Paese: Nepal
Localizzazione: Distretti di Kathmandu, Gorkha e di Dolakha
Beneficiari: le famiglie più vulnerabili che hanno perso la casa e ogni bene a causa del terremoto e i bambini orfani
Natura del progetto
Garantire alla popolazione colpita dal terremoto, kit igienico sanitari, kit per la potabilizzazione dell’acqua, tende e teloni per ripararsi, alimetari e beni di prima necessità.
Il progetto
L’intervento, come prima fase, prevede di soddisfare le esigenze immediate per la sopravvivenza delle persone colpite dal terremoto.
Le attività principali prevedono: sanità di base e cure, approvvigionamento di ripari temporanei, di articoli alimentari e non.
Data la necessità di ripari di emergenza sono stati forniti 20.000 kit per alloggi ciascuno dei quali contiene un telone, corda, filo e teli di plastica. I kit non alimentari contengono un secchio, una tanica, una pila, utensili da cucina una padella e un paio di pentole. La fornitura d’acqua si concentra sulla distribuzione di compresse per purificare l’acqua. Nelle prime tre settimane, il team della Camillian Task Force (CTF), composto da dieci persone tra medici ed infermieri, ha prestato cure mediche a più di 3000 pazienti.
Come seconda fase sono stati pianificati: un intervento psicolsociale, uno di salute materno infantile e uno di accoglienza ed educazione per i bambini orfani.
Il contesto
Il 25 aprile un terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito il Nepal provocando danni su larga scala e molte vittime. L’epicentro è stato localizzato 81 km a nord ovest della capitale Kathmandu, nel distretto di Lamjung ad una profondità di 15 km. Secondo l’ONU, si stima che oltre 8 milioni di persone sono state colpite dal terremoto; nello specifico 39 distretti su 75. Sono oltre 2 milioni le persone che vivono negli 11 distretti colpiti. La regione centrale e quella occidentale, compresi i quartieri della Valle di Kathmandu, sono le più colpite, in particolare i distretti di Dhading, Gorkha, Rasuwa, Sindhupalchowk, Kavre, Nuwakot, Dolakha, Kathmandu, Laliptur, Bhaktapur e Ramechap. In queste aree molte famiglie vivono in case fragili con pareti e fondamenta costruite con materiali scadenti. Molte persone dormono senza riparo, esposte al freddo e alla pioggia.
L’analisi dei dati secondari e la mappatura d’intensità del terremoto da parte dell’ONU indicano che più di 160.786 case sono state distrutte, 143.673 sono state danneggiate e 2.8 milioni di persone sono sfollate.
Caritas Nepal, Camillian Task Force e Catholic Relief Service hanno risposto all’emergenza e sono impegnati in sette distretti. La Fondazione PRO.SA sostiene l’intervento della Camilian Task Force che ha realizzato campi medici nei distretti di Gorkha e Dolakha in aiuto a decine di villaggi raggiungibili solo a piedi e programmi di aiuto all’infanzia per un orfanotrofio a Shenduli e un centro di accoglienza e una scuola a Kathmandu.
Ad un mese e mezzo dal sisma che ha colpito il Nepal, la Fondazione Pro.Sa. sta dando il via ad una fase dell’intervento focalizzato sull’aiuto all’infanzia. L’obiettivo è quello di aiutare tre centri per bambini orfani a tornare alla normalità: la Tashi Orphan School che offre accoglienza e programmi scolastici a 100 bambini e gli Orfanotrofi Arjun di Shenduli, che è andato completamente distrutto e i 26 bambini che lì vivevano sono ora sotto tende di fortuna, e quello di Kathmandu che ospitava 26 bambini ed è stato parzialmente distrutto
Purtroppo i media hanno già spento i riflettori su questa tragedia umanitaria e c’è il rischio di dimenticare tutto molto presto!
Tanto è stato fatto ma la popolazione del Nepal ha ancora bisogno di noi!
Aiutaci ad aiutarli!
conto corrente bancario IBAN IT 68 J 02008 01600 000102346939
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causale “Emergenza Terremoto Nepal”
n° Verde 800 60 23 30
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