La via che porta alla salute e allo sviluppo passa in modo prioritario per la via della riconciliazione e del perdono, senza i quali non c’è pace ne futuro comune. È dunque urgente curare l’Africa dalle sue numerose ferite fra le quali la guerra e i conflitti in atto. Questa riflessione propone una via di riconciliazione tra gruppi antagonisti per prospettare la ricostruzione di un mondo di pace e di comunione fraterna. Parla dell’Africa ma interessa tutti; implica tutti e propone vie e processi per il benessere personale e la pace sociale. La vita in società è un arte e bisogna impegnarsi con amore e edificare una comunità fondata su valori umani. Quando vengono meno questi valori, la riconciliazione tra gruppi è la via maestra per ricuperare le relazioni e promuovere uno stile di vita adeguato alle aspirazioni più profonde della persona umana.
Questo testo parte dal contesto specifico del genocidio Ruandese del 1994, per riconoscere gli sforzi compiuti e presentare le sfide da affrontare. Così diventa un esempio concreto di riconciliazione e indica i processi per una guarigione delle ferite sociali. Processi che possono aiutare ogni comunità umana frantumata dai conflitti.
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