A causa dell’aria malsana che avvolgeva la “Madonnina dei Miracoli” in riva al Tevere e il sempre crescente numero di coloro che chiedevano di aggregarsi, la nascente “Compagnia di Padre Camillo” si sposta ben presto da S. Giacomo nella zona retrostante la Chiesa di S. Stanislao dei Polacchi alle Botteghe Oscure. Non restano che ipotesi sulla collocazione del nuovo spazio occupato dai Camilliani, essendo la zona stata ricostruita più volte nel corso dei secoli.
La presenza di Camillo
Camillo e i suoi compagni abitano qui dal febbraio 1585 alla fine di dicembre 1586.
Un giorno, riunitisi tutti insieme nella nuova sistemazione, discutono sul nome da dare alla Congregazione appena nata. Pensano a “Servi degli Infermi”, ma, esistendo già una religione chiamata “de’ Servi”, per non causare confusione, desistono dall’idea. Ricordando poi Camillo ai membri della sua Compagnia che nel Santo Vangelo si fa menzione del nome di “Ministro” per imitare Gesù Cristo nella sua santa umiltà, decidono all’unanimità di farsi chiamare Ministri degli Infermi.
In questo periodo Camillo ottiene l’appoggio del Cardinale Tiberio Muti, Vescovo di Viterbo, per il riconoscimento ufficiale del suo Ordine da parte di Sisto V. Dal Papa, che incontra di persona dopo
l’approvazione dell’Ordine, Camillo ottiene anche il permesso di poter utilizzare la grande croce rossa all’altezza del petto sulla veste, divenuta un tipico segno di riconoscimento dell’Ordine dei Clerici Regolari Ministri degli infermi.
Quello che è rimasto
Non è facile individuare l’esatto sito di questo luogo sacro camilliano, dati i radicali cambiamenti che sono avvenuti nella zona. L’attuale complesso edilizio annesso alla Chiesa dei Polacchi fu eretto nel 1712 su territorio di casette acquistate e demolite. Nella casa presa in affitto a via delle Botteghe Oscure Camillo e i suoi compagni abitano dal febbraio 1585 alla fine di dicembre del 1586. Qui si sono avuti importantissimi eventi per l’ormai avviata Congregazione di Padre Camillo. È in questo luogo, infatti, che la Compagnia prende il nome di Ministri degli Infermi, da qui chiede l’approvazione ufficiale della Chiesa e adotta la distintiva Croce Rossa sul petto. È qui, infine, che Fratel Bernardino Norcino, grande amico e sostegno di Camillo nella creazione della sua Congregazione, muore fra le braccia del Santo il 16 agosto 1585 e viene sepolto nella Cappella degli Angeli presso la Chiesa del Gesù. Non restano tracce, però, di tale sepoltura e della cappella.
Da vedere
Chiesa del Gesù: fabbricata dal card. Alessandro Farnese, nipote di Paolo III. Progettata dall’architetto Vignola a cui succedette Giacomo della Porta. La costruzione della chiesa, che si affaccia su piazza del Gesù, è considerata come una svolta importante nella storia dell’arte, perché fu costruita secondo lo spirito dei decreti del Concilio di Trento: è stata progettata a navata unica, perché l’attenzione dei fedeli fosse concentrata sull’altare e sul celebrante. Diverse sono le figure di Angeli dipinte nelle cappelle della Chiesa, in special modo quella dei Vittori: sarà questa la Cappella degli Angeli in cui fu sepolto Bernardino Norcino?
Santo Stanislao dei Polacchi: chiesa ricostruita nel 1580 dal card. Stanislao Osio Polacco. Sull’altare maggiore è collocato un quadro con Gesù Cristo in aria, San Stanisalo e, da basso, San Giacinto, opera dell’Antiveduto. Il dipinto del Crocifisso con S. Eduige è di Simone Cekovitz Polacco.
Nei dintorni
Piazza Venezia: situata ai piedi del Campidoglio, dove si incrociano alcune fra le più importanti strade del centro della capitale: via dei Fori Imperiali, via del Corso, via del Plebiscito. Va ricordato in particolare il Vittoriano, costruito appunto a cavallo dei due secoli, colossale monumento a Vittorio Emanuele II (spesso erroneamente identificato con l’Altare della Patria, che in realtà ne è solo una parte). Sul lato ovest è la facciata del Palazzo Venezia.
Largo di Torre Argentina: piazza di Roma situata nell’antica zona di Campo Marzio che ospita quattro templi romani risalenti all’età della Repubblica.
Santa Maria in Aracoeli: basilica che sorge sul colle del Campidoglio, faceva parte del complesso di edifici del monastero che si era insediato sul colle capitolino mentre il resto delle costruzioni romane antiche andava in rovina.
Dalle Botteghe Oscure si prosegue per l’Ospedale Santo Spirito in Saxia, raggiungibile a piedi percorrendo l’intero corso Vittorio Emanuele II, imboccando poi sulla sinistra via Acciaioli e attraversando, infine, Ponte Principe Amedeo. In autobus: raggiungere a piedi largo di Torre Argentina e prendere la linea bus 64, 46 o 571 e scendere alla fermata LGT Sassia/Santo Spirito.
Come arrivare
Dalla Stazione Termini linea autobus 40, scendere alla fermata Argentina e proseguire a piedi (300 m)
Dalla Stazione Tiburtina prendere la linea metro B, scendere a Termini e prendere la linea autobus 40, scendere alla fermata Argentina e proseguire a piedi (300 m)
Linee autobus 119 – 186 – 492 – 62 – 64 – 780 – 810 – 87 – 916F – 46 – 571 – 628 – 70 – 81 – 87 – 916 – C3 scendere alla fermata Botteghe Oscure atac.roma.it
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