Thai Camillians Speak on Myanmar & Japan Earthquakes
(These are two letters addressed to the CTF central as part of the CTF’s on-going communication and networking with our Camillian confreres in Asia due to the recent calamities)
(cf. Fr. Rocco Pairat Sriprasert, 25/03/2011)
For the Tsunami in Japan, we, (together with the Bishop Conference of Thailand) had sent a message to the Bishop Conference of Japan and will send a sum of money through CBCJ. At the same time, the Episcopal Commission on Social Work (Caritas Thailand) is raising funds. We didn’t purposely send a rescue team to Japan due to language barriers and also according to reports there are already many experienced rescue teams.
Regarding the earthquake in Myanmar yesterday which was felt also in Thailand, our social network in the north of Thailand did a survey regarding damages. As I got the news this evening, there were no serious damages to life and structure in the north of Thailand. We are still waiting for more information coming from our network (Caritas Myanmar). As of today, their were people who died in this earthquake.
The CTF Thailand is focusing on medical intervention, and our team is collaborating with other organizations like Caritas Thailand in any event of emergency. Our collaboration is based on our team’s expertise which is medical. At present, I take responsibility of this collaborative effort between CTF Thailand and Caritas Thailand which I’m also a member.
(cf. Fr. Paolo Cherdchai, 25/03/2011)
Yesterday at 20:00, local time, an earthquake hit Myanmar near the Chiang Rai province where we have a community of the hill tribe and handicapped children and our minor seminary. Since it’s summertime most of the children went home to their families. There was no damage reported from our community. There was one only person who died in Chiang Rai because the wall has collapsed on him. The children were frightened of the earthquake and the aftershocks. Now everything returns to normal.
Thank you for your concern and best wishes.I Camilliani della Thailandia ci danno notizie sui terremoti in Myanmar e Giappone
(Queste sono due lettere indirizzate al CTF centrale nell’ambito della comunicazione in corso della CTF e la messa in rete con i nostri confratelli Camilliani a causa della recente calamità in Asia).
(cf. Fr. Rocco Pairat Sriprasert, 25/03/2011)
Per lo Tsunami in Giappone, noi, (insieme con la Conferenza Episcopale della Thailandia) avevamo inviato un messaggio alla Conferenza Episcopale del Giappone che invierà una somma di denaro attraverso CBCJ. Allo stesso tempo, la Commissione episcopale per il lavoro sociale (Caritas Thailandia) è impegnata nella raccolta di fondi. Non abbiamo volutamente inviare una squadra di salvataggio a causa delle barriere linguistiche con il Giappone e anche perché, secondo i rapporti pervenutici, sono presenti già molte squadre di soccorso con esperienza.
Per quanto riguarda la scossa di terremoto in Myanmar ieri è stata sentita anche in Thailandia, la nostra rete sociale, nel nord della Thailandia, ha fatto un sondaggio per valutare i danni. Dalle notizie cho ho ricevuto questa sera, non ci sono stati danni gravi per le persone e le strutture nel nord della Thailandia. Siamo ancora in attesa di ulteriori informazioni provenienti dalla nostra rete (Caritas Myanmar). Ad oggi, le loro sono state le uniche persone che sono morte in questo terremoto.
La Thailandia CTF si sta concentrando su un intervento medico, e il nostro team sta collaborando con altre organizzazioni come la Caritas della Thailandia, in ogni caso di emergenza. La nostra collaborazione si basa sulla competenza della nostra squadra medica. Al momento, mi assumo la responsabilità di questo sforzo collaborativo tra CTF Thailandia e Caritas della Thailandia, di cui sono anche un membro.(cf. Fr. Paolo Cherdchai, 25/03/2011)
Ieri alle 20:00, ora locale, un terremoto ha colpito il Myanmar nei pressi della provincia di Chiang Rai, dove abbiamo una comunità della tribù delle colline e dei bambini portatori di handicap e il nostro seminario minore. Dal momento che è estate la maggior parte dei bambini andavano a casa dalle loro famiglie. Non ci sono danni segnalati dalla nostra comunità. C’era una sola persona che è morto a Chiang Rai, perché il muro è crollato su di lui. I bambini avevano paura del terremoto e delle scosse di assestamento. Adesso sta tornando tutto alla normalità. Grazie per la vostra preoccupazione e migliori auguri.
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