Cari consacrati e consacrate,
Il Signore ci sta facendo vivere questa quaresima dell’anno 2020 in un modo tutto particolare, in un modo che nessuno poteva pensare o immaginare e che davvero richiede ogni giorno in ciascuno di noi un deciso cambiamento di stile e di modalità di vita.
Solitamente in quaresima si moltiplicano iniziative di carità e momenti forti di preghiera e di riflessione per prepararci con uno spirito rinnovato e purificato alle feste pasquali e nelle nostre comunità anche i momenti celebrativi e di aggregazione si fanno più intensi. Quest’anno però siamo chiamati a vivere il tempo forte della fede, sempre con la stessa intensità, ma in modalità completamente diverse.
La più efficace testimonianza che possiamo dare è in primo luogo l’obbedienza serena e convinta a quanto ci viene richiesto da coloro che ci governano, sia a livello statale che ecclesiale, a tutto ciò che viene disposto per la salvaguardia della nostra salute, sia come privati cittadini che come comunità.
E’ un dovere di carità e di riconoscenza che ciascuno di noi, singolarmente e come comunità, intensifichiamo la preghiera incessante per tutti coloro che ci stanno aiutando a vivere e a superare questi momenti difficili. Autorità, governanti, Operatori sanitari di ogni livello, volontari della Protezione civile e Forze armate, tutti coloro che offrono la loro opera preziosa per la presente calamità siano oggetto della nostra preghiera e dell’offerta dei nostri sacrifici ! Non facciamo mancare il prezioso contributo che ciascuno può offrire con una continua e incessante preghiera.
Pensiamo in primo luogo alle Comunità di Contemplative che vogliono essere segno tangibile della preghiera costante e fiduciosa per tutta l’umanità. Pensiamo alle tante sorelle e fratelli anziani che accompagnano ogni giorno con la loro preghiera il ministero e l’apostolato di coloro che sono in attività e che si spendono con ogni forza per arrivare ad ogni fratello e sorella in necessità. In questi giorni, con ancora maggior slancio, intensificate questo vostro apostolato prezioso e insostituibile, con la certezza che il Signore non tarderà ad esaudirci e nella sua misercordia infinita allontanerà un così grave flagello.
Offriamo con gioia al Signore il grande sacrificio per la mancanza della Santa Messa e della partecipazione alla Mensa Eucaristica, viviamolo in comunione con tutti coloro che, anche per mancanza di sacerdoti, non hanno il privilegio di partecipare quotidianamente al Santo Sacrificio.
Coloro che possono non facciano mancare i segni concreti di vicinanza al nostro popolo, sempre in ossequio alle disposizioni date dalle Autorità a ciò preposte, e in piena fedeltà ai nostri carismi, come in ogni epoca della storia passata e recente, condividiamo le sofferenze, le ansie, le paure, ma con la certa fiducia che la risposta del Signore non tarderà ad arrivare e presto potremo cantare un solenne Te Deum di ringraziamento.
Il Santo Padre Francesco, proprio ieri, facendosi pellegrino alla Madonna Salus Populi Romani e al Crocifisso che salvò Roma dalla peste, ci ha voluto ricordare che i mezzi a nostra disposizione per debellare sciagure e calamità sono ai nostri tempi, tanto tecnologici e avanzati, gli stessi usati dai nostri antenati. Preghiera, sacrifìcio, penitenza, digiuno e carità : armi potenti per strappare dal Cuore Eucaristico di Gesù la grazia di una guarigione totale da un così tanto insidioso morbo.
Care Sorelle e cari Fratelli, attraverso i mezzi moderni di comunicazione abbiamo la possibilità di partecipare a celebrazioni e momenti formativi; abbiamo la possibilità di sentirci meno soli e isolati e di far arrivare la nostra voce alle comunità più lontane! Diamo a tutti un segno di speranza e di fiducia e pur vivendo con ansia e apprensione questi giorni, siamo convinti che facendo bene ognuno la nostra parte, aiutiamo la comunità ad uscire fuori dalla presente ora buia.
Raccogliamo con slancio l’invito del Papa e affidiamoci ora con tutta la nostra fede alla cara Madonna del Divino Amore. Recitiamo ogni giorno, al mattino e alla sera, la preghiera del Papa. ” Tu, salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perchè, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova. ”
Ci aiuti Lei, la cara Mamma celeste, a vivere questi giorni diffìcili con tanta speranza, con una rinnovata unità, con vero spirito di obbedienza a ciò che ci viene ordinato, con la certezza di arrivare attraverso questa prova, all’ora benedetta e gloriosa della risurrezione.
Vi salutiamo tutti con affetto e con tanta stima, augurando che la luce e l’amore che proviene dal Mistero Pasquale del Signore pervada tutta la vostra vita
Cardinale João Braz Card. DE AVIZ
S.E.R. Mons. José R. CARBALLO, O.F.M
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