Ministri degli Infermi

Missione salute n. 1/2017 – di Mario Vanti Camillo era molto devoto della passione del Signore. La vita e le sue opere di carità furono tutte ispirate dal Crocifisso. Invocava molto spesso anche l’aiuto degli Angeli santi, in particolare l’Arcangelo

SCARICA QUI IL PDF

Relazione di p. Frank Monks Incontro Internazionale dei Cappellani Camilliani Roma, 4-6 novembre 2016 La maggior parte dei cappellani ospedalieri conosce il proprio lavoro e il modo migliore per svilupparlo. La maggior parte di noi sa che potremmo e dovremmo

Fondé par Camille de Lellis à Rome à la fin du XVIe siècle, l’Ordre des Serviteurs des Malades compte 55 communautés dans le monde. Il a pour objet l’assistance corporelle et spirituelle des malades. Sa Province de France a été

Il CLAS (Centro Lateranense Alti Studi) e l’Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria CAMILLIANUM , organizzano un Corso di Alta Formazione in Pastorale della Cura e della Salute (I Edizione 2017).

Al Reverendissimo Monsignore Jean-Marie Mupendawatu Segretario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari Desidero far giungere il mio cordiale saluto ai partecipanti alla XXXI Conferenza internazionale sul tema Per una cultura della salute accogliente e solidale a servizio delle persone

Quando arriva a Roma, poco più che ventenne, Camillo de Lellis (1550-1614) è un povero sbandato: soldato di ventura senz’ arte né parte, giocatore d’azzardo, orfano di entrambi i genitori e per giunta malato. Eppure, come dimostra una volta di

Napoli 11/ 11/ 2016 di P. Vincenzo Ruggiero Mi è stato chiesto di scrivere la mia esperienza di religioso camilliano.   I Vescovi italiani nel Giugno 2006 hanno inviato il documento: «Predicate il Vangelo e curate i malati». – La

in Carlo Carretto, Al di la’ delle cose Gesù O ineffabile mistero! Dio ha preso la natura d’uomo, si è degnato di nascere dalla Vergine per renderci partecipi della sua divinità (dalla liturgia natalizia). Per compiere l’impossibile, il Dio dell’impossibile

Padre Aris e Padre Emanuel Zongo sono ad Haiti da qualche giorno con l’obiettivo di costruire una ipotesi progettuale che risponda ai bisogni della zona di Jeremie colpita duramente dal tifone Mathew che ha provocato mille morti a fine ottobre.