Sono ormai più di 25 anni che Salute e Sviluppo interviene nei paesi in via di sviluppo, per portare benefici alla popolazione locale grazie a progetti di implementazione e di sviluppo sostenibile. Gli ambiti di intervento sono vari: da quello sanitario – sulle orme di San Camillo de Lellis – a quello dell’istruzione o dello sviluppo agro-alimentare.
In questo 2023, SeS ha deciso di inaugurare una nuova sfida in Burkina Faso: il progetto “Coltivare Valore: buone pratiche e metodi innovativi per una produzione agro-zootecnica inclusiva e sostenibile” è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS) e vede Salute e Sviluppo nuovamente impegnata in prima linea per il miglioramento delle condizioni alimentari della popolazione burkinabé.
Gli interventi si concentreranno nell’area rurale di Bagré, nella parte centro orientale del paese. Qui la povertà è endemica e la maggior parte della popolazione vive in condizioni di malnutrizione e precarietà. Da diversi anni, inoltre, nel paese si è aggravato il terrorismo che ha causato non pochi dolori ai locali, costretti a vivere nella paura. Proprio la zona di Bagré, al momento, non è ritenuta sicura e le attività di coordinamento del progetto possono essere portate avanti solo dalla capitale Ouagadougou.
Nonostante le condizioni difficoltose, Salute e Sviluppo ha deciso di inaugurare questo nuovo progetto con l’obiettivo primario di implementare le strutture già esistenti e diversificare la produzione alimentare della zona. In questi 36 mesi saranno tanti gli interventi mirati alla modernizzazione delle tecniche agricole e zootecniche utilizzate, che appaiono ancora tradizionali e non abbastanza efficienti. La creazione di nuovi posti di lavoro darà la possibilità ad ancora più locali di percepire uno stipendio e migliorare le condizioni della propria famiglia. Si spera in questo modo di scoraggiare l’emigrazione e di radicare al territorio un’attività solida e duratura nel tempo.
Il progetto ha inoltre un focus particolare sulle donne: a loro si vogliono trasmettere tutte le competenze necessarie affinché abbiano la possibilità di implementare la capacità di autoproduzione alimentare a livello familiare, grazie ai prodotti derivanti dall’orticoltura e dalle risorse forestali.
Per questo progetto Salute e Sviluppo ha la possibilità di collaborare in sinergia con molti validi partner: dalla ONG Santé et Promotion Humaine (SAPHE), al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze e alla ONG AES-CCC. Tanti anche gli stakeholders locali: Bagrépole, le Associazioni Femminili della Regione e i Dipartimenti Governativi a livello Comunale del settore.
Nonostante le difficoltà, l’intervento di Salute e Sviluppo sarà sicuramente di reale aiuto alla popolazione locale, che potrà sperare in un miglioramento delle proprie condizioni di vita.
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