A Ragusa tre giorni “cuore a cuore” con San Camillo de Lellis

“Più cuore nelle mani” è il percorso missionario organizzato dall’Ufficio della Pastorale della salute di Ragusa e dalla Cooperativa sociale “Il Cerchio”, che ha coinvolto una delegazione dell’Ordine dei Ministri e Ministre degli Infermi in occasione del 400° anniversario della morte di San Camillo del Lellis, protettore degli ammalati e degli operatori sanitari. Lo scopo principale dell’iniziativa è stato mettere al centro il sofferente e l’emarginato durante questo periodo di preparazione alla Settimana Santa.

Tante le iniziative promosse, che hanno “toccato il cuore” di persone spesso dimenticate a causa della malattia e della senilità.

La missione camilliana è iniziata con una conferenza giorno 9 aprile presso la Sala Avis di Ragusa dal tema: “Umanizzazione delle cure e dignità della persona” a cui hanno partecipato il direttore dell’ufficio di Pastorale della Salute don Giorgio Occhipinti, che ha introdotto il tema; il primario di Chirurgia dell’Ospedale civile di Ragusa dott. Rosario Blandino, che ha tenuto un intervento su “La relazione con il malato”; il presidente del Cives di Ragusa Giovanni Occhipinti che ha approfondito l’argomento “Umanizzazione nell’assistenza”; lo psicoterapeuta Santi Benincasa, che ha affrontato il tema “La relazione di aiuto”; il Ministro degli Infermi padre Rosario Messina che, dopo aver introdotto la storia di San Camillo de Lellis, ha illustrato come il Santo già 400 anni fa aveva gettato le basi per una buona sanità. Tutti gli interventi sono stati condotti e moderati dal dott. Giovanni Agosta (pedagogista e presidente della cooperativa “Il cerchio”).

Il percorso camilliano è continuato nella mattinata di giorno 10 con la visita all’ospedale “Maria Paternò Arezzo” nei reparti di oncologia ed hospice, dove i malati sono stati visitati dai missionari Camilliani e benedetti con la reliquia di San Camillo. I malati e gli anziani sono stati raggiunti anche nelle proprie case grazie alla testimonianza dei Ministri degli Infermi che hanno trasmesso il loro carisma attraverso Radio Kàris.

Nel pomeriggio la delegazione camilliana ha raggiunto la Casa di riposo delle suore anziane della Beata Maria Schininà e la Casa di riposo per anziani “San Giuseppe”: anche qui i Ministri degli infermi hanno fatto visita ai malati e agli anziani portando loro conforto e speranza e benedicendoli con la reliquia del Santo.

In serata, presso la parrocchia San Pietro Apostolo, si è tenuta un’intensa veglia di preghiera intorno alla reliquia, caratterizzata da una grande partecipazione di fedeli che hanno scoperto la grandezza e il forte carisma di San Camillo.

La mattinata di giorno 11 è stata caratterizzata dalla sosta presso la struttura RSA e il Centro Risvegli, dove i Camilliani hanno visitato uno per uno i malati benedicendoli con la reliquia. La giornata è continuata con la visita presso i locali amministrativi dell’ASL e la benedizione degli impiegati.

Intense e commuoventi sono state le due visite domiciliari presso due famiglie molto sofferenti che hanno accolto i missionari Camilliani e la reliquia del cuore con amore e speranza, ringraziando Dio per questa benedizione particolare.

La missione si è conclusa nel pomeriggio con la Via Crucis presso l’Ospedale civile, che ha coinvolto i malati e i loro familiari di tutti i reparti.

“La tre giorni” di pellegrinaggio del cuore di San Camillo ha coinvolto tanti malati e persone dimenticate, che hanno potuto per un attimo sentirsi sollevati dal dolore e raggiunti da un po’ di speranza. Grazie a questa iniziativa, hanno scoperto che c’è un Santo che li protegge e porta loro uno sguardo misericordioso come quello del buon samaritano.

Guarda qui la Galleria Fotografica‘More heart in those hands’ was the name of the missionary journey organised by the Office for Pastoral Care in Health of Regusa and the ‘Il Cerchio’ Social Cooperative and which involved a delegation of the Order of the Ministers and the Women Ministers of the Sick’ on the occasion of the fourth anniversary of the death of St. Camillus de Lellis, the patron saint of the sick and of health-care workers. The principal aim of this initiative was to place the suffering and the marginalised at the centre of attention during this period of preparation for Holy Week.

Many initiatives were organised and these ‘touched the hearts’ of people who are often forgotten about because of their illness or senility.

The Camillian mission began with a  conference on 9 April at the Sala Avis di Ragusa on the subject: ‘The Humanisation of Care and the Dignity of the Person’. The following personalities took part: the Director of the Office for Pastoral Care in Health, Don Giorgio Occhipinti, who provided an introduction to the subject; the consultant for surgery of the city hospital of Ragusa, Dr. Rosario Blandino, who gave a paper on ‘The Relationship with the Patient’; the President of Cives of Ragusa, Giovanni Occhipinti, who explored the subject ‘The Humanisation of Care’; the psychotherapist Santi Benincasa who addressed the subject ‘The Help Relationship’; and the Minister of the Sick, Father Rosario Messina who, after outlining the history of St. Camillus de Lellis, demonstrated how this saint, four hundred years ago, had already established the foundations for good health care. All the papers were introduced and chaired by Dr. Giovanni Agosta (a pedagogue and the president of the ‘Il Cerchio’ Cooperative).

The Camillian journey continued during the morning of 10 April with a visit to the ‘Maria Paternò Arezzo’ Hospital and to its cancer department and hospice where the patients received a visit from the Camillian missionaries and were blessed with the relic of St. Camillus. Patients and elderly people were also visited in their own homes thanks to the testimonies of Ministers of the Sick who broadcast their charism through Radio Kàris.

In the afternoon the Camillian delegation went to the nursing home of the elderly sisters of the Blessed Maria Schininà and to the ‘San Giuseppe’ Old People’s Home: here, as well, the Ministers of the Sick visited the sick and the elderly, bringing them comfort and hope and blessing them with the relic of St. Camillus.

In the evening, at the St. Peter the Apostle Parish, an intense prayer vigil was held in front of the relic. This prayer vigil was characterised by a large presence of the faithful who discovered the greatness and the strong charism of St. Camillus.

The morning of 11 April was characterised by a visit to the RSA and the ‘Reawakening Centre’ where the Camillians visited the patients one by one and blessed them individually with the relic. This day continued with a visit to the administrative buildings of the ASL and the blessing of the employees.

The two  home visits to families in a great state of suffering were intense and moving. These families welcomed the Camillian missionaries and the relic with love and hope, thanking God for this special blessing.

The mission ended in the afternoon with a Via Crucis at the city hospital which involved patients and their family relatives from all the departments of the hospital.

‘The three days’ of pilgrimage of the heart of St. Camillus involved a large number of sick people and forgotten people who were able for a moment to feel relieved of their pain and touched by a little hope. Thanks to this initiative, they discovered that there is a saint who protects them and brings to them a merciful look – like the look of the Good Samaritan.

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“Más corazón en esas manos” se titutaba el recorrido misionero organizado por el Departamento de Pastoral de la Salud de Ragusa y por la cooperativa social “Il Cerchio”, que contó con una delegación de la Orden de los Ministros de los y de las Ministras de los Enfermos con ocasión del 400° aniversario de la muerte de Camilo del Lellis, protector de los enfermos y de los agentes sanitarios. El fin principal de esta iniciativa fue poner en el centro al que sufre y al marginado durante este periodo de preparación ala Semana Santa.

Fueron tantas las iniciativas promovidas, que “tocaron el corazón” de las personas a menudo olvidadas a causa de la enfermedad y de la ancianidad.

La misión camiliana comenzó con una conferencia el día 9 de abril en la Sala Avis de Ragusa, con el tema: “Humanización de los curas y dignidad de la persona”, en la que participaron el director del Departamento de Pastoral dela Salud, don Giorgio Occhipinti, que introdujo el tema; el jefe de Cirujía del Hospital civil de Ragusa, doctor. Rosario Blandino, que participó con una intervención sobre “La relación con el enfermo; el presidente del Cives de Ragusa, Giovanni Occhipinti, que profundizó en  la “Relación en la asistencia”; el psicoterapeuta Santi Benincasa, que abordó el tema “La relación de ayuda”; el camilo padre Rosario Messina, que, tras introducir el tema de la historia de San Camillo de Lelis, ilustró el modo como el Santo, hace ya 400 años, puso los cimientos de una buena sanidad. Todos los ponentes fueron presentados y moderados por el doctor Giovanni Agosta (pedagogo y presidente de la cooperativa “Il cerchio”).

El recorrido camiliano continó por la mañana del día 10 con la visita al hospital Maria Paternò Arezzo, en los sectores de oncología y hospice, donde los enfermos fueron visitados por los misioneros camilos y bendecidos con la reliquia de San Camilo. Los enfermos y los ancianos fueron también visitados en sus casas gracias al testimonio de los Ministros de los Enfermos, quienes transmitieron su carisma a través de Radio Kàris.

En el atardecer, la delegación camiliana se dirigió a la Residencia de las Religiosas ancianas de la Beata Maria Schininà y a la Residencia de ancianos San Giuseppe. También aquí los Ministros de los Enfermos visitaron a los enfermos y a los ancianos, consolándoles e infundiéndoles esperanza y bendiciéndoles con la reliquia del Santo.

Por la noche, en la parroquia San Pietro Apostolo hubo una intensa vigilia de oración en torno a la reliquia, caracterizada por una grande participación de fieles que descubrieron la grandeza y el fuerte carisma de San Camilo.

La mañana del día 11 se caracterizó por la presencia en la estructura RSA y el Centro Risvegli, donde los Camilos visitaron uno a uno a los enfermos, bendiciéndoles con la reliquia. La jornada continuó con la visita a los locales administrativos de la ASL y la bendición de los empleados.

Intensas y conmovedoras fueron las dos visitas domiciliarias a dos familias muy afectadas por el sufrimiento que acogieron a los misioneros Camilos y la reliquia del corazón con afecto y esperanza, agradeciendo a Dios esta bendición especial.

La misión terminó por la tarde con el Via Crucis en el Hospital civil, que contó con la participación de los enfermos y sus familiares de todos los sectores del centro.

“La tres días” de peregrinación del corazón de San Camilo contó con la participación de muchos enfermos y personas olvidadas, todos los cuales pudieron sentirse aliviados en su dolor y despertar su esperanza. Gracias a esta iniciativa descubrieron que hay un Santo que los protege y les dirige una mirada misericordiosa como la del buen samaritano.

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“Mais coração nessas mãos” foi o lema do evento missionário organizado pelo Centro para a Pastoral da Saúde de Ragusa e pela cooperativa social “Il Cerchio”, que contou também com o apoio de uma delegação da Ordem dos Ministros e Ministras dos Enfermos, por ocasião dos 400° anos do falecimento de são Camilo de Lellis, protetor dos doentes e dos trabalhadores do setor da saúde. O objetivo principal da iniciativa foi colocar ao centro o sofredor e o marginalizado, durante este período de preparação para a Semana Santa.

Foram muitas as iniciativas e elas “tocaram o coração” de pessoas muitas vezes esquecidas por causa da doença e da senilidade.

A missão camiliana começou com uma conferência, no dia 9 de abril, na Sala Avis de Ragusa, com o tema: “Humanização dos tratamentos e dignidade da pessoa”. Participaram o diretor do Centro para a Pastoral da Saúde, padre Giorgio Occhipinti, que introduziu o tema; o cirurgião do Hospital Civil de Ragusa, dr. Rosario Blandino, que desenvolveu o tema do “Relacionamento com o enfermo”; o presidente do Cives de Ragusa, Giovanni Occhipinti, que aprofundou o argumento “Humanização na Assistência”; o psicoterapeuta Santi Benincasa, que abordou o tema “A relação de ajuda”; e o ministro dos enfermos, padre Rosario Messina, que após introduzir a história de são Camilo de Lellis, explicou como o santo, há 400 anos, lançou as bases para uma boa sanidade. Todas as intervenções foram conduzidas e moderadas pelo dr. Giovanni Agosta (pedagogo e presidente da cooperativa “Il cerchio”).

O evento missionário camiliano continuou na manhã do dia 10, com a visita ao hospital “Maria Paternò Arezzo”, nas seções de oncologia e cuidados paliativos, onde os doentes foram visitados pelos missionários camilianos e abençoados com a relíquia de são Camilo. Os doentes e idosos puderam também participar de suas próprias casas, graças ao testemunho dos ministros dos enfermos que transmitiram seu carisma através da Rádio Kàris.

Durante a tarde, a delegação camiliana visitou a casa de repouso das irmãs anciãs da Beata Maria Schininà, assim como a casa de repouso para idosos “San Giuseppe”. Também nessas oportunidades os ministros dos enfermos visitaram os doentes e os idosos, levando conforto e esperança e abençoando a todos com a relíquia do santo.

À noite, na paróquia de São Pedro Apóstolo, houve uma vigília intensa de oração ao redor da relíquia, caracterizada por uma grande participação dos fiéis que descobriram a grandeza e o forte carisma de são Camilo.

A manhã do dia 11 foi caracterizada pela visita à estrutura RSA e ao Centro Risvegli, onde os camilianos entraram em contato com todos os doentes, abençoando-os com a relíquia. As atividades continuaram com a visita aos locais administrativos do ASL e com a bênção aos funcionários.

Foram intensas e comovedoras as visitas domiciliares a duas famílias muito necessitadas, que receberam os missionários camilianos e a relíquia do coração com amor e esperança, agradecendo a Deus por essa bênção especial.

A missão foi concluída durante a tarde, com a Via Crucis no Hospital Civil. Este acontecimento contou com a participação dos doentes de todas as alas e de seus familiares.

“Os três dias” de peregrinação do coração de são Camilo possibilitaram o encontro com muitos doentes e pessoas esquecidas, que por um momento puderam sentir um alívio de suas dores e ter novas esperanças. Graças a esta iniciativa, descobriram que há um santo que os protege e dirige a todos eles um olhar misericordioso como aquele do bom samaritano.

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« Plus de cœur dans ces mains » : c’est le parcours missionnaire organisé par le Bureau de la Pastorale de la Santé et par la Coopérative sociale “Il Cerchio” («Le Cercle »), qui a impliqué une délégation de l’Ordre des Serviteurs des Malades et des Servantes des Malades, à l’occasion du 400° anniversaire de la mort de saint Camille de Lellis, protecteur des malades et des opérateurs sanitaires. Le but principal de l’initiative a été de mettre au centre la personne souffrante et la personne exclue pendant ce temps de préparation à la Semaine Sainte.

Tant d’initiatives mises en place ont « touché le cœur » de personnes souvent « oubliées »à cause de la maladie et de la vieillesse.

La mission camillienne a commencé par une série de conférences, le 9 avril, à la Salle Avis de Ragusa, sur le thème : « Humanisation des soins et dignité de la personne » à laquelle ont participé : le directeur du Bureau de la Pastorale de la Santé, don Giorgio Occhipinti, qui a introduit le thème ; le  Chirurgien principal de l’Hôpital civil de Ragusa, le docteur Rosario Blandino, qui a tenu une conférence sur « La relation avec le malade » ; le président du Cives de Ragusa, Giovanni Occhipinti, qui a approfondi le thème « Humanisation dans l’assistance » ; le psychothérapeute   Santi Benincasa, qui a affronté la question de « La Relation d’Aide » ; le Serviteur des Malades, père Rosario Messina, qui, après avoir introduit l’histoire de saint Camille, a montré comment le Saint, 400 ans auparavant, avait mis les bases sur la façon de soigner. Le modérateur de tous les  intervenants a été le docteur Giovanni Agosta (pédagogue et président de la coopérative « Il cerchio »).

Le parcours camillien a continué le 10 au matin par la visite à l’hôpital “Maria Paternò Arezzo”, dans les services d’oncologie et l’hospice, où les malades ont été visités par les missionnaires Camilliens et bénis avec la relique de saint Camille. Les malades et les personnes âgées ont été rejointes aussi à leur domicile, grâce au témoignage des Serviteurs des Malades qui ont transmis leur charisme par Radio Kàris.

L’après-midi, la délégation camillienne a rejoint la Maison de repos des sœurs âgées de la Bienheureuse Maria Schininà et la Maison de repos pour personnes âgées « Saint Joseph » : là aussi, les Serviteurs des Malades ont visité les malades et les personnes âgées, leur apportant réconfort et espérance, et les bénissant avec la relique du Saint.

Le soir, à la paroisse de Saint Pierre Apôtre, a eu lieu une intense veillée de prière autour de la relique, caractérisée par une grande participation de fidèles qui ont découvert l’importance et la force du charisme de saint Camille.

Le 11 au matin a été marqué par l’arrêt devant la structure RSA et le Centre Risvegli, où les Camilliens ont visité un par un les malades, les bénissant avec la relique. La journée a continué avec la visite des locaux administratifs de l’ASL et la bénédiction des employés.

Les visites à domicile de deux familles très souffrantes ont été intenses et émouvantes. Elles ont accueilli les missionnaires Camilliens et la relique du cœur, avec amour et espérance, remerciant Dieu pour cette bénédiction particulière.

La mission s’est conclue l’après-midi par le Chemin de Croix à l’Hôpital civil, qui a impliqué les malades de tous les services et leurs familles.

« Les trois jours » de pèlerinage du cœur de saint Camille ont impliqué tant de malades et de personnes oubliées, qu’ils ont pu, pour un moment, se sentir soulagés de la douleur et rejoints par un peu d’espérance.  Grâce à cette initiative, ils ont découvert qu’il y a un Saint qui les protège et qui leur porte un regard miséricordieux, comme celui du bon samaritain.

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