Oggi, 21 agosto, festa liturgica di San Pio X, ricordiamo la sua salita al cielo avvenuta il 20 agosto 1914. Pio X, al secolo Giuseppe Sarto, è nato a Riese (TV) il 2 giugno del 1853, morto a Roma nel 1914 e proclamato Santo da Papa Pio XII il 29 maggio 1954.
Dalla documentazione conservata nell’Archivio della Casa Generalizia emerge la grande vicinanza che questo Papa ha avuto con il nostro Ordine.
Tra i diversi documenti in nostro possesso ne vogliamo condividere con voi quattro che segnano dei passaggi importanti per la storia della Grande Famiglia Camilliana.
1) Era il 26 luglio del 1905 e Papa Pio X approvava con una bolla il “Privilegio dell’altare portatile”, privilegio per il quale è data ai religiosi camilliani la facoltà di celebrare la S. Messa nelle camere degli ammalati “così dei ricchi come dei poveri, e di dar loro la S. Comunione”. Il privilegio fu richiesto da P. Francesco Vido, Superiore Generale dell’Ordine, bene conoscendo di quanto conforto sia per gli ammalati l’accostarsi all’Eucarestia.
2) 26 giugno 1914 Lettera con cui Papa Pio X concede indulgenze nel terzo centenario della morte di San Camillo de Lellis.
3) Approvazione autentica alla lettera circolare del P. Gioacchino Ferrini in favore di un monumento all’Immacolata da innalzare a Roma. Nella lettera del 19 marzo 1904, il Superiore Generale chiede che nella chiesa della Maddalena, sia dedicato un altare alla Vergine Madre della Salute.
4) Approvazione autentica della lettera circolare di P. Gioacchino Ferrini del 1 febbraio 1906 in cui si chiede di poter costruire una Chiesa in onore di S. Camillo nel quartiere Ludovisi. È l’attuale parrocchia camilliana ubicata in Via Sallustiana.
5) Durante la sua permanenza a Mantova, il 14 aprile 1889, Mons. Sarto ordinò sacerdote Enrico Rebuschini nella Cappella della Casa camilliana.
Questi documenti storici confermano l’affetto, la vicinanza e l’attenzione di Pio X nei confronti dell’ Ordine e come ha sostenuto P. Angelo Brusco, durante una conferenze dedicata proprio al I Centenario della morte tenutosi a Venezia presso il Centro Culturale Laguna, “Nell’Ordine camilliano, la devozione a San Pio X è rimasta costante, rendendo familiare la sua figura e frequente il ricorso alla sua intercessione (…). Ai religiosi camilliani, quel volto mite ricorda un rapporto di amicizia e suscita un sentimento di gratitudine per il riconoscimento autorevole della validità del proprio ministero esercitato a favore di quanti vivono nel corpo e nello spirito, le conseguenze della fragilità umana!”
Vi ricordiamo che tutti questi materiali ed altro ancora sono consultabili presso l’Archivio della Casa Generalizia aperta al pubblico, previa prenotazione, scrivendo a questo indirizzo: archivioagmi@gmail.com
Scarica qui l’intervento di Angelo Brusco in formato PDF
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