In Vita Nostra Anno LII, n. 235, luglio-settembre 2001, n.3)
Riconosciuta ed approvata dal Papa l’eroicità delle virtò del Servo di Dio p. Luigi Tezza, restava da esaminare e da approvare l’autenticità del miracolo come fatto di guarigione straordinaria e duratura.
Come presunto miracolo, attribuito all’intercessione di p. Luigi Tezza, era stata proposta dalla Postulazione la sopravvivenza del Sig, Domingo Nieves Pariona «da seppellimento da conglomerati, con compressione toraco-addominale prolungata, con mancati segni di asfissia traumatica e di lesioni contusive profonde superficiali» (Rel. Cons. Med. II, p.2).
Per il riconoscimento del detto episodio come miracolo, il 10 maggio 2001 si è riunita a Roma la Commissione Medica, che ha dato il suo parere favorevole.
Il 29 maggio 2001, presso la Congregazione per le Cause dei Santi, è stata la Commissione dei teologi a dare il suo parere favorevole.
Infine, l’11 giugno 2001 si è espressa positivamente la Commissione dei Cardinali e Vescovi.
Come si vede, si tratta di una serie di sbarramenti progressivi, dal basso verso l’alto, tutti felicemente superati.
Aggiungiamo qui – anticipando gli avvenimenti – che non la lettura del decreto di approvazione del miracolo davanti al Papa (prevista per il 7 luglio 2001), l’iter della Causa di Beatificazione di p.Tezza può dirsi formalmente concluso […]
Non disponiamo ancora dei “voti” (=valutazioni) della Commissione dei Cardinali e Vescovi; ci sono stati, però, recapitati quelli della Commissione dei Teologi. Credo che ai nostri lettori potrà interessare soprattutto la fattispecie del riconosciuto miracolo.
Scegliamo perciò uno dei sette voti espressi dai singoli teologi (nella pubblicazione non si fa il loro nome), tralasciando la pressa biografica (già offerta nel Decreto sulle virtù). Scegliamo il primo dei voti, senza che questo comporti un giudizio di merito. Ci pare, comunque, che esprima a sufficienza la problematica del caso e la valutazione teologica in senso positivo.
La fattispecie
Il “miracolato” Sig. Domingo Nieves Pariona, nato a Barranco il 12 giugno 1943, di professione muratore, il 5 gennaio 1994, a Lima, verso le ore 15 stava scavando in un cunicolo profondo circa un metro, ai piedi di una parete di terreno friabile alta 5 metri. Improvvisamente, una massa composita di sabbia, grosse pietre levigate del diametro tra i 15 e i 35 cm, terra porosa e argilla, del volume di 4 metri cubi equivalenti al peso di circa 5 tonnellate, si staccò dalla parete e piombò addosso al malcapitato da un’altezza di circa 5 metri, con un’energia cinetica di 36.756 Kg/massa (cf. Voto Prof. Introma, pp. 2-3). Mentre la pala che l’operaio teneva in mano si spezzò, egli riuscì a mantenersi in posizione eretta, ma rimase sepolto fino alla testa fortunatamente protetta dal casco. Accorsero subito alcuni fino alla testa fortunatamente protetta dal casco. Accorsero subito alcuni compagni, i quali però sul momento non poterono far altro che aiutarlo a tirar fuori dai detriti la testa e le braccia: il resto del corpo rimase interamente contornato da terra frammista a pietre anche di notevoli dimensioni.
Intervenne subito anche il dott. Ricardo Ormeno Valdizan, medico in servizio presso la Casa di cura “P. Luigi Tezza” e trovò il sig. Domingo sepolto dai detriti fino alla regione subclaveare, avendo liberi soltanto la testa, il collo e le braccia. Gli operai del cantiere continuarono a scavare a mani nude per non provocare altri crolli della parete, e soltanto dopo due ore riuscirono a liberare il sig. Pariona che fu ricoverato subito nel reparto di emergenza della clinica “P. Tezza”. Ai controlli clinici e strumentali risultò che non presentava lesioni né cutanee, né degli organi profondi, né delle ossa, né delle articolazioni, tanto è vero che rifiutò il ricovero e tornò a casa. Il giorno dopo però non poteva camminare a causa di forti dolori articolari; rimase a riposo per 15 giorni, ristabilendosi poi in ottima forma.
Le prove
Le prove furono raccolte nel processo di Lima ( maggio 1997) in cui deposero: il Sanato, 1 Medico, l’Ingegnere, il Capo-cantiere, 3 Operai, 2 Religiose chiamate ex officio ed 1 Suora infermiera. Il Pariona fu regolarmente controllato da 2 Periti ab inspectione. L’apparato probatorio contiene anche un buon numero di documenti: si tratta di esami clinici e radiologici, relazioni mediche, dichiarazioni di testi, relazione congiunta dell’Ing civile Pierinelli Marcucci e dell’Arch. Pierinelli Marcucci, grafici dell’Ing. Rafael M. Pastor Chang[…]
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