Grande festa nella chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio a Roma, culla e cuore dell’Ordine camilliano. Due Religiosi, P. Francisco de Macedo e P. Jose Maria Dos Santos, hanno reso grazie a Dio per il dono del sacerdozio. Tante le persone convenute: confratelli, fedeli giunti dal Brasile, fedeli che frequentano la nostra chiesa e un ospite d’onore: Sua Eminenza il Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Sacra Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e di vita apostolica.
La celebrazione è stata animata con canti brasiliani con P. Albert e P. Aris alla chitarra.
Riportiamo di seguito i vari interventi, tutti particolarmente sentiti e toccanti.
P. Renato Salvatore, Superiore Generale dell’Ordine camilliano, all’inizio della S. Messa ha dato il benvenuto a tutti i convenuti, rivolgendo particolari parole di accoglienza all’Eminentissimo Cardinale: “Siamo qui per pregare per P. Francisco e P. Josè Maria e avere tra noi il Cardinale è non solo un grande onore ma un piacere e un segno di amicizia grande per noi tutti e il nostro Istituto. Grazie Eminenza per il suo sorriso col quale svolge il suo ministero e servizio alla vita consacrata, anche quando si devono affrontare le difficoltà. La sua presenza tra noi è il segno di una continua amicizia e stima.” Nell’omelia P. Renato ha rivolto brevi ma sentite parole. “Ai sacerdoti si usa dire di celebrare la messa come se fosse la prima, l’ultima e l‘unica messa. Questo ci fa capire quanto sia importante per noi l’eucarestia, perché in essa è racchiuso Cristo che ci unisce a Lui e tra di noi. Il sacerdote camilliano nel letto del malato trova l’altare più alto e sublime.” Dice ancora P. Renato “Sperimentare la gioia di essere chiamati nonostante le inevitabili difficoltà che la vita può riservarci.
Sua Eminenza João Braz de Aviz: “Sento la gioia di poter partecipare a questi momenti e mi viene in mente la fedeltà del sacerdote, pieno di fragilità e sofferenze, ma anche pieno di tante gioie e consolazioni. Io ho pianto vedendo quello che il sacerdozio opera, non per noi ma per la comunità. Grazie per la fedeltà, nel carisma di San Camillo.
P. Jose Maria Dos Santos: “Ringrazio il Cardinale, il Superiore Generale, i confratelli convenuti e i fedeli tutti. Ho voluto celebrare il 25° anno di sacerdozio con San Camillo e il suo successore. Sono felice di avere presente il cardinale Avis che è stato pastore a Brasilia, lasciando un esempio di dolcezza e di bontà. Ringrazio tutti di cuore perché so che la mia vocazione è sostenuta dalla preghiera di tanti.”
Infine ha preso la parola P. Francisco de Macedo, rettore della chiesa della Maddalena ed economo della comunità: “Faccio mie le parole di P. Jose e rinnovo il mio ringraziamento a Sua Eminenza, che da Pastore in Brasile è divenuto un “religioso” qui a Roma. Le volte che ho avuto modo di incontrarla ho sperimentato paternità e semplicità.” P. Francisco ha chiesto preghiere per la perseveranza nella sua vocazione e per la sua salute. Il suo intervento è stato accompagnato da un lungo applauso, segno di vicinanza e fraternità.
Al termine della celebrazione i convenuti si sono ritrovati per un agape fraterna nel refettorio della Casa Generalizia.
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