Ha vissuto e operato nel silenzio, ma molto si parla di lei, si cercano suoi scritti. Si vuole conoscere il suo pensiero sulla sofferenza, sulla fede necessaria per vivere, sulla speranza che può rinforzare tutti a sostenere le proprie responsabilità, insomma a vivere da cristiani che amano la vita, amano i fratelli, perché sono innestati nell’amore di Dio.
Crediamo di poter dire che Germana è stata un dono di Dio per noi, per la Chiesa, per il mondo.
Germana ha trovato nella preghiera, nel colloquio intimo con Dio, nella fiducia in Maria, la Madre del redentore, nella ricerca del Cristo nel vangelo il senso e la forza del vivere e dell’operare. Ha vissuto di fede e di speranza.
Nella speranza ha trovato una pace profonda anche se inquieta, la forza per riconoscere in Gesù il salvatore, Cristo Speranza per se stessa e per tutti. Se ne è fatta apostola instancabile appassionata fino alla fine delle sue energie. Ha scritto e parlato per tutti. Ha voluto che tutti sappiano che la speranza Cristo è per ognuno, a piene mani, sempre in qualsiasi condizione ci si trovi. Ha incoraggiato i dubbiosi, ha sostenuto i disperati, ha condiviso le pene con chi non vedeva un barlume di luce sul suo cammino. Ha visitato i colleghi di ospitalità nella casa di riposo anche quando non aveva quasi la voce, ma il sorriso sì, un tocco con la mano sì. Visite brevi, anche senza parole. Germana è una donna di speranza, con gesti piccoli come le briciole del pane…
Il 5 novembre 2010, Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona, ha promulgato l’editto per l’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione di Germana Sommaruga.
L’inchiesta diocesana si è conclusa a Verona il 20 ottobre 2014.
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