Anche l’aspetto missionario, si evolve: le partenze sono ormai promosse da organizzazioni specifiche, perciò ci si orienta a promuovere, sostenere, accompagnare e verificare piccoli progetti sostenuti da persone locali in diversi Paesi del mondo (Brasile, Madagascar, Argentina, Camerun, Colombia, Perù…)– Edita anche un foglio di collegamento, “A floresta”, che tiene al corrente gli amici delle micro-realizzazioni e propone riflessioni sulla fraternità universale. E ancora un’intuizione e una realizzazione. Le circostanze hanno permesso a Germana di conoscere, nel 1961, un giovane sacerdote, don Giacomo Luzietti, di coglierne i grandi valori spirituali e di ascoltarne la pena per la situazione dei malati in Italia. La collaborazione, l’amicizia fraterna, l’apertura di cuore tra don Giacomo e Germana continuano per anni. Germana sostiene i passi di don Giacomo, in tutti i tentativi e nell’avvio della grande opera da lui iniziata: l’OARI (OPERA ASSISTENZA RELIGIOSA AGLI INFERMI). Don Giacomo ha sempre ritenuto Germana, fondamento della sua idea e sua consigliera.
Dotato di grande capacità di iniziativa, sacerdote stupendo per il suo entusiasmo, la sua apertura a ogni forma di sofferenza, la sua capacità di coinvolgere altri, avvia iniziative d’avanguardia: una radio trasmittente, pubblicazioni, libri, riviste (Anime e Corpi, Incontro al sofferente, Vivere, per gli anziani), foglietti vari… E finalmente l’associazione di volontariato AVULS, diffusa in tutte le regioni d’Italia.
La collaborazione di Germana è costante e fattiva; rimane nel consiglio dell’OARI fino a quando le sue condizioni di salute le permettono di partecipare a riunioni e convegni. Tutto questo è parte di quanto di tangibile, controllabile, Germana ha lasciato; ma chi potrà mai valutare l’efficacia di innumerevoli scritti, incontri personali e telefonici, nel corso della sua vita? Per anni dona la sua parola alla radio vaticana per l’ora dedicata ai sofferenti: alcune sue conversazioni sono state raccolte in audio-cassette. Aperta sempre a tutti e a tutto, sembrava vivere una perenne giovinezza. Non si pensava dovesse fermarsi una simile vitalità! Ed infatti non si è fermata: ha lasciato semi preziosi nelle mani di chi l’ha avvicinata. Ad essi tocca ora diffonderli, perché continuino a dare frutto. Quella sofferenza, che nel corso della sua esistenza ha contribuito a lenire negli altri, in tutti i modi possibili, entra da padrona nella sua vita, soprattutto negli ultimi anni; l’ha purificata e preparata all’incontro definitivo con l’Amore, nella luce piena. Dopo una vita interamente dedicata al grande ideale di servizio ai sofferenti, nella Chiesa, Germana è tornata alla casa del Padre il 4 ottobre 1995, a ottantuno anni.
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