I religiosi camilliani sono stati coinvolti durante tutto l’anno con incontri rivolti al clero e agli operatori pastorali. Sono stati coinvolti i confratelli p. Rosario Messina per il clero, p. Antonio Marzano, p. Adriano Moro e fratel Carlo Mangione per gli incontri diocesani agli operatori pastorali. Al centro della riflessione il tema del “malato come soggetto di evangelizzazione” e “oggetto di attenzione di tutta la comunità cristiana”. Il sacramento dell’unzione degli infermi è stato presentato come sacramento di guarigione e di consolazione.
Questo cammino si è concluso il 25 aprile con una giornata diocesana di festa dove hanno partecipato circa 400 persone. Per tutta la mattinata, con la presenza del Vescovo, di religiosi, sacerdoti, autorità e tantissimi laici è stata presentata la figura di San Camillo attraverso i suoi esempi ed i suoi insegnamenti. Si sono susseguiti sul palco fratel Carlo Mangione, le religiose Figlie di San Camillo, suor Laura, suor Fernanda, suor Gemma e tre volontari di Roma che con le loro testimonianze hanno attualizzato il carisma di San Camillo.
La testimonianza del diacono camilliano Salvatore Pontillo, figlio di questa chiesa locale, ha concluso gli interventi della mattinata. Dopo il pranzo offerto a tutti i convenuti da parte della diocesi, nel pomeriggio il Vescovo ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica.
In questa circostanza è stata fissata la data di ordinazione sacerdotale del diacono camilliano per il 30 settembre a Grassano, sua città natale.
Un’esperienza bella e viva che ancora una volta ci ha fatto toccare l’attualità della figura di San Camillo e dei suoi insegnamenti
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