Ordinazione presbiterale di p. Salvatore Giuseppe Pontillo

Chiamati ad avere in gli stessi sentimenti di Cristo Gesù (Fil 2,5)!

Ordinazione presbiterale di p. Salvatore Giuseppe Pontillo

Sabato 30 settembre u.s., nel tardo pomeriggio, nella cittadina di Grassano, provincia di Matera, il nostro confratello SALVATORE PONTILLO è stato ordinato sacerdote, dal vescovo di Tricarico, mons. Giovanni Intini.

La celebrazione è stata un’autentica ‘festa corale di popolo’: Salvatore ha scelto di vivere questo momento importante della sua vita di consacrazione nella sua parrocchia nativa, condividendo grandi emozioni con la sua famiglia e la gente che lo ha visto crescere e maturare come uomo e come cristiano.

L’ordinazione sacerdotale è stata preceduta e ben introdotta da una settimana di ‘missione camilliana parrocchiale’ organizzata dai religiosi camilliani della Provincia Siculo-Napoletana, con la collaborazione di alcuni religiosi della Provincia Camilliana Romana, di religiose Figlie di san Camillo e Ministre degli Infermi di san Camillo e di collaboratori laici. La settimana di missione è stata caratterizzata dalla visita alle persone malate e alle famiglie della comunità di Grassano, alle persone anziane della cittadina nelle loro abitazioni; celebrazioni comunitarie; evangelizzazione; incontro con i giovani; momenti di festa e di catechesi presentando san Camillo e il carisma camilliano.

L’accoglienza da parte del parroco, della comunità cristiana e più in generale delle famiglie di Grassano è stata calorosa, spontanea e molto generosa!

Sabato pomeriggio, la chiesa parrocchiale non è stata sufficiente ad accogliere sacerdoti, religiosi e fedeli che con la loro presenza fraterna ed orante hanno voluto significare la loro amicizia a Salvatore.

Il vescovo consacrante – per la cronaca Salvatore è stato il primo diacono ad essere ordinato sacerdote dal ‘giovane’ vescovo mons. Intini – durante la sua omelia si è focalizzato sull’identità profonda che il sacerdote – pastore ed uomo di fede – deve coltivare. Si è appellato ad alcuni passaggi della liturgia consacratoria e alla seconda lettura della XXVI domenica del tempo ordinario in particolare alla lettera di S. Paolo ai Filippesi (Fil 2,1-11).

«Vuoi essere sempre più strettamente unito a Cristo sommo sacerdote, che come vittima pura si è offerto al Padre per noi, consacrando te stesso a Dio insieme con lui per la salvezza di tutti gli uomini»?

E ancora: «Ricevi le offerte del popolo santo per il sacrificio eucaristico. Renditi conto di ciò che farai, imita ciò che celebrerai, conforma la tua vita al mistero della croce di Cristo».

La grandezza di Cristo che ha vissuto il suo essere Figlio di Dio, assumendo liberamente ed in pienezza l’umanità, la dimensione del servire l’umanità fino all’umiliazione e alla croce, è stata additata anche a Salvatore, come stile di vita permanente e di permanente conversione per vivere la sua consacrazione camilliana al servizio dell’uomo povero, malato, bisognoso, …

Salvatore ha ringraziato commosso la sua famiglia – in particolare il papà Domenico, defunto ma mediatore ‘inconsapevole’ della vocazione camilliana del figlio – la comunità cristiana di Grassano, gli amici, i confratelli camilliani, augurandosi di continuare ad essere un ‘intenso profumo che lascia la sua scia ovunque si posi’ (S. Camillo), come cita la sua immaginetta ricordo.

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