Anna Maria Canopi, Patì per noi. Passione di Gesù secondo Matteo e Via Crucisa, Universale Economica Piemme, Casale Monferrato, 1999, pp.54-55
Se guardiamo a Colui che abbiamo trafitto e la sua passione diventa il mistero della nostra vita – perché riconosciamo che ci ha amati e ha dato se stesso per noi -, in tutte le situazioni della nostra esistenza facciamo l’esperienza dell’amore che è più forte della morte. E anche davanti a ogni sepolcro aspettiamo il miracolo, aspettiamo l’incredibile, l’umanamente impossibile; aspettiamo, con incrollabile speranza, quello che davvero si compie: la risurrezione.
Questa, non è la morte, è l’evento definitivo, perché Gesù con la totale adesione alla volontà del Padre, nel dono totale di sé, ha fatto trionfare la Vita per tutti gli uomini.
L’esperienza della passione di Gesù in ogni situazione della nostra esistenza dovrebbe veramente portarci a credere di più nella potenza di Dio. Pensiamo a quello che l’angelo disse a Maria, quando il Verbo si fece carne: «Nulla è impossibile a Dio». Ora, per noi, sotto la croce di Gesù che è spirato, presso il sepolcro dove il corpo di Gesù esanime è stato deposto, ancora risuona questa sicura parola: «Nulla è impossibile a Dio».
La risurrezione è la Parola di verità che si compie; si è compiuta in Gesù, si compie nella nostra vita.
Là dove ci sembra che vi sia morte senza speranza, in tante desolate situazioni umane, dobbiamo sempre dire: «Nulla è impossibile a Dio». Allora vediamo che il miracolo della vita si compie; ed è sempre Pasqua di risurrezione.
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