Padre Emilio Balliana e Fratel Valentino sono arrivati a Karungu 24 anni fa con l’intento di dar vita ad una Missione. Ai tempi Karungu era un’area isolata con un alto tasso di HIV/AIDS. Questa situazione ha attirato l’attenzione della comunità Camilliana, la cui principale missione è prendersi cura dei malati, dei poveri e delle persone emarginate.
Per ricordare questa onorevole causa, ogni anno la comunità Camilliana si riunisce, il 16 luglio, per celebrare la festa di S. Camillo. Contemporaneamente quest’anno abbiamo anche iniziato a festeggiare la ricorrenza dei 25 anni di attività dei Camilliani a Karungu. E’ stato un lungo percorso, a volte impervio e con difficoltà ma che ci ha permesso di raccogliere fino ad ora meravigliosi frutti.
La celebrazione si è svolta all’esterno del blocco di Medicina dell’ospedale St. Camillus Mission Hospital. Gli ospiti hanno iniziato a riunirsi alle 9:30 per assistere alla Santa Messa. Tra questi era presente Padre Dominic Mwanzia, da poco eletto Delegato Provinciale dei Camilliani in Kenya, Padre William Augo dalla St. Francis Kasarani e le Sorelle di Macalder. Erano inoltre presenti bambini, studenti della scuola secondaria B.L. Tezza, membri dello staff e pazienti dell’ospedale.
La Santa Messa è stata celebrata da Padre Dominic. Durante la liturgia ha ricordato il motivo per il quale ogni anno si festeggia questa ricorrenza: “celebriamo questa ricorrenza per aiutarci a ricordare qual è il nostro principale obiettivo come servitori dei malati. Dobbiamo fare del nostro meglio, dobbiamo migliorare i nostri servizi e chiediamo a Gesù di essere nelle nostre mani nel momento in cui ci prendiamo cura del malato”.
“San Camillo De Lellis era un uomo buono. Si è preso cura dei malati e non hai mai tollerato alcun maltrattamento nei loro confronti”. Si è poi rivolto a dottori, infermieri, clinical officers e persino al personale delle pulizie incoraggiandoli a prendersi cura del malato con il cuore: “fatelo non per il rendiconto economico ma perche è giusto”.
Prima di concludere il suo sermone, Padre Dominc ha condiviso un messaggio del Vescovo Philip Anyolo della diocesi di Homabay che non era presente alla celebrazione a causa di impegni improrogabili. Il messagio del Vescovo riporta una massima di San Camillo che recita: “pensa bene, parla bene ed opera bene. Con queste tre cose troverai un posto in Paradiso”. Il messaggio del Vescovo è stato di incoraggiamento per i presenti, per invitarli a fare propria questa massima e a metterla in pratica nella vita quotidiana, specialmente quando si trovano a doversi prendere cura di chi ha bisogno.
La Missione di Karungu è cresciuta negli anni. Inizialmente si era partiti con la costruzione dell’ospedale; ad oggi siamo arrivati ad avere un Centro per Orfani, il Dala Kiye, e due scuole una primaria e una secondaria, la B.L. Tezza. Così come celebriamo il successo della Missione dei Camilliani a Karungu, allo stesso modo celebriamo anche la crescita spirituale che questa Missione ha favorito. Durante la celebrazione è stata presentata la famiglia laica dei Camilliani. Si tratta di un gruppo composto da alcuni dipendenti del nostro ospedale che fa proprio il carisma di S. Camillo.
Padre Emilio, uno dei fondatori della Missione a Karungu, ha raccontato la storia della sua vita da Camilliano. A 10 anni sognava di mettersi al servizio delle persone. Affascinato e attirato dalla croce rossa, simbolo del carisma dei Camilliani, si è unito alla Comunità. Da 51 anni vive il suo sogno ed è felice di aver seguito la sua passione. “Il St. Camillus Mission Hospital è tra i migliori centri di tutto il Paese. Ci impegniamo e ci impegneremo sempre per garantire il meglio ai nostri pazienti. Il malato ha bisogno di essere trattato con dignità. È suo diritto ricevere il miglior trattamento possibile.” Con queste parole ha incoraggiato anche tutti i presenti ad essere generosi e a mettersi al servizio dei bisognosi.
La celebrazione di questa giornata si è conclusa con un’esibizione da parte dei bambini che hanno intrattenuto gli ospiti con danze e canzoni. Per il pranzo gli ospiti sono stati accolti nel refettorio della comunità e i pazienti invece hanno ricevuto dolci e bevande.
Karungu non era inizialmente il luogo prescelto dai Camilliani per costruire un ospedale ma, grazie al consiglio di Padre Claudio Moscatelli, ai tempi Superiore della comunità dei Passionisti, si è arrivati oggi ad avere questo meraviglioso centro di cui migliaia di persone beneficiano. Dei Camilliani a Karungu non si festeggiano solo i 25 anni della loro presenza ma anche la gioia che ha portato servire i malati, i poveri e i bisognosi. E il cammino davanti è ancora lungo.
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