C. C. Martindale, San Camillo de Lellis, Castelvecchi Editore, Roma, 2014, pp. 189
Dopo l’edizione del 1982 in occasione del quarto centenario della morte di Camillo de Lellis (14 luglio 1614) Castelvecchi pubblica la biografia di uno dei uno dei santi più venerati, il protettore degli infermi.
Camillo de Lellis è il santo della cura dei malati, il protettore degli ospedali, il simbolo dell’empatia profonda che deve guidare i medici e gli infermieri. Fondatore dell’ordine dei Camilliani e proclamato santo nel 1746 da Benedetto XIV, è uno dei santi più venerati del mondo, ma la sua vita drammatica e avventurosa ha il potere di affascinare qualsiasi lettore. Nato nel 1550 da una famiglia della piccola nobiltà abruzzese, Camillo è dapprima militare e conduce a lungo un’esistenza dissoluta e dedita al gioco d’azzardo. La conversione matura nel convento dei Cappuccini di Manfredonia, dove viene ordinato frate. Ma è a Roma, all’Ospedale San Giacomo degli Incurabili, che la sua vocazione si rafforza attraverso l’assistenza dei malati. A Roma fonda l’ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani) e, sotto la guida spirituale di Filippo Neri, riprende gli studi e viene ordinato sacerdote. La sua è dunque la storia di una vita che cambia, l’avventura di un uomo che diventa santo perché non dimentica che, accanto a quelle dell’anima, esistono le sofferenze del corpo. Cyril Martindale, uno dei maggiori biografi cattolici del Novecento, ha scritto questa biografia appassionata quando in Europa infuriava ancora la Seconda Guerra Mondiale.
CYRIL CHARLES MARTINDALE È stato uno scrittore, sacerdote e studioso gesuita. Figlio di Sir Arthur Martindale, impiegato statale che passò gran parte della sua vita in India e Ceylon, dopo aver studiato filosofia alla St. Mary’s Hall di Stonyhurst, nel 1901 si iscrisse alla Pope’s Hall di Oxford. Qui si distinse per la sua brillante carriera accademica, ricevendo prestigiose onorificenze e numerosi premi per la letteratura e la teologia. Entra nella Compagnia di Gesù dal 1911. Durante la Prima Guerra Mondiale è cappellano militare. Tra i suoi numerosi libri ricordiamo “Cosa mi importa di Dio?” e “L’amore per i salmi”.
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