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Stimato confratello p. Guy-Gervais AYITE, superiore provinciale
Carissimi confratelli della provincia camilliana del Benin-Togo
È con grande gioia che vi invio questo messaggio di congratulazione, di comunione e di incoraggiamento per il vostro futuro, in occasione della celebrazione del passaggio canonico della Vice Provincia del Benin-Togo allo status di ‘Provincia’: in questa occasione sarà celebrato anche il 45mo anniversario della presenza camilliana in Benin; il 20mo anniversario sacerdotale del primo camilliano della nuova provincia, ci saranno diverse ordinazioni diaconali e sacerdotali, e diverse professioni religiose temporanee e solenni dei alcuni confratelli. Tutto questo è motivo di ringraziamento, lode e benedizione a Dio, autore di tutti i doni e di tutti i beni di grazia.
Come sapete, avevo desiderato essere presente e vivere con voi tutto questo tempo benedetto, ma come dice il proverbio, “l’uomo propone e Dio dispone”. Quindi, per ragioni al di fuori del mio controllo (salute fragile) sarò assente con il corpo ma sarò presente con voi, spiritualmente e fraternamente. La presenza del Vicario Generale, padre Laurent Zoungrana, testimonia l’affetto di tutta la consulta nei vostri riguardi.
Così, unito a tutti i Consultori, mi congratulo con voi per questa tappa molto importante della vostra vita, un punto di arrivo che è allo stesso tempo un punto di partenza come avete unanimemente manifestato, durante il vostro primo capitolo della Vice provincia, il 9 marzo 2017; avete espresso il tuo desiderio di fare il passaggio allo stato di provincia. Questo punto di arrivo vi invita a guardare al passato con grande gratitudine per l’innesto del carisma di San Camillo nella Vice Provincia ora Provincia.
Nel 1971, grazie all’invito del vescovo di Lokossa, mons. Christophe Adimou, i camilliani della provincia francese si stabilirono per la prima volta a Dogbo, per alcuni anni, prima di unirsi a Davougon. Ma è soprattutto con l’arrivo dei religiosi della provincia Siculo-Napoletana a Yévié, 45 anni fa, più precisamente il 4 marzo 1973, che il carisma di Saint Camillo ha cominciato a mettere radici e a prendere un colore dal sapore africano, specialmente con l’arrivo dei primi camilliani locali, tre dei quali (p. Raoul Ayiou, p. Marius Yabi e p. Hubert Goudjinou) celebrano il loro 20mo anniversario di sacerdozio. Nel mese di giugno 2018, durante l’ultimo incontro dei Superiori maggiori dell’Ordine a Taiwan, padre Guy-Gervais ha comunicato che “la Vice Provincia conta 72 religiosi sacerdoti, 7 religiosi fratelli, 7 professi temporanei, 5 novizi, 13 postulanti e 11 aspiranti. Avete registrato anche la una crescita di comunità (11 comunità ed una residenza), del lavoro e della presenza in diversi paesi e continenti, senza dimenticare che la famiglia laica camilliana sta fiorendo nella vostra nuova provincia.
La forza missionaria che i vostri Padri vi hanno trasmesso rimane viva e fruttuosa, dinamica ed esemplare e vi caratterizza in profondità. Tutto questo è motivo di gioia e di ringraziamento al Signore che opera con gli uomini generosi e coraggiosi. E questa è un’opportunità per rendere omaggio a tutti coloro che hanno lasciato il loro paese d’origine e si sono dati anima e corpo per la nascita ed il consolidamento della presenza camilliana in questa vasta provincia. Consentitemi di ricordare qui i missionari giunti 45 anni fa: p. Luigi Cisternino e p. Vincenzo Di Blasi che dall’alto del cielo pregano per noi e fr. Antonino Pintabona, attualmente, in servizio a Cremona (Italia).
Nella persona del caro padre Mauriello Rosario, superiore provinciale della provincia Siculo-Napoletana, saluto e ringrazio tutta la provincia Madre e in particolare tutti i superiori provinciali Nel corso della vostra storia, cari confratelli della nuova provincia camilliana, avete sperimentato molta gioia ma anche la sofferenza. La bellezza della multiculturalità propria della vostra provincia con le sue ricchezze è come una rosa che ha anche delle spine. Come sapete, le spine non sminuiscono la bellezza ed il profumo della rosa. Siete dunque una bella provincia che ha bisogno di essere continuamente abbellita attraverso il dialogo, il rispetto e la comprensione reciproca, l’amore fraterno e il servizio coraggioso degli ammalati e dei poveri.
Quindi voglio rinnovare il mio invito forte all’unità, come avevo fatto nel mio messaggio dopo la mia visita fraterna che ha avuto luogo dal 10 al 14 dicembre 2014. In quel contesto osservavo: Noi dobbiamo, con la nostra professione religiosa, essere esperti in unità e in fraternità. L’unità non è l’uniformità o la tolleranza: piuttosto essa è la vera ricerca dell’altro, nel rispetto e nell’ascolto reciproco … Le nostre idee possono essere diverse, ma i nostri cuori non devono mai allontanarsi l’uno dall’altro … Vi incoraggio … a lavorare per far crescere le occasioni di fraternità e di amicizia … Lavorate per consolidare la vostra fraternità, la vostra unità, la vostra fiducia reciproca, il vostro amore per l’altro. Riconoscetevi come fratelli! Ricordate ciò che viene detto nel Vangelo di Giovanni a proposito della morte di Gesù “e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di dio che erano dispersi” (Gv 11,52). Questo vi farà una grande provincia, in grado di testimoniare generosamente e in modo efficace per l’amore misericordioso di Dio nel mondo della malattia, della sofferenza e dei poveri.
Con tutto il cuore vi raccomando di considerare costantemente la sfida dell’unità; nella vostra diversità, costruite l’unione dei cuori; evitate la dannosa malattia dell’etnocentrismo (considerando la propria cultura superiore agli altri); consapevolmente, coltivate la competenza interculturale ponendo Gesù e il suo Vangelo in primo luogo, il carisma e la spiritualità camilliana. Ricordate che siamo prima di tutto camilliani e dopo … italiani, brasiliani, beninesi, togolesi, filippini, etc.
Non voglio di offuscare la gioia della celebrazione con questo mio accorato appello all’unità, ma voglio essere realistico e vi invito a guardare al futuro con speranza, con un impegno concreto per costruire una grande provincia non solo nelle sue strutture ma anche nell’approfondire e consolidare i valori religiosi.
Il passaggio allo status di Provincia è celebrato in occasione della celebrazione della Croce gloriosa di Gesù e della Madonna Addolorata (14-15 settembre), feste che ci sono molto care e durante le quali ci è caro rinnovare i nostri impegni. Queste feste ci invitano a meditare sull’amore di Dio e anche a ringraziarlo per il dono della redenzione che suo Figlio ci ha dato acquistato a prezzo della sua morte sulla croce. La Madonna Addolorata si unì alla sofferenza del Figlio e lo ha accompagnò nella sua missione redentrice. Mentre meditiamo e celebriamo queste feste, ricordiamo anche che il Crocifisso è stato il grande Consolatore di san Camillo nei suoi momenti difficili e che la Madre del Redentore ha sempre accompagnato il nostro Ordine. Non dimenticate mai di ricorrere in qualsiasi momento al Crocifisso e alla sua madre per chiedere loro le grazie per le necessità della vostra provincia e di ognuno di voi, affinché la vostra vita e il vostro ministero siano sempre secondo la volontà di Dio.
Carissimo Padre Guy-Gervais e confratelli della provincia Benin-Togo, mentre mi congratulo per quei momenti belli che vivrete, vi auguro un fruttuoso passaggio a Provincia con la benedizione di San Camillo, il nostro Padre Fondatore e Protettore. Le mie congratulazioni speciali e fraterne a tutti coloro che vivono in modo particolare questi giorni di festa, che ricordando i loro 20 anni di sacerdozio, che celebrano il loro diaconato o l’ordinazione sacerdotale, o la loro professione religiosa temporanea o solenne.
La Vergine Maria, Nostra Signora ‘Salute degli Infermi’, che è anche la Madonna Addolorata, vi accompagni e vi protegga nel vostro impegno per essere sempre fedeli a Colui che ci ha amati per primo, e degni Ministri degli Infermi.
Saluto cordialmente tutti e tutte coloro che parteciperanno a questa solenne celebrazione; in particolare saluto tutti i confratelli camilliani convenuti da diversi paesi del mondo per sostenere i confratelli della nuova, bella e giovane provincia del Benin-Togo.
Che Dio vi benedica tutti e faccia in modo che le grazie di questi giorni portino, in voi, frutti abbondanti!
Roma, 8 settembre 2018
Natività della Beata Vergine Maria
Padre Leocir PESSINI
Superiore Generale
Padre Laurent ZOUNGRANA
Vicario generale
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