In questo ore di isolamento il tempo sembra dilatarsi. Le famiglie, le comunità viaggiano in un limbo che fatica a definirsi. Tutti dentro, nessuno fuori e l’orologio che sembra non fare mai il suo compito. Le file infinite al supermercato sono lente come lo sguardo che misura la distanza di sicurezza fra un cliente ed un altro. Le lancette che misurano la corsa quotidiana, lasciano per la prima volta al “metro” la priorità. Tutto è cosi “perso” in un tic e tac che di tanto in tanto viene “svegliato” dal vortice delle emozioni di una convivenza forzata a volte non semplice.
1000 sono i minuti che fanno della nostra vita ogni giorno un luogo di fatica e di sorrisi.
1000 minuti (la media di veglia escluso il sonno) ogni giorno sono una grande opportunità che si rigenera ogni giorno. Proviamo a vivere con intensità e consapevolezza almeno 100 di questi (solo il 10%!!!). Pregare, leggere, cucinare, meditare, fare attività fisica, …100 minuti almeno al giorno in cui possiamo sentire il nostro respiro diventare occasione di vita piena ed intensa. Non sono molti, ma potranno diventare nei prossimi giorni un’ottima “palestra” per la Pasqua della vita che ci aspetta. Il figliol prodigo del vangelo odierno inizia a vivere quando ripensa il tempo di fatica terribile (dilapidato il patrimonio diventa pastore dei porci), in tempo di salvezza (torna dal padre senza aspettative). Tocca a noi trasformare almeno 100 minuti al giorno al tempo di Corona Virus, in tempo di salvezza e di vita! Coraggio
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