G. Crea, Tonache ferite, Forme del disagio nella vita religiosa, EDB, Bologna, 2015, pp.243
Benché la scienza clinica abbia fatto molta strada purtroppo si tende ancora a dar spazio a una visione della cura che stigmatizza i comportamenti come giusti o sbagliati e le persone come sane o anormali. Questo approccio comporta precisi rischi rispetto agli obiettivi della maturazione e del discernimento, elementi essenziali per chi lavora con il disagio psicologico di preti e religiosi.
Poiché individui diversi reagiscono in modo diverso a un particolare evento disfunzionale o stressante, è necessario rivolgere un’attenzione privilegiata all’esperienza concreta delle persone, alle loro relazioni e al modo in cui praticano l’attività pastorale.
Questo libro si propone di osservare i dati di realtà facendo riferimento a situazioni concrete – esaurimenti emotivi, bournout, difficoltà sul piano affettivo – ed esamina la patologia e i casi scomodi, strani e difficili con uno sguardo educativo concentrato sugli aspetti motivazionali della vocazione e sul discernimento in vista di scelte concrete di reale cambiamento.
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