In occasione dell’apertura dell’anno giubilare per il IV Centenario della morte di San Camillo de Lellis, ecco il messaggio di Nino Garozzo, Sindaco di Acireale, dove la comunità camilliana è da oltre due secoli presente e attiva.
Messaggio del Sindaco di Acireale per il IV Centenario
Nell’anno giubilare del IV Centenario della morte di San Camillo de Lellis
Ci uniamo con gioia e gratitudine, mie personali e dell’intera Città, alla Famiglia Camilliana in questa solenne e sentita ricorrenza. Nella nostra Acireale non sarà solo un richiamo storico alla Vita e alle Opere straordinarie di un Santo, San Camilo, la cui vocazione ha travolto con forza dirompente, quanto improvvisa, un giovane perduto nell’orgoglio, nell’ambizione e nei vizi quanto piuttosto l’esaltazione nell’esempio dell’attualità di quel sacrificio e dell’infaticabile servizio offerto ancor oggi dai religiosi crocesegnati che abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare.
Quel seme di molti secoli fa ha germogliato anche nella nostra Città e ha dato buoni frutti: l’amatissima comunità camilliana.
Riparo e conforto per i poveri, infermi ed emarginati, i camilliani, con i loro volti e insegne, cari e familiari alla nostra comunità diocesana, hanno seguito le orme del Maestro ravvivandone le Opere con attività dicc di generosità e assai diversificata nei bisogni sino alla istituzione di diversi centri di assistenza e accoglienza molto apprezzate e riferimento per molti volontari.
Oltre due secoli e mezzo di presenza ad Acireale, una missione autentica fortificata dalla fede che ha cambiato storie e sensibilità. Fedeli al giuramento e al voto “sempre, anche con rischio della vita” hanno saputo accogliere non solo i poveri e bisognosi ma anche gli emarginati perché portatori di temutissime patologie quale l’Aids.
Ben comprendiamo che questa immane disponibilità al servizio in favore degli ultmi rende piccoli e insignificanti molte nostre quotidianità, sappiamo che tutto si compie nel Credo, in una dimensione religiosa e spirituale, ma non possiamo non riconoscere che per la comunità civile l’accoglienza prestata ai più bisognosi, e con l’incisività con la quale viene offerta, ha una straordinaria rilevanza anche di supplenza alle inevitabili manchevolezze delle pubbliche amministrazioni.
Le Istituzioni debbono fare di più e meglio ma sull’insegnamento del Santo, nulla potrà mai sostituire chi volontariamente e “…per Amor d’Iddio servissero con quelle chiarità e amorevolezza che sogliono far le madri verso i loro propri figlioli infermi”.
Nell’ammirazione e sincera stima per i nostri camilliani, nei volti e nell’impegno di tutti loro riscopriamo, anche in questa ricorrenza, l’insegnamento di San Camillo de Lellis che seppe costruire dalle rovine della Sua giovinezza una meravigliosa presenza missionaria nel mondo e nella nostra Acireale.
Nino Garozzo
Sindaco di Acireale
Acireale, 14 giugno 2013
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