Roma: Teatro Argentina gremito sabato scorso per la consegna del premio “Buon samaritano” e il musical “Camillo soldato di Dio”.
Più di 500 persone hanno assistito alla serata voluta dal Vicariato di Roma per dare un riconoscimento a coloro che si sono distinti nelle varie forme di assistenza sanitaria, e per ricordare l’impegno di San Camillo de Lellis a favore dei malati, nel IV centenario della sua morte.
Il premio “Buon samaritano”, giunto quest’anno alla XVII edizione, vuole valorizzare le eccellenze del mondo sanitario e del volontariato capitolino, indicando come esempio l’ideale evangelico del Samaritano.
A ricevere i riconoscimenti sono stati: il prof. Maurizio Pompili, responsabile del servizio per la prevenzione del suicidio del Policlinico Sant’Andrea-Università La Sapienza di Roma; l’infermiera professionale Mariarosa Martellini, responsabile del servizio di guida all’assistenza sanitaria per stranieri presso l’azienda ospedaliera “San Giovanni Addolorata di Roma”, che svolge in particolare attività di sostegno alle giovani mamme migranti e ai loro bambini, prevenendo il ricorso all’aborto; la Fondazione “Gigi Ghirotti”, che promuove la Giornata nazionale del sollievo, con attività di sensibilizzazione e ricerca sulle cure palliative e sull’umanizzazione dell’assistenza ospedaliera;
I premi sono stati consegnati rispettivamente da monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare e delegato per l’assistenza sanitaria negli ospedali di Roma, monsignor Andrea Manto, direttore del Centro diocesano per la pastorale sanitaria, e da padre Laurent Zoungrana, neoeletto vicario generale dei Camilliani alla sua prima uscita pubblica.
“In questa edizione del premio – ha spiegato monsignor Manto – l’anniversario della morte di San Camillo de Lellis ci spinge ad esaltare la sua straordinaria figura di Santo della carità e patrono dei malati e degli operatori sanitari, modello di vita da indicare ai premiati e, attraverso di loro, a tutto il mondo sanitario della Capitale. San Camillo, in diversi ospedali della Roma del Seicento, ha testimoniato concretamente il Vangelo e ha idealmente consegnato a tutti gli operatori sanitari il suo famoso insegnamento più cuore in quelle mani”.
La premiazione si è aperta con la testimonianza di Francesca Valletta, 89 anni, volontaria dell’Arvas presso l’ospedale San Giovanni di Roma. Nel ringraziarla per il suo lavoro, monsignor Manto ha sottolineato che “la città di Roma ha bisogno di disponibilità e generosa dedizione, per rispondere alle sue necessità in continuo e vertiginoso aumento”.
La serata si è conclusa, alle ore 20:30, con il musical “Camillo soldato di Dio”, prodotto dalla compagnia “Cambioscena” di Predappio con musiche, regia e testi di Renato Billi. Lo spettacolo, aperto a tutti, ma rivolto in particolare agli operatori sanitari del Vicariato, racconta l’affascinante storia del Santo patrono dei malati, degli infermieri e degli ospedali. Dapprima sbandato e rude soldato di ventura, Camillo divenne poi un tenero e umile servitore dei malati. Nonostante la sua scarsa cultura, sarà lui ad introdurre importanti innovazioni nell’assistenza sanitaria e diventare un maestro di carità, fondando l’Ordine dei Ministri degli infermi, oggi diffuso in 40 Paesi del mondo.
Realizzato nel 2011, “Camillo soldato di Dio” ha già raccolto grandi consensi nelle sue repliche in giro per l’Italia: ora, nel quarto centenario della morte di San Camillo, è andato in scena nella città in cui il Santo concluse la sua vita terrena il 14 luglio 1614.
Un altro appuntamento con lo spettacolo è previsto sabato 28 giugno alle ore 20:45 al teatro Fraschini di Pavia. La serata è organizzata dall’Ordine dei Ministri degli Infermi con il patrocinio della locale diocesi, della fondazione IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia e con il contributo dell’assessorato ai Servizi Sociali del Comune.
L’ingresso è libero. Il ricavato di eventuali offerte sarà devoluto alle missioni camilliane.
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