La Famiglia Camilliana Laica fiorisce in Kenya

20170204_113122di p. Paolo Guarise

Dopo 40 anni di ministero camilliano in Kenya, l’Ordine dei Ministri degli Infermi e la Grande Famiglia di S. Camillo sono felici di avere ottenuto – quest’anno – un raccolto abbondante: in un solo giorno 21 persone sono entrate a far parte della Famiglia Camilliana Laica. Questo è avvenuto il 4 febbraio 2017, in margine alla festa liturgica della Conversione di S. Camillo.

Aspettare 40 anni è un tempo un po’ lungo. Forse più di qualcuno si sarebbe stancato e avrebbe gettato i remi in barca. Invece no. Ancora una volta la pazienza e la tenacia hanno avuto la meglio e hanno pagato bene.

La cerimonia di affiliazione ha avuto luogo a Nairobi presso la comunità di Bolech House. Ha presieduto la celebrazione eucaristica P. Francis Maina, cappellano del Nairobi Hospital; hanno concelebrato con lui P. John Mosoti, assistente spirituale della FCL (Famiglia Camilliana Laica) che nella celebrazione ha svolto il compito di cerimoniere e P. Paolo Guarise al quale è stato affidato il compito di proclamare e commentare la parola di Dio.

A ricevere i 21 candidati (20 donne e un uomo) in seno alla Famiglia Camilliana Laica è venuta la Vice-presidente della Commissione Centrale Internazionale Anita Ennis, giunta direttamente dall’Irlanda dove vive ed esercita la professione di Community Nurse. Anita ha trascorso cinque giorni a Nairobi durante i quali ha incontrato personalmente i candidati e constatato di persona i luoghi del loro apostolato camilliano.

I nuovi 21 affiliati provengono quasi interamente dalla parrocchia cittadina di Umoja e dalle sue chiese succursali. Visitano i malati nelle case private e in due ospedali cittadini: Mbagathi Hospital (Nairobi County) e Mama Lucy Kibaki Hospital (Nairobi Eastleigh). L’attività di assistenza ai malati ed emarginati nell’ambito della zona parrocchiale di Umoja risale a 15 anni fa per merito del gruppo parrocchiale Huduma ya afya, espressione in lingua swahili per: servizio della salute. Essendo venuti a conoscenza di S. Camillo patrono dei malati, hanno voluto che un camilliano venisse loro parlare del Santo e del suo carisma. Da cosa nasce cosa. Quindici anni dopo la semente gettata ha dato i suoi frutti, radicandosi in tal modo sul suolo keniano.

Il merito principale di questa iniziativa va ascritto a P. John Mosoti, che è l’assistente spirituale di questo rigoglioso gruppo di cristiani. In quest’arco di tempo li ha seguiti da vicino, intensificando l’accompagnamento spirituale e la formazione catechetica negli ultimi due anni che hanno fatto da “noviziato”, per così dire, agli aspiranti alla famiglia camilliana. Non tutti gli aspiranti hanno passato l’esame di ammissione; per qualcuno la formazione e l’accompagnamento devono continuare, nella speranza di qualificarsi per la prossima cerimonia di affiliazione. Oltre che da P. Francis e P. Paolo, P. Mosoti è stato affiancato nella preparazione dei candidati da P. Kizito Mochere da P. Frederich Mukhabana e dalle Suore camilliane Sr. Nancy e Sr. Regina.

I Camilliani del Kenya desiderano che tale esperienza positiva possa spostarsi rapidamente in altri luoghi del Kenya dove viene svolto il ministero camilliano, in particolare a Tabaka e Karungu. San Camillo, che già nel 1592 aveva fondato a Roma la Congregazione dei secolari, ci darà certamente una mano.

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