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Oggi in occasione della trentunesima Giornata Mondiale del Malato sentiamo l’intervento di p. Gianfranco Lunardon, vicario generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani), ospite a Vatican News per commentare il profondo messaggio di Papa Francesco.  Clicca qui per sentire l’intero

Camillo, nell’autunno del 1569, lasciava l’Ospedale di S. Giacomo in Roma, dove aveva trascorso un periodo di cura, prima come ricoverato e poi come inserviente. Appariva guarito dalla piaga, che da un po’ di tempo s’era aperta al calcagno del

Nella nostra attuale e quotidiana esperienza di vita camilliana, mi sembra che il tema della ‘sinodalità’, con i paradigmi e le immagini che ci vengono proposti, oggi, dalla più ampia riflessione ecclesiale, non sia stato diffusamente tematizzato. Tuttavia, non tematizzare

I PRELUDIO: Richiàmati ancora alla memoria Camillo prostrato sulla via di Manfredonia: egli piange dirottamente, ma le sue lacrime gli son più care che tutte insieme le allegrezze della sua vita traviata. II PRELUDIO: Fatemi ben comprendere, o Signore, che

I PRELUDIO: Vedi ancora Camillo sulla via di Manfredonia, che promette fermissimamente di lasciarsi piuttosto tagliare a pezzi che commettere un solo peccato veniale. II PRELUDIO: Date anche a me, o Signore, una tale fermezza di volontà nel bene, che

L’ospedale è un luogo che potremmo dire in qualche modo “sacro”, dove si sperimenta la fragilità della natura umana, ma anche le enormi potenzialità e risorse dell’ingegno dell’uomo e della tecnica al servizio della vita. La vita dell’uomo! Questo grande