Uno dei tanti piccoli Ospedali che esistevano ai tempi di San Camillo per fronteggiare emergenze come la massa incalcolabile di mendicanti che in tempi di carestia e di freddo invadevano Roma. Il problema dei questuanti si presentò in tutta la sua gravità dopo l’avvento al soglio pontificio di Sisto V, il quale, fra le altre cose, acquistate alcune case nei pressi di ponte Sisto, sulla riva sinistra del Tevere, commise al suo architetto Domenico Fontana di restaurarle di sana pianta, adattandole a Ospizio capace di ricoverare 400 fra anziani e invalidi.
La presenza di San Camillo
L’inverno fra il 1590 e il 1591 riserva a Roma una carestia e un clima spietati: migliaia sono i morti di fame e di freddo e i poveri costretti a mangiare perfino i cani e i gatti catturati per le strade. Camillo non cessa mai di aiutare gli infermi e i dispersi, ovunque gli fosse possibile raggiungerli. Manda otto religiosi della sua Congregazione in aiuto all’Ospizio di San Sisto, dove ogni giorno muore un gran numero di infermi, ed egli stesso partecipa ai soccorsi. In otto giorni muoiono cinque dei Camilliani che operano nell’Ospizio, morsi e trafitti da infinite punture di pidocchi.
Quello che è rimasto
Pur essendo individuabile l’ospizio nell’isolato delimitato dal Lungotevere dei Vallati, via dei Pettinari, via delle Zoccolette e via del Conservatorio, di esso non è rimasta alcuna traccia tangibile.
Da vedere
Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini: la chiesa, che data dai primi del XVII sec., ha avuto una rilevante importanza nella storia di Roma. Fu costruita dall’Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini, fondata per ispirazione di S. Filippo Neri e da lui diretta, con la missione specifica di accogliere ed assistere i pellegrini in Roma. La chiesa dunque affonda le sue radici nella missione di S. Filippo Neri, detto il terzo Apostolo di Roma, che dedicò la sua opera a riportare i fedeli ad una viva e zelante pratica della Fede tramite la liturgia, le processioni, le devozioni.
Ponte Sisto:
costruito per permettere l’attraversamento del Tevere da papa Sisto IV tra il 1473 e il 1479, sul sito di un più antico ponte romano. Collega le due rive del fiume fra via del Pettinari e piazza Trilussa. È stato l’unico ponte sul Tevere ad essere costruito tra la caduta dell’Impero ed il XIX sec.
Dall’Ospizio di San Sisto si prosegue per l’Ospedale delle Carrozze: a piedi, sempre seguendo il corso del Tevere, passando per via delle Zoccolette, Lungotevere de’ Cenci e Lungotevere dei Pierleoni, poi a sinistra su via del Foro Olitorio fino a Piazza della Consolazione (1 km ca.)
Nei Dintorni
Palazzo Farnese: palazzo concesso dal 1936 al governo francese, che ivi ha la sede della propria ambasciata in Italia, per un periodo di 99 anni. Esempio della corrente sintetista sangallesca nell’architettura rinascimentale cinquecentesca, sorge nell’omonima piazza, nel rione Regola.
Come arrivare
Dalla Stazione Termini prendere la linea autobus 64, scendere alla fermata C.so Vittorio Emanuele/S. A. Della Valle e proseguire a piedi per via del Biscio e vicolo delle Grotte fino a via dei Pettinari (500 m).
Dalla Stazione Tiburtina prendere la linea metro B, scendere alla fermata Piramide, prendere la linea autobus 280, scendere alla fermata LGT Vallati/Pettinari.
Linee autobus 23 – 280 fermata LGT Farnesina/Trilussa e proseguire a piedi attraversando ponte Sisto (200 m).
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