Missione Salute n. 4/2020 pag. 7
Oltre ai tradizionali voti di povertà, castità e obbedienza, i Religiosi e le Religiose che aderiscono alla Famiglia Carismatica Camilliana ( i Ministri degli Infermi, le suore Ministre degli Infermi di San Camillo, le Figlie di San Camillo e le Missionarie degli Infermi “Cristo Speranza”), professano un “quarto voto”: assistere i malati “ancorché appestati, anche con pericolo della vita”.
Nei secoli passati, le occasioni di mettere in pratica il quarto voto sono state numerose, viste le frequenti epidemie che hanno falciato intere popolazioni e reso reale il pericolo di contagio, mentre negli ultimi decenni è sembrato che il progresso della scienza e della tecnologia medica avessero pressoché cancellato questo rischio. La pandemia scoppiata nei primi mesi di del 2020 ha messo tutti davanti a una cruda realtà: chi assiste i malati di Covid-19 può infettarsi, fino a mettere a repentaglio la propria vita.
In questa situazione di emergenza i Camilliani di ogni parte del mondo non si sono risparmiati, fedeli alla loro vocazione e all’impegno espresso nelle Costituzioni dei rispettivi Istituti.
Dalla Costituzione dei “Ministri degli Infermi”
Professiamo con voto pubblico questi consigli evangelici e, secondo il nostro carisma, emettiamo un quarto voto con il quale ci consacriamo al servizio dei malati,23 sia negli ospedali che in qualunque altro luogo, anche con il rischio della vita, a imitazione del buon samaritano e seguendo l’esempio di San Camillo che considerava gli infermi suoi «signori e padroni».
Dalla Costituzione delle Suore “Figlie di San Camillo” Art. 15 Perciò seguendo l’esempio del Santo padre Camillo e dei ven. Fondatori, ci impegniamo a stimare sempre più, ad amare con tutto il cuore e a praticare con tutte le forze il servizio agli infermi, anche con il rischio della vita. Professiamo con voto pubblico i consigli evangelici e, secondo il nostro carisma, emettiamo un quarto voto con il quale ci dedichiamo al servizio dei malati, mediante l’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituali anche con il rischio della vita, a imitazione del buon samaritano e seguendo l’esempio di San Camillo che considerava gli infermi i suoi “signori e padroni”
Dalla Costituzione delle Suore “Ministre degli infermi di San Camillo”
Art. 15 A imitazione di Cristo che “non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”.. professiamo con voto pubblico di servire i malati anche con rischio della vita.
Art. 42 – Con la professione del quarto voto assumiamo l’impegno di servire il Signore nella persona dei malati e sofferenti, pronte sempre a esporre la propria vita per amor di Gesù morto sopra una croce noi
Dalla Costituzione delle “Missionarie degli infermi Cristo Speranza”
Art. 45 – Nella fedeltà al carisma dell’Istituto, fin dalle sue origini, la nostra missione si volge in modo particolare a chi è vicino alla morte, a chi è malato, anziano, handicappato fisico o psichico, a ogni persona che è nella prova, in qualunque ambiente e situazione si trovi.
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