Sabato 17 maggio la nuova superiora generale delle Figlie di San Camillo, madre Zélia Andrighetti, insieme ad un nutrito gruppo di sorelle capitolari, ha fatto visita alla Casa generalizia dei Camilliani a Roma.
Ad accogliere le capitolari c’erano il superiore della comunità e consultore per la formazione padre Hubert Goudjinou, e padre Alberto Marques de Sousa, consultore per il ministero e segretario generale.
L’incontro ha avuto inizio con un momento di preghiera celebrato nella chiesa di Santa Maria Maddalena, davanti all’urna che custodisce i resti mortali di San Camillo. Padre Alberto, anche lui originario del Brasile come madre Zélia, ha eseguito un canto brasiliano in suo omaggio e in ricordo della loro amicizia.
La visita è proseguita con una sosta nella sacrestia della chiesa, nell’aula capitolare e nelle altre sale del museo dedicato a San Camillo.
Un momento molto toccante si è vissuto nel Cubiculum (luogo in cui San Camillo è morto il 14 luglio del 1614) dove, in un religioso silenzio orante, si è ricordato il transito del Santo, sotto la guida di fratel Carlo Mangione, coordinatore delle iniziative per il IV Centenario.
Al termine, fratel Carlo ha fatto richiesta esplicita alla nuova superiora di celebrare il momento del transito in tutte le comunità delle Figlie di San Camillo sparse nel mondo, il 14 luglio alle 21:30, ora della morte del Santo.
La visita delle sorelle capitolari si è conclusa con un momento di fraternità vissuto nel refettorio della comunità; prima di congedarsi, tutte le convenute hanno ricevuto alcuni gadget di San Camillo preparati per il IV Centenario.
“Com’è bello e soave che fratelli (e sorelle) vivano insieme”, si legge nel salmo 133: il pellegrinaggio delle Figlie di San Camillo, vissuto all’insegna della gioiosa e affettuosa fraternità con i Religiosi Camilliani, lo conferma.
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