Di p. Emidio Spogli in Camillianum – Libri di storia e spiritualità camilliana – Vari, N.5, 1992, pp- 35-55
Il 21 settembre 1591 il papa Gregorio XVI (Niccolò Sfondrato), firma la Bolla Illius qui pro gregis con la quale concedeva a Camillo de Lellis e alla sua Congregazione dei Ministri degli Infermi la facoltà di emettere la Professione solenne, come essi avevano chiesto, «dei quattro voti di obbedienza, povertà, castità e di perpetuo servizio degli infermi, che è lo scopo fondamentale del loro Istituto», secondo la Formula di vita presentata al papa Sisto V nell’anno precedente.
Le regioni che avevano mosso la comunità a chiedere la professione erano state esposte in una supplica o memoriale inviata al Cardinale Alfonso Gesualdo, Prefetto della Congrgazione dei Riti, alla quale Sisto V aveva affidato l’esame della richiesta.
Mi sembra opportuno riproporre in questo studio il testo della supplica per una migliore intelligenza della Bolla gregoriana. Il documento consta di quattro pagine del formato 25×18, delle quali lo scritto, in bella grafia, occupa la prima e la terza pagina: nella prima è scritto il destinario e il proponente, con una annotazione marginale dell’ufficio della Congregazione. Nella terza è contenuto il testo della supplica. Nella prima pagina è scritto
Il documento è breve, ma va direttamente all’essenziale e anche a una prima lettura, rivela subito il suo grande valore storico e teologico.
Ci mostra, infatti, il pensiero autentico della comunità in un momento decisivo della sua storia: le sue tendenze, gli orizzonti verso i quali intende allargare il proprio servizio di carità, i motivi pratici e religiosi che la spingono a chiedere la professione.
In cinque anni di esaltante, ma anche dura esperienza, la comunità si era resa conto che la propria sopravvivenza nel tempo e la perseveranza in un servizio «tanto repugnante», sono legati alla profondità delle motivazioni e alla santità dei legami che la compaginano. Motivazioni che vengono esposte con chiarezza e passione.
Scarica qui la Bolla “Illus qui pro gregis” in formato PDF nella versione italiana
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