Il Pakistan è divenuto Paese indipendente dalla presenza sub-continentale asiatica britannica il 14 agosto 1947 assieme all’India. Ha una superficie di 881.913 Kmq e una popolazione di circa 210 milioni di abitanti. È il quinto Paese più popolato del mondo dopo la Cina, India, Stati Uniti e Indonesia. Più di 70 milioni dei suoi abitanti vivono sotto il livello di povertà.
La maggioranza della popolazione professa la religione mussulmana (96%) seguita dagli Indù (2%), dai Cristiani (1,6%) e da altre religioni minori (Sikh, Buddisti). La costituzione pakistana garantisce libertà religiosa a ogni cittadino. Capitale è Faisalabad, situata al centro del Paese, mentre Karachi, situata a Sud è la città più popolata con circa 20 milioni di abitanti. Altre città importanti sono: Punjah, Sinah, Balochistan e Sarhad.
I camilliani in Pakistan
La presenza camilliana ha avuto inizio casuale nel 2001, quando padre Rino Metrini dalla Thailandia fu invitato dal domenicano padre Aldino Amato a dirigere la costruzione di un ospedale nella missione di Okara. Durante la sua permanenza padre Rino non ha perso l’opportunità di presentare la vocazione camilliana ad alcuni giovani. Infatti, qualche tempo dopo, quattro di questi sono stati inviati a Manila per la loro formazione. Dopo una decina d’anni, uno di loro, Mushtaq Anjum venne ordinato sacerdote il 28 ottobre 2011, divenendo così il primo fiore… camilliano di questo grande Paese asiatico mussulmano.
Dalle Filippine padre Mushtaq durante le sue visite alla famiglia non perse l’opportunità di dare vita ad iniziative pastorali che potessero far conoscere maggiormente il carisma camilliano. Positiva è stata la collaborazione della Camillian Task Force e del Segretariato Missionario – Prosa, che hanno promosso progetti agricoli, missioni sanitarie, costruzione di pozzi, programmi di sostegno nutrizionale per bambini ecc. Altra iniziativa è stata la creazione di gruppi di Famiglia Camilliana Laica. Visitando i malati negli ospedali e nelle loro misere abitazioni hanno continuato a promuovere il carisma di carità di San Camillo.
Queste iniziative hanno contribuito a suscitare ammirazione e interesse in tanti giovani, alcuni dei quali hanno espresso il desiderio di far parte della famiglia religiosa camilliana.
«Tutto è possibile a chi crede»
Come concretizzare questo sogno? Attualmente la piccola realtà pakistana fa parte della delegazione Camilliana dell’Indonesia e padre Mushtaq è membro della stessa. Se nel passato le Missioni erano nate principalmente con l’arrivo di missionari stranieri, oggi ciò non sembra più possibile. Cosi è stata lanciata la proposta di inviare dei giovani nella missione dell’Indonesia per la loro formazione e prepararsi a divenire missionari camilliani nel loro Paese di origine.
Infatti lo scorso 13 settembre 2019 i primi due Pakistani sono giunti in Indonesia nella casa di formazione di Ruteng, isola di Flores, unendosi ai trenta giovani della comunità. Con loro seguiranno i programmi in preparazione al noviziato. Nel frattempo altri stanno completando i loro studi nel seminario diocesano di Karachi nell’attesa di unirsi ai loro compagni già in Indonesia.
Sognare è possibile… aiuta a vivere
Positive speranze sono all’orizzonte per i Camilliani in Pakistan. Sicuramente la presenza di alcuni giovani in Indonesia fa tornare alla mente lo storico sogno di San Camillo che avrebbe immaginato un giorno il suo Istituto spargersi in tutto il mondo.
Ci auguriamo che ciò avvenga nei prossimi anni, attraverso la dedizione dei missionari, il sostegno dei superiori e la fiducia nella Divina Provvidenza.
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