simbolo, simbolo dello status di Maria, la piena di grazia come viene indicata nel vangelo. Non si tratta di un semplice saluto rivolto a Maria nell’Annunciazione, ma di un riconoscimento che emerge dal fatto che Lei è costitutivamente immacolata, piena di vita di Dio, non può non essere immacolata. Ancora.
Il rosso che forma la veste della figura rappresenta l’Amore di Dio che abita in Maria, la possibilità che Dio ha dato a Miriam, scegliendola tra le donne tutte, di insanguinare il Figlio, di permettere che nel suo giovane grembo prendesse vita, si formasse in carne, ossa, muscoli e sangue il figlio Gesù.
L’immacolata rende possibile e partecipa al mistero dell’Incarnazione, da protagonista assoluta, ecco il rosso primario che esprime questa ulteriore verità sulla quale si fonda tutta la fede cristiana. Lo Spirito Santo “aleggia” su Maria, come una colomba, ne santifica il concepimento immacolato e l’accompagna per tutta la vita accanto a Dio fatto uomo. Non manca la luna sotto i piedi, rimando all’Apocalisse “ella apparve vestita di sole (di Dio) con la luna sotto i suoi piedi…” la luna simbolo di mortalità, Maria nel suo essere immacolata, non corrotta dal peccato, supera la morte, la fede cristiana con questo simbolo completa la riflessione mariana con il dogma dell’Assunzione in cielo. Maria totalmente piena di vita di Dio non può essere toccata dalla morte, la vince associata alla vittoria sulla morte del suo figlio Gesù.
In pochi e apparentemente semplici gesti artistici, digitati su carta, con l’uso simbolico del colore, come in tutta la pittura di Ferragina, si ribadisce, si marca, si restituisce un dogma tanto amato dai fedeli cristiani che affascina anche chi cristiano non è. La pittura di Ferragina ha fondamentalmente questo scopo, ripensare la bellezza dei contenuti di fede cristiani e riproporli con i linguaggi del tempo rispettando pienamente l’iconografia (di cui Ferragina è conoscitore grazie ai suoi studi teologici presso la Pontificia Università Gregoriana…) ma soprattutto mantenendo la fedeltà all’insegnamento della Chiesa, ricordiamo che Ferragina è docente di religione nel liceo artistico “via di Ripetta” a Roma.
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