In copertina: San Filippo Neri contempla San Camillo, ispirato da un angelo, che porge il crocifisso ad una donna malata (ovale a soffitto dell’anti-sacrestia nella chiesa di S. Maria in Trivio – Roma)
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2018
«Per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti» (Mt 24,12)
Anche quest’anno, con il presente messaggio, desidero aiutare tutta la Chiesa a vivere con gioia e verità in questo tempo di grazia; e lo faccio lasciandomi ispirare da un’espressione di Gesù nel Vangelo di Matteo: «Per il dilagare dell’iniquità l’amore di molti si raffredderà» (24,12).
Rispondendo a una domanda dei discepoli, Gesù annuncia una grande tribolazione e descrive la situazione in cui potrebbe trovarsi la comunità dei credenti: di fronte ad eventi dolorosi, alcuni falsi profeti inganneranno molti, tanto da minacciare di spegnere nei cuori la carità che è il centro di tutto il Vangelo.
Ascoltiamo questo brano e chiediamoci: quali forme assumono i falsi profeti?
Essi sono come “incantatori di serpenti”, ossia approfittano delle emozioni umane per rendere schiave le persone e portarle dove vogliono loro. Quanti figli di Dio sono suggestionati dalle lusinghe del piacere di pochi istanti, che viene scambiato per felicità! Quanti uomini e donne vivono come incantati dall’illusione del denaro, che li rende in realtà schiavi del profitto o di interessi meschini! Quanti vivono pensando di bastare a sé stessi e cadono preda della solitudine!
Altri falsi profeti sono quei “ciarlatani” che offrono soluzioni semplici e immediate alle sofferenze, rimedi che si rivelano però completamente inefficaci: a quanti giovani è offerto il falso rimedio della droga, di relazioni “usa e getta”, di guadagni facili ma disonesti! Quanti ancora sono irretiti in una vita completamente virtuale, in cui i rapporti sembrano più semplici e veloci per rivelarsi poi drammaticamente privi di senso! Questi truffatori, che offrono cose senza valore, tolgono invece ciò che è più prezioso come la dignità, la libertà e la capacità di amare. …
Un cuore freddo
Chiediamoci allora: come si raffredda in noi la carità? Quali sono i segnali che ci indicano che in noi l’amore rischia di spegnersi?
Ciò che spegne la carità è anzitutto l’avidità per il denaro, «radice di tutti i mali» (1 Tm 6,10); ad essa segue il rifiuto di Dio e dunque di trovare consolazione in Lui, preferendo la nostra desolazione al conforto della sua Parola e dei Sacramenti. Tutto ciò si tramuta in violenza che si volge contro coloro che sono ritenuti una minaccia alle nostre “certezze”: il bambino non ancora nato, l’anziano malato, l’ospite di passaggio, lo straniero, ma anche il prossimo che non corrisponde alle nostre attese.
Anche il creato è testimone silenzioso di questo raffreddamento della carità: la terra è avvelenata da rifiuti gettati per incuria e interesse; i mari, anch’essi inquinati, devono purtroppo ricoprire i resti di tanti naufraghi delle migrazioni forzate; i cieli – che nel disegno di Dio cantano la sua gloria – sono solcati da macchine che fanno piovere strumenti di morte. …
Cosa fare?
Se vediamo nel nostro intimo e attorno a noi i segnali appena descritti, ecco che la Chiesa, nostra madre e maestra, assieme alla medicina, a volte amara, della verità, ci offre in questo tempo di Quaresima il dolce rimedio della preghiera, dell’elemosina e del digiuno.
Dedicando più tempo alla preghiera, permettiamo al nostro cuore di scoprire le menzogne segrete con le quali inganniamo noi stessi, per cercare finalmente la consolazione in Dio. Egli è nostro Padre e vuole per noi la vita.
L’esercizio dell’elemosina ci libera dall’avidità e ci aiuta a scoprire che l’altro è mio fratello: ciò che ho non è mai solo mio. Come vorrei che l’elemosina si tramutasse per tutti in un vero e proprio stile di vita! Come vorrei che, in quanto cristiani, seguissimo l’esempio degli Apostoli e vedessimo nella possibilità di condividere con gli altri i nostri beni una testimonianza concreta della comunione che viviamo nella Chiesa. …
Il digiuno, infine, toglie forza alla nostra violenza, ci disarma, e costituisce un’importante occasione di crescita. Da una parte, ci permette di sperimentare ciò che provano quanti mancano anche dello stretto necessario e conoscono i morsi quotidiani dalla fame; dall’altra, esprime la condizione del nostro spirito, affamato di bontà e assetato della vita di Dio. Il digiuno ci sveglia, ci fa più attenti a Dio e al prossimo, ridesta la volontà di obbedire a Dio che, solo, sazia la nostra fame. …
Il fuoco della Pasqua
Invito soprattutto i membri della Chiesa a intraprendere con zelo il cammino della Quaresima, sorretti dall’elemosina, dal digiuno e dalla preghiera. Se a volte la carità sembra spegnersi in tanti cuori, essa non lo è nel cuore di Dio! Egli ci dona sempre nuove occasioni affinché possiamo ricominciare ad amare. …
Nella notte di Pasqua rivivremo il suggestivo rito dell’accensione del cero pasquale: attinta dal “fuoco nuovo”, la luce a poco a poco scaccerà il buio e rischiarerà l’assemblea liturgica. «La luce del Cristo che risorge glorioso disperda le tenebre del cuore e dello spirito», affinché tutti possiamo rivivere l’esperienza dei discepoli di Emmaus: ascoltare la parola del Signore e nutrirci del Pane eucaristico consentirà al nostro cuore di tornare ad ardere di fede, speranza e carità.
XXVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2018 NELLE NOSTRE COMUNITÀ CAMILLIANE
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA XXVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 2018
Mater Ecclesiae: «”Ecco tuo figlio … Ecco tua madre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé …» (Gv 19, 26-27)
PROVINCIA DEL BRASILE
Cinque novizi Camilliani con il Maestro, p. Geraldo Bogoni, iniziano il loro cammino di vita consacrata, nella provincia camilliana del Brasile: Sim. John Pyterson (Haiti), Elói Bataglion, Pe. Geraldo, Danilo Servilha Rizzi, Frandel Frisky Fouche (Haiti) e Luan Nobre de Macedo.
Festa nella provincia camilliana del Brasile: prima professione religiosa del novizio Lucas Rodrigues Dalbom e rinnovazione dei voti di Damião José do Nascimento, Edson da Silva Pires e Gabriel Anderson Barbosa
PROVICIA THAILANDESE
Un nutrito gruppo dei religiosi Camilliani della provincia thailandese hanno partecipato al corso di formazione permanente animato dal religioso camilliano p. Arnaldo Pangrazzi a Bangkok.
Grande festa nella comunità camilliana di Sampran (Thailandia) per i 40 anni di sacerdozio del confratello p. Sante Tocchetto, celebrati domenica 11 febbraio 2018.
PROVINCIA DELLE FILIPPINE
Il confratello Anthony Ongcal è stato consacrato sacerdote nella cattedrale dei santi Pietro e Paolo di Calbayog City il 10 febbraio u.s. da mons. Isabelo Abarquez, D.D. vescovo della diocesi di Calbayog. Molti sacerdoti della diocesi, diversi confratelli camilliani ed anche il nostro Superiore Generale hanno concelebrate l’eucarestia solenne. Parenti, amici e benefattori di p. Anthony e dei camilliani hanno affollato la cattedrale.
Nel giorno dedicato alla preghiera per i malati (11 febbraio 2018), p. Anthony ha presieduto l’eucaristia nella parrocchia di san Vincenzo Ferrer a Calbayog City. P. Leocir Pessini ha offerto l’omelia della celebrazione. Durante la santa messa è stata amministrata anche l’unzione alle persone malate presenti.
Continua la visita pastorale del superiore generale, p. Leocir Pessini, e del consultore p. Aris Miranda nelle comunità camilliane della Provincia delle Filippine.
Il 20 febbraio 2018 a Baguio, per tre giovani candidati nella Provincia delle Filippine, è iniziato il cammino del noviziato, in occasione della visita del Superiore generale. I novizi sono Ruel Fernandez, Paul Austin Echavez e Benjie Ibanez. Erano presenti p. Jose Eloja, Superiore Provinciale, p. Aristelo Miranda, Consultore generale per il ministero, p. Ivo Anselmi, Maestro dei novizi, p. Anthony Ongcal, vice maestro dei novizi e p. Gabriel Garcia, economo provinciale.
DELEGAZIONE DI TAIWAN
Il 16 febbraio è stato festeggiato il capodanno cinese. È tradizione che alcuni giorni prima tutti i collaboratori siano invitati dal loro datore di lavoro per essere ringraziati per il loro servizio svolto. Il giorno 2 febbraio u.s. i camilliani del St. Mary’s Hospital hanno invitato tutti i loro 1.200 collaboratori per questo evento tradizionale.
Il giorno 8 febbraio, la Famiglia Camilliana Laica di Lotung si è radunata per una cena di fraternità in vista dell’Anno Nuovo Cinese.
Il giorno 11 febbraio, presso la Chiesa di San Camillo a Lotung, è stata celebrata la festa dell’ammalato con la presenza degli anziani e ragazzi portatori di handicap della nostra ‘casa giardino’. La celebrazione eucaristica è stata seguita da un momento di convivialità.
FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA – PAKISTAN
Giornata mondiale del malato 2018 in Pakistan
(Okara, Pakistan) Insieme alla Chiesa universale, la Famiglia Camilliana Laica (FCL) in Pakistan ha celebrato la XXVI giornata mondiale del malato organizzando due eventi nei distretti di Okara e di Sahiwal: una missione medica gratuita a Chak 45, distretto di Okara e la visita degli infermi a domicilio a Chak 65, distretto di Sahiwal.
La FCL ha organizzato la missione medica gratuita in un villaggio piuttosto remoto, (Chak 45/3R, Okara) dove le strutture mediche non sono così facilmente accessibili dai membri della comunità. L’equipe medica della FCL ha reso disponibili test di base per il diabete, per l’epatite B e C e altri esami del sangue. Hanno fornito l’assistenza medica necessaria a coloro che soffrono in questo clima piuttosto rigido.
Sono stati controllati e medicati circa 55 pazienti: ad una quindicina di persona è stata diagnostica l’epatite di cui non erano a conoscenza. Dieci pazienti hanno scoperto di essere diabetici.
«I pazienti che hanno scoperto la loro malattia sono rimasti scioccati ed ora sono preoccupati su come poter ottenere il trattamento. È stato difficile per loro», afferma Asia Aslam, responsabile della FCL. La FCL in futuro aiuterà a facilitare il processo e trovare alcune fonti per aiutarli.
Proprio in questa prospettiva i membri della FCL aderisce al messaggio del Santo Padre Francesco ai malati, poiché non dimentica una delle più belle iniziative nella Chiesa, cioè il carisma della misericordia verso i malati, conferito da Dio a san Camillo più di 400 anni fa.
Nel messaggio per la XXVI giornata mondiale del malato 2018, papa francesco afferma che «La vocazione materna della Chiesa verso le persone bisognose e i malati si è concretizzata, nella sua storia bimillenaria, in una ricchissima serie di iniziative a favore dei malati. Tale storia di dedizione non va dimenticata. Essa continua ancora oggi, in tutto il mondo … La memoria della lunga storia di servizio agli ammalati è motivo di gioia per la comunità cristiana e in particolare per coloro che svolgono tale servizio nel presente».
La FCL in Pakistan continua ad essere una delle cento braccia di san Camillo mentre pratica “la vocazione materna della Chiesa verso i bisognosi e i malati” attraverso la visita, il servizio degli ammalati con la dedizione di una madre verso l’unico figlio infermo.
Hanno organizzato anche dei momenti di preghiera nelle case degli ammalati. È qualcosa di molto nuovo per le persone. Sono stati distribuiti dei frutti e del cibo tra gli ammalati in questo giorno speciale, attraverso la generosità della signora Aslam.
Insieme a Papa Francesco, la FCL in Pakistan prega: «La Vergine Maria interceda … [e] aiuti gli ammalati a vivere le loro sofferenze in comunione con il Signore Gesù; e possa sostenere tutti coloro che si prendono cura di loro».
DELEGAZIONE IN INDONESIA
Dilaga l’HIV: urge un impegno immediato del governo e delle chiese
Maumere (Agenzia Fides) – La provincia indonesiana di Nusa Tenggara Timur (NTT), dove si trova l’isola di Flores, è una delle prime 10 province in Indonesia per diffusione di casi di Aids. La mancanza o la scarsa conoscenza della malattia, un atteggiamento sessuale irresponsabile, le case illegali e la prostituzione indotta dalla povertà, sono le ragioni principali dell’aumento dell’HIV nell’Isola. A lanciare l’allarme, in un colloquio con l’Agenzia Fides, è padre Alfonso Oles, religioso camilliano, economo della delegazione camilliana indonesiana, che si è detto preoccupato del vertiginoso aumento dei casi di Hiv a Flores: “Prima che la situazione precipiti c’è bisogno di un intervento immediato e congiunto da parte del Governo, della Chiesa in generale e dei Camilliani nello specifico”, dice il missionario, ricordando che quella dove si trova Flores è anche la provincia indonesiana con la più ampia comunità cattolica.
“Un medico cattolico, il dott. Asep Purnama, collaboratore dei religiosi Camilliani, impegnato nella cura pastorale nell’ospedale locale, ha fondato una clinica per il trattamento dell’HIV e il sistema di Counseling e test volontari (VCT) nell’ospedale TC Hillers di Maumere, dove ci sono circa 600 pazienti sieropositivi”, aggiunge il Camilliano padre Mushtaq Anjum. “Il medico ha confermato la gravità della situazione nella provincia e ha rivelato come portatori del virus i lavoratori d’oltremare di Flores che, con i loro comportamenti recidivi, avrebbero potuto contagiare tante altre persone”.
Per prevenire il dilagare di questa emergenza, il dott. Purnama con l’aiuto di altri, ha avviato diverse attività. Ha cercato aiuti per avere un budget a sostegno del programma sull’HIV, aumentare la consapevolezza sul virus tra la gente ed educare le persone.
La Chiesa locale, attraverso il padre Verbita John Prior, SVD, fa del suo meglio e assiste i pazienti sieropositivi che trovano sostegno anche grazie ai gruppi di supporto presenti. ma situazione richiede una risposta più urgente per affrontare l’aggravarsi della situazione ed evitare una vera tragedia umana nell’Isola. “Non importa quanto sia relativamente semplice il processo, lo stigma associato all’HIV-AIDS è più doloroso del virus stesso. Le persone che vivono con l’AIDS sperimentano ogni tipo di discriminazione sia dalla famiglia che dalla società. Sono il volto dimenticato di Dio. Meritano la compassione di tutti noi”, rileva p. Anjum. Il primo caso di HIV nella provincia di Nusa Tenggara Timur fu scoperto nel 1997 quando fu riscontrato in un residente del distretto di Larantuka rientrato dalla Malesia. Secondo i dati 2015, il numero stimato di persone sieropositive in Indonesia dal 2000 al 2015 è di 690 mila. Secondo l’UNAIDS, circa 3200 bambini sono stati recentemente contagiati dall’HIV a causa della trasmissione materno-infantile. La fascia della popolazione più colpita nell’isola è quella delle prostitute, con un tasso di prevalenza di HIV del 5,3%.
(MA/AP) (31/1/2018 Agenzia Fides)
XXVI GIORNATA MONDIALE DEL MALATO A MAUMERE – FLORES (INDONESIA)
Insieme a tutta la Chiesa, i religiosi camilliani di Maumere-Flores, in Indonesia, hanno celebrato la XXVI giornata mondiale del malato nell’ospedale governativo locale a Maumere e in una delle parrocchie della diocesi di Maumere-Flores.
Presso la struttura ospedaliera hanno incontrato un gran numero di ammalati. La messa è stata celebrata nella cappella dell’ospedale, dedicata a san Camillo di Lellis. È stata presieduta da p. Suparman Andi, religioso camilliano, cappellano dell’ospedale, e concelebrata da p. Luigi Galvani (camilliano), da p. Donato, religioso stimmatino e da p. Serafino, dei padri somaschi. Alla massa hanno partecipato gli operatori sanitari, la direttrice ospedaliera e la direzione, nonché il vice sindaco della città, insieme ai pazienti e ad altri fedeli. Molti ammalati hanno ricevuto il sacramento dell’unzione. Nei suoi saluti, il vice sindaco ha espresso la sua gratitudine a nome del governo locale ai Camilliani per la loro assistenza spirituale ai pazienti e al personale dell’ospedale.
Due giorni prima della celebrazione, i seminaristi camilliani, insieme ai formatori, hanno condotto un programma di missione nella parrocchia di Watu Bala, situata a circa 40 km dalla città di Maumere. Sono stati ospitati nelle case dei parrocchiani. Hanno animato degli incontri formativi, incentrati sul tema dell’HIV/AIDS, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei parrocchiani su tale questione, e anche visitato, pregato e consolato i parrocchiani malati nelle loro case. L’11 febbraio, p. Alfons Oles, camilliano, ha presieduto la messa di guarigione per i malati nella chiesa parrocchiale, insieme al parroco. Molti malati hanno ricevuto l’unzione degli infermi durante la messa. Questa attività di evangelizzazione e di formazione è stata molto apprezzata dai parrocchiani e dal parroco, così come dai nostri seminaristi e religiosi.
MANFREDONIA – SAN GIOVANNI ROTONDO
Il 1 febbraio 2018, al termine della Celebrazione Eucaristica vespertina, il ministro provinciale dei cappuccini della provincia di Sant’Angelo e Padre Pio, fr. Maurizio Placentino ha benedetto il mosaico che ritrae San Camillo de Lellis con un malato tra le braccia, nel Santuario di Santa Maria delle Grazie. Si tratta del terzo mosaico aggiunto in chiesa dopo quelli di Giovanni Paolo II e Madre Teresa.
Fr. Maurizio durante l’omelia ha invitato l’assemblea a soffermarsi “a contemplare la Santità che non è un concetto astratto, ma è l’incarnazione della storia del Vangelo, della vita di Gesù”. Ha poi ricordato come la vita di San Camillo si è intrecciata con quella di San Pio: “Due santi, che sono uniti, non solo dalla data di nascita, ma dalla piccola celletta in cui San Camillo dimorò seppur per una notte. Nella stessa cella, secoli dopo, Padre Pio ha vissuto importanti momenti mistici. Questi luoghi parlano e invitano alla conversione e alla vita del vangelo”. La Chiesa di Santa Maria delle Grazie “oggi si arricchisce di questo nuovo tassello che ricorda questo grande esempio di santità. I santi ponendoli nelle nostre chiese, nelle navate laterali fanno da contorno all’assemblea e fanno il “tifo” per noi. Oggi ci sono vicini e sono di esempio e di incoraggiamento per le nostre vite affinché noi tutti troviamo nella loro storia forza e ispirazione per il nostro cammino di fede. La Santità è vita e dinamicità e lo vediamo leggendo la storia di San Camillo.
Prima della benedizione del Mosaico ha preso la parola padre Rosario Messina, camilliano, il quale ha spiegato che “era un dovere, un obbligo, un desiderio vivo per i camilliani per esprimere immensa gratitudine innanzitutto a Dio e poi ai frati cappuccini di questo convento che sono la continuità dei loro predecessori e sopratutto di un certo Padre Angelo che fu per Camillo, un vero Angelo. Quella sera del 1 febbraio 1575 Padre Angelo fece un discorso che ha stravolto Camillo. È qui che si è convertito. Questa presenza vuole essere un segno di gratitudine ed un accostamento alla spiritualità di San Pio, grande devoto di San Camillo.”
PROVINCIA DEL BURKINA FASO
APERTURA DEL GIUBILEO D’ORO DELLO JUVENAT SAINT CAMILLE DI OUAGADOUGOU (BURKINA FASO)
Venerdì 2 febbraio 2018, lo Juvénat Saint Camille (ndr. seminario minore) ha solennemente inaugurato il suo giubileo d’oro, alla presenza del vicario provinciale camilliano, p. Edgar Yameogo, (in rappresentanza di p. Gaétan Kaborè, superiore provinciale, attualmente a Dakar per un incontro con i superiori maggiori di altri istituti religiosi), di molti confratelli e fedeli (ex juniores, genitori di alunni, juniores interni ed esterni e alcuni fedeli che frequentano l’eucarestia nella nostra cappella).
La messa è stata presieduta da p. Jean Paul Ouedraogo, che è stato formatore allo Juvénat, negli anni scorsi.
La celebrazione ha vissuto tre importanti momenti: la cerimonia di apertura del giubileo d’oro, la celebrazione eucaristica e la premiazione a tre ex collaboratori dello Juvénat.
Lunedì 12 marzo, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, p. Laurent Ouedrago difenderà la dissertazione “L’itinerario spirituale di San Camillo de Lellis: un’armonia tra vita contemplativa e servizio ai malati” per il conseguimento del dottorato nella Facoltà di Teologia – Istituto di Spiritualità
REGOLAMENTO DI FORMAZIONE DEL’ORDINE CAMILLIANO. ORIENTAMENTI GENERALI
Dalla Presentazione del Superiore Generale, p. Leocir PESSINI.
«La formazione è un’opera artigianale, non poliziesca. Dobbiamo formare il cuore. Altrimenti formiamo piccoli mostri. E poi questi piccoli mostri formano il popolo di Dio. […] Non dobbiamo formare amministratori, gestori, ma padri, fratelli, compagni di cammino».
Papa Francesco, Colloquio con i superiori generali (29 novembre 2013)
Con questa versione aggiornata del Regolamento di formazione dell’Ordine camilliano. Orientamenti generali, stiamo rispondendo ad una sollecitazione del LVIII Capitolo generale straordinario (Ariccia-RM, 16-21 giugno 2014), che ha individuato – nel contesto del Progetto camilliano: per una vita creativa e fedele: sfide ed opportunità – l’area della formazione e della promozione vocazionale come una delle tre priorità dell’Ordine per il sessennio 2014-2020. Uno dei prerequisiti in questo settore strategico e vitale della vita dell’Ordine era l’attualizzazione delle linee guida della formazione: «approfondire la realtà della formazione tenendo conto delle frequenti defezioni tra i giovani e di valutare la necessità di lavorare per aree geografiche e linguistiche».
La precedente edizione del Regolamento di formazione è scaturita da un lungo processo di consultazione ed ha necessitato di un lungo iter temporale per approdare all’approvazione della Consulta generale. P. Angelo Brusco, superiore generale, così sintetizzava questo traguardo: «Dopo una prima stesura, compiuta nel 1995 e presentata al capitolo generale celebrato in quello stesso anno, è stato ritenuto opportuno che il documento venisse riesaminato e quindi passato alle province e delegazioni provinciali per un periodo di sperimentazione da protrarre fino alla celebrazione del capitolo del 2001».
Sono trascorsi praticamente due decenni e molte cose sono cambiate, sia nel mondo sia nella chiesa e noi siamo chiamati a leggere questi nuovi segni dei tempi in chiave profetica. Viviamo la nostra storia non in un’epoca di cambiamenti ma in un autentico cambiamento d’epoca.
In questo senso, non è facile interagire con la cultura dei giovani di oggi definiti millennials, non è così semplice rispondere alle loro inquietudini e alla ricerca di valori esistenziali che bramano, proponendogli la vita consacrata come uno stile di vita congruo alle loro attese! […] Che il Signore della messe (Lc 10,2), attraverso l’intercessione della Vergine Immacolata e del nostro santo padre Camillo, ci sostenga e ci aiuti ad essere sempre testimoni di speranza e di gioia nel vivere e nel servire, come veri samaritani nella promozione vocazionale e nella formazione camilliana.
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AGENDA DEL SUPERIORE GENERALE E DELLA CONSULTA GENERALE
Dal 1 al 3 marzo 2018, p. Leocir Pessini e p. Laurent Zoungrana saranno in visita ai Confratelli della comunità ‘Beato Enrico Rebuschini’ di Roma – Monte Mario.
Dal 4 al 28 marzo 2018, p. Leocir Pessini e p. Gianfranco Lunardon saranno in visita ai Confratelli delle comunità camilliane della Provincia Nord Italiana.
ROMA – CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA
Lavori di restauro della Sacrestia della Maddalena Sacrestia di Santa Maria Maddalena
La bellezza salverà il mondo” (F.M. Dostoevskij)
Agli inizi del mese di febbraio, sono iniziati i lavori di restauro e consolidamento degli affreschi e degli apparati lignei della nostra monumentale sacrestia. I lavori operati da un laboratorio di tecnici dureranno approssimativamente per sei mesi. L’auspicio è che ritorni a splendere in tutto il suo splendore lo stile del ‘barrocchetto romano’.
Si ringrazia il F.E.C. (Fondi Edifici di Culto) del Ministero degli Interni e la Sovrintendenza dei Beni Culturali di Roma.
“LA NOSTRA STORIA” – DAL NOSTRO ARCHIVIO STORICO
Immagine del Beato Camillo sulla Pergamena di elezione come Protettore e Patrono della città di Chieti da parte del Pubblico Consiglio Teatino (cfr. il sigillo della città di Chieti – Chieti, 10 aprile 1624)
PAGINA DI STORIA. La presenza dei Camilliani a Trastevere – Roma
Nel gennaio 1713, papa Clemente XI destinò ai Camilliani la chiesa parrocchiale romana di San Giovanni in Malva nel rione di Trastevere. Nel febbraio 1714, il Vicario generale dell’Ordine presentò alla Congregazione per la disciplina regolare un memoriale in cui faceva presente come essi avessero provveduto a collocare presso la nuova casa quattro religiosi e due fratelli. Ora però l’Ordine aveva deciso di trasferire lì il noviziato romano, «acciò detti novitij vivano più segregati dall’altri religiosi» e per garantire un miglior servizio alla chiesa.
La Congregazione diede la sua approvazione, ferma restando la soppressione del noviziato di Santa Maria in Trivio (nei pressi della fontana di Trevi).
RIVISTA CAMILLIANI/CAMILLIANS
“Annunciare il Vangelo curando i malati”
Camilliani Camillians, periodico dell’Ordine dei Ministri degli Infermi diretto dal Segretario Generale. Sulle pagine di Camilliani Camillians, in lingua italiana ed inglese, trovano spazio informazioni e notizie della realtà camilliana suddivisa per rubriche: riflessioni del Padre Generale; visite pastorali; dal Segretariato Generale per la formazione; dal Segretariato Generale per il Ministero; dal Segretariato Generale per le missioni; dalla Segreteria Generale; dall’Ufficio comunicazione.
Potete scaricare il nuovo numero CLICCA QUI
INCONTRI DELL’ORDINE CAMILLIANO (2014 – 2020)
RELIGIOSI DEFUNTI
«Ecco, ora svaniscono. I volti e i luoghi, con quella parte di noi che, come poteva, li amava, per rinnovarsi, trasfigurati, in un’altra trama!» (T.S. Eliot).
Padre ZDZISLAW SZYMANSKI (67 anni) – religioso camilliano della provincia polacca deceduto il 2 febbraio 2018.
Suor Giuditta (Daria) DA PRATO, religiosa Ministra degli Infermi di san Camillo, era nata il 13 gennaio 1924 ed ha vissuto 70 anni di vita religiosa. La morte è avvenuta il 12 febbraio 2018 presso la comunità di Casa Betania a Lucca.
Il giorno 5 febbraio è morta sr. Natalina MANGIAGALLI, religiosa Figlia di san Camillo, di nazionalità italiana. Aveva 94 anni dei quali 70 di vita religiosa, spesa a servizio di Dio e dei nostri fratelli poveri e ammalati, soprattutto in terra di missione, in Burkina Faso, dove ha vissuto più di 30 anni, con abnegazione e grande amore.
«Ora vivono in Cristo, che hanno incontrato nella Chiesa, seguito nella nostra vocazione, servito nei malati e sofferenti. Nella fiducia che il Signore, la Vergine Santa nostra Regina, san Camillo – i beati Luigi Tezza e Giuseppina Vannini – e i nostri Confratelli e Consorelle defunti li accoglieranno fra loro, li affidiamo nella preghiera ricordandoli con affetto, stima e gratitudine».
CADIS – LA VISIONE E LA MISSIONE DEL CAMILLIAN DISASTER SERVICE INTERNATIONAL
di p. Sam A. Cuarto
Il Camillian Disaster Service International (CADIS) – ora una Fondazione legalmente riconosciuta – che si è sviluppata dall’intuizione originaria dalla Camillian Task Force (CTF), si trova di fronte a questa domanda fondamentale: ‘Qual è l’attuale situazione/visione di missione che i Camilliani, padri, fratelli e collaboratori laici stanno affrontando’?
Il Centro per la Ricerca sull’Epidemiologia dei Disastri (CRED) afferma che “le catastrofi legate alle condizioni meteorologiche stanno diventando sempre più frequenti, in gran parte a causa di un aumento sostenuto del numero di inondazioni e tempeste”.
In effetti, negli ultimi venti anni (1995-2015), in tutto il mondo, un totale di 6.457 disastri legati alle condizioni meteorologiche sono stati registrati tramite EM-DAT di CRED, e rappresentano i dati più completi al mondo sull’evento e sugli effetti dei disastri tecnologici e naturali. Tra il 1996-2016, circa 1.350.000 persone sono state uccise da questi drammatici eventi naturali negli ultimi 20 anni, con una media di 67.500 morti all’anno. Circa 4,1 miliardi di persone sono rimasti feriti, hanno perso la casa o hanno bisogno di assistenza di emergenza.
Non vi è dubbio sull’incremento globale dell’incidenza di inondazioni intense, tempeste, siccità e ondate di calore. Infatti, “negli ultimi quarant’anni, la frequenza dei disastri naturali registrati nel database degli eventi di emergenza (EM-DAT) è aumentata di quasi tre volte, passando dai 1.300 eventi registrati nel periodo 1975-1984 ad oltre 3.900 eventi nel periodo 2005-2014.
PREGHIERA PER LE VITTIME DI DISASTRI DI OGNI GENERE – CADIS
Per tutte le vittime di disastri di ogni genere, per le persone che hanno perso la vita, per i loro cari, per i sopravvissuti e per tutti quelli che si adoperano nel soccorso, preghiamo:
Dio Celeste, che hai creato e conservi ogni esistenza,
Tu conosci tutta la nostra tristezza e la nostra sofferenza. Tutte le vittime delle catastrofi di ogni genere siano accolte nella tua pace! Ricevi, noi ti preghiamo, nella tua misericordia, i tanti nostri fratelli e sorelle, sepolti dalle forze scaturite dalla natura. Conducili nella tua dimora!
Consola il dolore di tante famiglie, asciuga le lacrime di tanti fratelli, proteggi la solitudine di tanti orfani. Infondi a tutti coraggio perché il dolore si trasformi in cammino di crescita e di speranza.
Suscita nel cuore dei cristiani e di tutti gli uomini di buona volontà il desiderio di impegnarsi affinché i feriti e coloro che soffrono a causa di queste calamità, sperimentino il conforto della solidarietà fraterna.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Padre Nostro – Ave Maria – Gloria
Preghiera SAN CAMILLO DE LELLIS
Camillo, fedele servitore del Signore, con coraggio e generosità ti sei lasciato
trasformare dall’Amore e, senza filtri o barriere lo hai riversato sui malati,
gli emarginati, gli ultimi.
Guaritore ferito, la tua vulnerabilità e i tuoi limiti sono stati risorsa per
un amore che abbraccia senza possedere; che accoglie senza giudicare; che
dona senza attesa di ricompensa. Come fuoco che arde, la passione ti ha
consumato facendoti rivoluzionario e creatore di nuovi percorsi: l’Amore
ha superato leggi e regole, e sei andato spedito sulla via della carità.
Hai dato vita a una ‘nuova scuola di carità’, modello ai compagni che
seguirono le tue orme. Con la stessa passione di una madre china
sull’unico figlio malato, anche loro hanno assistito malati; accompagnato
morenti; asciugato lacrime; riscattato coloro che avevano perso la libertà.
Il tuo carisma forgia persone di ogni latitudine: a te guardano come
modello inarrivabile e attraente, perenne e sempre nuovo.
Conservaci nella freschezza del tuo messaggio di carità, per restare chinati
sul malato ‘nostro Signore e padrone’, consapevoli che la carità richiede
sentimento, intelligenza e azione.
Riscalda i nostri cuori al fuoco della misericordia, così che il nostro operare
sia guidato dalla tenerezza, dal rispetto, dall’accoglienza e dalla generosità.
Apri i nostri occhi perché sappiamo guardare con simpatia il tempo che
viviamo e scrutare i bisogni nascosti nelle pieghe della società.
E, infine, sorretti dalle tue mille benedizioni, fa’ che restiamo fedeli non
solo nelle giornate luminose, fruttuose e di successo, ma anche in quelle
oscure, aride e di fallimento. Amen.
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