15 anni di missione camilliana indonesiana: i semi gettati stanno crescendo e portando frutto

Il 14 luglio 2024, presso il Seminario Maggiore San Camillo di Nita, isola di Flores, sono stati ordinati un sacerdote e cinque diaconi camilliani. Il giorno precedente, 13 Luglio, altri positivi eventi si erano aggiunti con dieci nuovi candidati per l’anno di noviziato, undici novizi per i loro primi voti, diciannove chierici per il rinnovo dei voti, mentre cinque professi si sono consacrati con i voti perpetui. Vedere questo bel numero di giovani abbracciare lo spirito camilliano per diventare il volto futuro della Delegazione Camilliana Indonesiana e dell’Ordine di San Camillo è stato motivo di grande gioia.

I quindici anni di vita della missione Indonesiana sono stati frutto di impegno, determinazione e grande entusiasmo missionario. Il cammino di preparazione è stato lungo e coraggioso iniziato nel 1997 quando p. Luigi Galvani ha messo piede per la prima volta in Indonesia con lo scopo di esplorare e di dare vita ad una nuova missione.

Dopo aver visitato vari luoghi e città come Manado, Jakarta, Malang e l’isola di Flores, Fr. Luigi è ritornato a Manila nelle Filippine, dove era missionario da oltre vent’anni, e presentato ai superiori il possibile sogno di dare vita ad una missione camilliana in Indonesia. Ciò motivato anche dal fatto che l’Indonesia era considerata uno dei paesi più promettenti per le vocazioni sacerdotali e religiose.

Le prospettive vocazionali, infatti, sembravano veramente incoraggianti e ciò era cosa piuttosto singolare considerando che in Indonesia la religione predominante è l’Islam con quasi l’88% di fedeli (circa 200 milioni su 240) facendone il più popoloso stato a maggioranza musulmana nel mondo. Il resto della popolazione invece è di religione Protestante 5%, Cattolica 3%, Buddista 2% e Indù 2%.

La mancanza di personale da inviare per dare vita ad una nuova avventura missionaria è stato certamente un serio problema. Nacque allora l’intuizione di invitare qualche giovane indonesiano nelle Filippine per la formazione.  Dopo attenta valutazione, si decise di passare dalle idee ai fatti.  Ciò avvenne nel maggio del 2000 con l’arrivo di un primo gruppo di 7 giovani indonesiani dell’isola di Flores a Manila, a cui ne seguì, l’anno successivo, un secondo gruppo di altri cinque, tutti provenienti dall’isola di Flores.

Completato il lungo periodo della formazione a Manila, il 2 luglio 2009, p. Luigi riportò quel piccolo gruppo di pionieri in Indonesia, avviando formalmente la presenza Camilliana nel paese. Il loro primo alloggio fu in una casetta in affitto nella città di Maumere, isola di Flores, chiamata pure “terra promessa” di vocazioni.  Infatti, sono centinaia i religiosi e le religiose di questa isola che lavorano, oggi, come missionari in diversi paesi del mondo. La scelta di Maumere è stata motivata non solo per motivi di formazione, ma anche per il fatto che lì si trovava il seminario filosofico e teologico più grande della Chiesa Cattolica nel mondo, sopranominato anche “piccolo Vaticano”, con circa 1400 seminaristi provenienti da cinque diocesi e da una quindicina di istituti religiosi presenti nell’isola.

Il piccolo gruppo, dopo aver trascorso un paio d’anni in affitto, si trasferì nel primo seminario camilliano di Nita il 15 Novembre 2012. Tre anni dopo, nel 2015 fu aperto il seminario di Ruteng per giovani aspiranti, poi il Teologato di Maumere nel 2017 e infine Noviziato di Kupang nel 2023.Tale incoraggiante crescita è sicuramente merito del serio lavoro della missione nel compito di formazione dei giovani preparandoli a divenire, un giorno, i nuovi operai nell’espandere il Vangelo e l’Ordine di San Camillo nel mondo.

Oltre all’impegno di formazione non è mancata la promozione del carisma del Fondatore San Camillo di servizio ai malati con varie iniziative sociali e pastorali come l’assistenza pastorale presso l’ospedale governativo della città di Maumere, il lodevole progetto di liberazione di decine di malati mentali tenuti legati con catene e il programma di sostegno alimentare mensile per centinaia di famiglie bisognose.

Attualmente la presenza camilliana si estende nelle isole di Flores e Timor, le più cattoliche delle 17 mila isole Indonesiane. A Flores oltre alle case di formazione di filosofia e teologia di Nita e di Ruteng per aspiranti si trova il Centro Sociale San Camillo di Misir a Maumere luogo ideale per seminars e incontri di formazione. Nell’isola di Timor invece i Camilliani sono presenti nella città di Kupang con il Noviziato e con il nuovo Centro Sociale San Camillo di Lasiana.

Dopo quindici anni di presenza, la missione camilliana indonesiana, può contare, oggi, su 16 sacerdoti (14 indonesiani, 1 italiano, 1 pakistano), 6 diaconi, 29 scolastici (27 indonesiani e 2 pakistani), 10 novizi (8 indonesiani, 1 pakistano, 1 timorese), 35 postulanti-filosofi (34 indonesiani, 1 timorese) e 18 aspiranti (16 indonesiani, 1 pakistano, 1 timorese).

 Sicuramente, nello spazio di soli quindici anni, il lavoro missionario è stato benedetto dalla grazia divina con numerose vocazioni che permetteranno di guardare al futuro con speranza e sognare una ulteriore espansione del carisma realizzando così il sogno di San Camillo, il quale disse: “Un giorno, le mani dei miei seguaci raggiungeranno tutto il mondo”.

p. Luigi Galvani MI