Uscendo dalla nostra chiesa della Maddalena (Roma), alzando leggermente lo sguardo verso il lato sinistro della pittoresca piazzetta, all’angolo con via del Pozzo delle Cornacchie, si può scorgere un’edicola sacra molto curiosa.
Dentro un bell’ovale è ritratta la Maddalena, facilmente identificabile dai lunghi capelli sciolti che cadono fluenti sulle sue spalle – come li ricorda il celebre passo vangelico (cfr. Gv 12,1-3) quando furono usati per detergere le lacrime/l’unguento/il balsamo nei piedi di Gesù – e sotto in un cartiglio marmoreo è riportata un’iscrizione latina facilmente decifrabile: “Magdala cum lacrymis fundens opobalsama vixit sic fortunae aegris pharmaca sumpta iuvant” che ci riporta invece all’altra celebre pericope evangelica delle lacrime versate dalla peccatrice (cfr. Lc 7,38).
Davanti alla chiesa dedicata alla “Maddalena”, dove sono custodite e venerate le spoglie mortali di san Camillo, patrono dei malati e di coloro che li curano e sopra un’antica farmacia – come testimonia una vecchia foto del rione – santa Maria Maddalena continua ad unire insieme le lacrime e il balsamo e forse … ad aiutarci a trasformare le prime nel secondo!
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