Alluvione in Thailandia

ALLUVIONE IN THAILANDIA
Operazioni di Aiuto

di Aris Miranda, MI, Coordinatore Internazionale CTF Centrale

BANGKOK – Dal mese di agosto, la Thailandia ha registrato una forte concentrazione di piogge monsoniche senza precedenti negli ultimi cinquant’anni, che hanno inondato gran parte della zona nord, nord-est e centrale della Thailandia. Ad oggi, più di 2,3 milioni di persone sono state colpite, con 283 morti accertate. Almeno 3,8 milioni di acri di terreno agricolo sono stati inondati e oltre un migliaio di industrie hanno dovuto sospendere le loro attività produttive.

CTF Thailandia attraverso P. Rocco Pairat, MI, il coordinatore locale della CTF ed il Segretario Generale della Caritas Thailandia e la Provincia stessa hanno unito gli sforzi per aiutare le vittime delle inondazioni nella periferia di Bangkok (Latkrabang) e le province di Ayuthayyah, Uthai Thani e Nakorn Sawan.

P. Aris Miranda, MI, Coordinatore Internazionale della CTF si è unito con il team della Caritas composto dai vari uffici (COERR, NCCM, SDO) Cattolici socio-pastorali della Conferenza Episcopale cattolica della Thailandia (CBCT) nella distribuzione degli aiuti.  L’operazione si sta concentrando sulla distribuzione di kit di sopravvivenza contenenti riso, cibo in scatola, medicinali di base, acqua e giubotti di salvataggio per la squadra di soccorso della comunità. Sono stati distribuiti alle famiglie un totale di 3.000 kit in 22 villaggi di Nakorn Sawan e Uthai Thani. Queste aree sono state identificate tra le 7 province più colpite.

Durante la visita, il team della CTF ha colto l’occasione per fare qualche rapida valutazione in queste aree, per possibili operazioni di soccorso medico che, la CTF Thailandia locale, prevede di svolgere all’inizio di novembre. Nello stesso tempo sempre dalla CTF locale è stato effettuato un sondaggio nella comunità, unitamente al Superiore Provinciale delle vicine comunità Musulmane e Buddiste di Latkrabang (sede dell’Amministrazione Provinciale). Più di duecento (200) le famiglie che sono state identificate come beneficiarie per la distribuzione degli aiuti.

La maggior parte delle vittime erano soprattutto psicologicamente stremate e traumatizzate. La maggior parte di loro sono rimaste scioccate dal recente alluvione. Secondo l’ultima relazione sulla situazione sanitaria, ci sono state circa 90.000 vittime colpite da sindromi correlate a shock e stress. In questa fase è stato richiesto un intervento psicosociale per prevenire problemi di salute mentale. Le vittime affermano di non aver mai avuto un’esperienza del genere negli ultimi 50 anni. Le aree sopra menzionate sono in primo luogo una zona di convergenza dei 4 fiumi che attraversano la Thailandia dal Nord. Oltre un centinaio di migliaia di lavoratori sono rimasti senza lavoro, così come più di 1.000 aziende dalla scorsa settimana hanno cessato le loro attività produttive. La popolazione Birmana migrante è stata anch’essa molto colpita, considerato soprattutto che la maggior parte di loro è composta da operai. Si sono trovati senza altra scelta che tornare al loro paese d’origine, mentre alcuni di loro sono rimasti alla frontiera.

Vista la minaccia di inondazioni che si potrebbero nuovamente verificare nei prossimi giorni, a causa dell’ aumento di volume dell’ acqua nei 4 grandi fiumi, in particolare nel Chao Phraya, la città di Bangkok è ancora in fase di massima allerta. Nei giorni a venire è previsto un aumento di malattie e morbi, visto che i centri di evacuazione sono fortemente congestionati.

Molte aree della Thailandia centrale sono sommerse d’acqua della profondità di circa 1,5 metri. Nella zona di Nakorn Sawan, alla gente non è permesso di rimanere durante la notte nelle loro case per evitare ulteriori vittime. Il luogo è stato messo sotto controllo militare. CTF Thailandia sta continuando il suo sforzo nel valutare altre zone e continua con l’aiuto attraverso la distribuzione dei generi di primo soccorso.

CTF THAILAND FLOOD RELIEF OPERATION

by Aris Miranda, MI, CTF International Coordinator

BANGKOK – Since August, Thailand has experienced an unprecedented heavy monsoon rains in five decades that flooded most of the north, northeast and central part of Thailand. To date, more than 2.3 million people have been affected, with 283 confirmed dead. At least 3.8 million acres of farmland have been inundated and over a thousand industries ceased its operation.

CTF Thailand through Fr. Rocco Pairat, MI, the CTF local coordinator and executive secretary of Caritas Thailand and the province itself has joined efforts to help the flood victims in the periphery of Bangkok (Latkrabang) and the provinces of Ayuthayyah, Uthai Thani and Nakon Sawan. Fr. Aris Miranda, MI, CTF international coordinator has joined also them on these occassions of relief distribution. Caritas is the led team together with the various Catholic socio-pastoral desks of the Catholic Bishop Conference of Thailand (CBCT) namely, COERR, NCCM, and SDO. The operation is focusing on the distribution of survival kit which contains rice, dry goods, basic medicines, water, and lifevests for the community rescue team.  A total of 3000 pax were distributed to the families in 22 villages of Nakon Sawan and Uthai Thani. These areas were identified as among the 7 worst hit provinces.

During the visit, the CTF contingent took the opportunity to do some rapid assessment in those areas for a possible medical relief operation in which the local CTF Thailand is planning to hold at the beginning of November. In the meantime a community survey was done also by the local CTF together with the provincial superior in the nearby Muslim and Buddhist communities of Latkrabang (the seat of the provincial administration). More than two hundred (200) families were identified as beneficiaries for the relief distribution on Friday.

Most of the victims were primarily distressed and traumatized. Most of them were shocked by the recent flood. According to the latest health situation report, there were about 90,000 victims suffered from shocked and stress related syndrome. Psychosocial intervention is being demanded at this time to prevent mental health problem. They said that they never had an experience like this since 50 years ago. Those places mentioned above are primarily a convergence zone of the 4 rivers that flow through Thailand from the North. Over a hundred thousand workers left jobless as more than 1,000 companies have closed down their operations since last week. Migrant Burmese population were very much affected also since most of them are factory workers. They were left with no other option but to return to their home country while some of them remained at the border.

As the threat of more floods to come in the next few days, due to an increase of volume of water in the 4 major rivers particularly Chao Phraya, the city of Bangkok is still under on high alert. Diseases and sickness are expected to surge in the coming days as the evacuation centers are heavily congested. Many places in Central Thailand are submerged with water of about 1.5 meters deep. In Nakon Sawan, the people are not allowed to stay during the night in their homes to avoid further casualties. The place is put under military control.

CTF Thailand is continuing their efforts as well in making more assessments in various places while helping in the distribution of the relief goods.