Un’altra piccola meraviglia all’ingresso “nobile” del nostro convento della “Maddalena” di Roma: il “pio pellicano”. S. Tommaso utilizzò l’allegoria del pellicano per descrivere l’efficacia del sacrificio di Cristo: “Pie pellicane, Jesu Domine” (o Pio pellicano, Nostro Signore); Dante la cita in riferimento all’episodio dell’ultima cena in cui l’apostolo Giovanni reclinò il capo sul petto di Gesù: “Questi è colui che giacque sopra ‘l petto del nostro Pellicano, e Questi fue di su la croce al grande officio eletto” (Paradiso, XXV, 112-114). Il fatto che i pellicani adulti curvino il becco verso il petto per dare da mangiare ai loro piccoli i pesci che trasportano nella sacca ha indotto alla credenza che i genitori si lacerino il torace per nutrire i pulcini col proprio sangue, fino a diventare “emblema di carità”.
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