Scarica qui il PDF in SPAGNOLO e FRANCESE
NEWSLETTER N. 22 Marzo 2016
NON SI PUÒ VIVERE LA PASQUA SENZA ENTRARE NEL MISTERO
Notte di veglia è questa notte.
Non dorme il Signore, veglia il Custode del suo popolo (cfr Sal 121,4), per farlo uscire dalla schiavitù e aprirgli la strada della libertà.
Il Signore veglia e con la potenza del suo amore fa passare il popolo attraverso il Mar Rosso; e fa passare Gesù attraverso l’abisso della morte e degli inferi.
Notte di veglia fu questa per i discepoli e le discepole di Gesù. Notte di dolore e di paura. Gli uomini rimasero chiusi nel cenacolo. Le donne, invece, all’alba del giorno dopo il sabato, andarono al sepolcro per ungere il corpo di Gesù. Il loro cuore era pieno di commozione e si domandavano: “Come faremo ad entrare? chi ci rotolerà la pietra del sepolcro?”. Ma ecco il primo segno dell’Evento: la grande pietra era già stata ribaltata e la tomba era aperta!
«Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito di una veste bianca…» (Mc 16,5). Le donne furono le prime a vedere questo grande segno: la tomba vuota; e furono le prime ad entrarvi…
“Entrate nel sepolcro”. Ci fa bene, in questa notte di veglia, fermarci a riflettere sull’esperienza delle discepole di Gesù, che interpella anche noi. Per questo, in effetti, siamo qui: per entrare, entrare nel Mistero che Dio ha compiuto con la sua veglia d’amore.
Non si può vivere la Pasqua senza entrare nel mistero. Non è un fatto intellettuale, non è solo conoscere, leggere… E’ di più, è molto di più!
“Entrare nel mistero” significa capacità di stupore, di contemplazione; capacità di ascoltare il silenzio e sentire il sussurro di un filo di silenzio sonoro in cui Dio ci parla (cfr 1 Re 19,12).
Entrare nel mistero ci chiede di non avere paura della realtà: non chiudersi in sé stessi, non fuggire davanti a ciò che non comprendiamo, non chiudere gli occhi davanti ai problemi, non negarli, non eliminare gli interrogativi…
Entrare nel mistero significa andare oltre le proprie comode sicurezze, oltre la pigrizia e l’indifferenza che ci frenano, e mettersi alla ricerca della verità, della bellezza e dell’amore, cercare un senso non scontato, una risposta non banale alle domande che mettono in crisi la nostra fede, la nostra fedeltà e la nostra ragione.
Per entrare nel mistero ci vuole umiltà, l’umiltà di abbassarsi, di scendere dal piedestallo del nostro io tanto orgoglioso, della nostra presunzione; l’umiltà di ridimensionarsi, riconoscendo quello che effettivamente siamo: delle creature, con pregi e difetti, dei peccatori bisognosi di perdono. Per entrare nel mistero ci vuole questo abbassamento che è impotenza, svuotamento delle proprie idolatrie… adorazione. Senza adorare non si può entrare nel mistero.
Papa Francesco, Sabato Santo, 4 aprile 2015
25 di attivita’ del CAMILLIAN SOCIAL CENTER DI SAMPRAN
Il 13 Febbraio 2016 il Camillian Social Center di Sampran ha festeggiato i suoi 25 anni di servizio verso le persone anziane per lo piu’ non autosufficenti, al momento circa 130 persone. Ha presieduto la funzione religiosa il nuovo Cardinale di Bangkok: Mons. Francesco Saverio Kriengsak Kovitwanij che ha voluto visitare i nostri ospiti piu’ in difficolta’ed ha espresso tutto il suo apprezzamento per questa nostra attivita’ e per il Carisma Camilliano particolarmente chiaro ed inerente con quanto Gesu’ ha chiesto di fare ai suoi apostoli. Non e’ mancata la partecipazione di benefattori, amici, religiosi di altri istituti, parenti degli ospiti e molti fedeli che praticano la nostra cappella. I nostri studenti hanno pensato ad animare la S. Messa in collaborazione con le ragazze cieche delle suore Salesiane.
BURKINA FASO
Giovedì 3 marzo 2016, il Segretario Generale delle Nazioni Uniti, sig. Ban Ki-moon, ha fatto visita all’hôpital Saint Camille di Ouagadougou (HOSCO), in particolare al reparto che accoglie e cura i bambini sieropositivi. È stato un pregevole segno di riconoscimento del servizio e dell’impegno dei Confratelli Camilliani del Burkina Faso! Come san Camillo, anche loro sono costruttori di pace e di riconciliazione, curando la salute dei malati e dei poveri!
I confratelli del Burkina Faso si preparano a festeggiare i 50 anni di presenza Camilliani nel loro paese. Questo il logo scelto per il loro giubileo.
«Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca”» (Lc 5,4)
MADRID EXCHANGE
Dal 21 al 24 aprile 2016 si terrà presso il Centro di Umanizzazione della Salute di Tres Cantos (Madrid) l’incontro internazionale dei Direttori dei Centri di pastorale sanitaria e delle università camilliane. Lo scopo di questo incontro è quello di stabilire e rafforzare la cooperazione tra i centri di formazione e le università di ispirazione camilliana, per la promozione della salute e la tutela del diritto di accesso alle cure.
VALENCIA: Camilliani e Gesuiti insieme per un progetto di solidarietà
Un’opera di consulenza che affianca i servizi sanitari
I Camilliani e i gesuiti, dal primo marzo, hanno aperto a Valencia un nuovo centro di consulenza per le persone povere colpite da crisi di famiglia, eventi traumatici, depressione, dolore o migrazioni. Si tratta di un servizio per dare un aiuto supplementare a quello offerto dai servizi sanitari
THAILANDIA
Il 9 marzo u.s., presso il Camillian Hospital (Bangkok – Thailandia) si è tenuta una conferenza sulla problematica dell’anziano e sulle politiche sociali legate a questa sfida sociale e sanitaria.
Un gruppo di Confratelli camilliani della Provincia Thailandese, in questi giorni, sta vivendo alcuni giorni di ritiro e di formazione spirituale sul tema “La vita comunitaria e la correzione fraterna secondo le provocazioni di papa Francesco sulla Vita Consacrata”.
Il corso è animato ed accompagnato da suor Myriam Kitcharoen, secondo la forma della condivisione. Sour Myriam Kitcharoen è stata Madre generale della congregazione St. Paul del Chartre a Roma per 12 anni: come tale può condividere anche tutta la sua esperienza pratica sul tema della Vita Religiosa.
FILIPPINE
La provincia delle Filippine ha festeggiato l’ordinazione presbiterale di p. Henry Bosoen Angupa II, primo camilliano nativo del Moun, Province nord delle filippine di p. Seo Jung Ju, il primo camilliano di origine coreana, della citta Busan – Sud Corea.
Condividiamo gli aggiornamenti e la “vita camilliana” della Provincia delle Filippine, attraverso la loro Newsletter – CamUp
TAIWAN
Condividiamo una piccola nota di carattere inter-culturale, rispetto alla quale i nostri Confratelli che vivono da decenni a Taiwan sono molti sensibili. Il giorno 8 febbraio u.s., è stato festeggiato il nuovo anno lunare cinese – anno della Scimmia! In tutte le chiese è stata celebrata la Messa per il Anno Nuovo, con un ricordo speciale per gli antenati!
La nostra chiesa dedicata a San Camillo è stata scelta dal vescovo della diocesi di Taipei, come Chiesa giubilare per l’acquisto delle sante indulgenze. P. Giuseppe Didonè insieme ad altri 17 sacerdoti si è recato a Roma per ricevere il mandato dal Papa come missionario della Misericordia.
Il giorno 12 febbraio u.s., il Vice presidente della Repubblica Cinese di Taiwan ha fatto visita alla Chiesa di San Camillo: è stato un segno di chiaro apprezzamento e stima per l’opera ultra cinquantennale che i camilliani svolgono a favore dei malati e degli indigenti.
BRASILE – FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA
Il 28 febbraio u.s., è nato ufficialmente il gruppo della Famiglia Camilliana Laica a San Paolo (Brasile).
In questa occasione, padre Leocir Pessini ha concelebrato la Santa messa insieme a p. Zaqueu Geraldo Pinto, Maestro del noviziato camilliano ed Assistente spirituale del nuovo gruppo.
MADAGASCAR
Albert Rainiherinoro puntualmente ci aggiorna sulla celebrazione della giornata mondiale del malato a Fianarantsoa (Madagascar).
Sabato 13 febbraio 2016, circa 2.000 pellegrini si sono dati appuntamenti alla Torre della Madonna Salus Infirmorum per celebrare la giornata mondiale del malato: percorso della via crucis, recita del Rosario, celebrazione del sacramento della riconciliazione grazie alla disponibilità di sei sacerdoti presenti, celebrazione eucaristica presieduta dal Vicario Generale, don Gervais Razafitoazaza, amministrazione dell’unzione dei malati agli infermi presenti. Un grazie speciale agli abitanti del villaggio d’Ilena che con grande disponibilità e solidarietà hanno aiutato i malati ad arrivare nel luogo della celebrazione, nonostante la difficoltà di accesso.
ROMA – Casa Generalizia
Incontro formativo per Economi provinciali e per i loro collaboratori
La Consulta Generale, tra le attività programmate per l’anno 2016, ha convocato un Incontro Formativo per Economi Provinciali, Vice-provinciali e di Delegazione.
L’incontro si inserisce tra le priorità della Consulta Generale per questo sessennio, in ordine ad una maggiore efficacia in termini di trasparenza e vigilanza economica anche su sollecitazione della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (cfr. Lettera Circolare del 2 agosto 2014 intitolata “Linee orientative per la gestione dei beni negli Istituti di vita consacrata e nelle Società di vita apostolica”)
Il focus principale dell’incontro si è concentrato sulla formazione e l’esercizio pratico (stile workshop seminariale) per compilare e presentare nel rispetto dei contenuti, della forma e delle tempistiche stabilite, la relazione economica annuale completa della Provincia, Vice-provincia o Delegazione, come richiesto dalla Consulta Generale.
Circa 30 persone hanno aderito all’iniziativa: religiosi camilliani responsabile della gestione economica di quasi tutte le aree geografiche dell’Ordine insieme ad alcuni stretti collaboratori laici.
L’incontro ha avuto luogo a Roma, presso la Casa delle Figlie della Carità (Canossiane), nei giorni dal 14 al 18 marzo 2016.
Leggi qui il MESSAGGIO DEL GENERALE INGLESE FRANCESE SPAGNOLO ITALIANO
GALLERIA FOTOGRAFICA
ROMA – Chiesa Rettoria della “MADDALENA”
Nei giorni di venerdì 11 marzo, 15 aprile e 13 maggio, circa 300 persone, appartenenti a gruppi di Medici, Infermieri e Fisioterapisti dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, sezione del Nord- Centro- Sud Italia) visiteranno la Chiesa della Maddalena e l’annesso Museo che custodisce la memoria di san Camillo, come momento formativo, in preparazione al Giubileo degli Ammalati e delle Persone Disabili (10-12 giugno 2016) che si celebrerà in Vaticano, nel contesto dell’Anno Santo della Misericordia.
SUGGESTIONE EDITORIALE
Recentemente sono stati pubblicati gli Atti della XXI Assemblea Generale dei Membri della Pontificia Accademia della Vita – anno 2015, dal titolo Assisting the Elderly and Palliative Care.
Potete scaricare qui il contributo di p. Leocir Pessini sul tema: Ethical and Pastoral Guidelines for a ‘Good Accompaniment’.
COSE NUOVE
Vi segnaliamo l’uscita del libro ‘Beato Luigi Tezza. Apostolo dell’amore di Dio’, curato dal confratello p. Antonio Casera (casa editrice Velar).
MESSICO
Dal 12 al 18 febbraio 2016, p. Leocir Pessini è stato in visita ai Confratelli della comunità camilliana di Guadalajara – Messico.
Di seguito potrete leggere il messaggio di ringraziamento, augurio, incoraggiamento e di sprone alla crescita, che p. Leocir ha inviato ai confratelli in questione al termine della sua presenza in mezzo a loro.
Messaggio del Superiore generale alla Comunità Camilliana di Guadalajara – Mexico ITALIANO INGLESE PORTOGHESE SPAGNOLO
PROVINCIA ROMANA
Condividiamo alcune istantanee della settimana di missione parrocchiale camilliana in terra salentina (Campi Salentina – Lecce): una missione popolare di evangelizzazione e di consolazione dei malati che i Confratelli Camilliani della Provincia romana, le Religiose Figlie di San Camillo ed un buon gruppo di giovani hanno animato con un notevole “successo”, dal 14 al 21 febbraio 2016.
PROVINCIA NORD ITALIANA
Nei giorni 21-22-23 febbraio 2016, il Superiore generale ha concluso gli incontri con le comunità e i religiosi della Provincia Nord Italiana, visitando le camilliane di Cremona, Como e Besana Brianza. Martedì 23 febbraio u.s., la mattinata è stata dedicata all’incontro con l’Assemblea generale della Provincia per uno scambio fraterno di idee, progetti, aspirazioni sul presente e sul futuro della nostra Vita Consacrata Camilliana.
Messaggio del Superiore generale alla Provincia Nord Italiana SPAGNOLO INGLESE
Il Segretariato provinciale per il ministero ha organizzato anche quest’anno una 2GG di formazione che si terràl’11/12 aprile prossimo a Mottinello, come ormai da tradizione. La 2GG è aperta a tutti i religiosi e ai loro collaboratori, sia delle varie cappellanie che delle nostre strutture operative. Per una miglior organizzazione dell’evento vi chiediamo di iscrivervi quanto prima senza aspettare l’ultimo minuto! Scarica qui il programma
AGENDA DEL SUPERIORE GENERALE E DELLA CONSULTA
Il Superiore generale, nella settimana dal 29 febbraio al 4 marzo, presso la diocesi di Joinville – Brasile – ha animato un corso di Formazione dal titolo Ética, Bioetica, pastoral em tempos de globalization!. All’incontro hanno aderito un buon numero di sacerdoti diocesani e di religiosi.
Dal giorno 8 al giorno 19 marzo 2016, p. Leocir insieme a p. Laurent Zoungrana, Vicario generale, è in visita ai Confratelli delle comunità camilliane del Madagascar, del Centro Africa e della Costa d’Avorio. GALLERIA FOTOGRAFICA
Martedì 22 marzo 2016, il Superiore generale e i Consultori si incontreranno per una giornata di verifica e di programmazione presso la Casa Generalizia delle Ministre degli Infermi di san Camillo (Roma).
Dal 4 al 13 aprile 2016, il Superiore generale insieme a p. Laurent Zoungrana, Vicario generale, incontrerà le comunità e i Confratelli della Provincia Francese.
Dal giorno 15 al giorno 27 aprile 2016, p. Leocir insieme a p. Laurent Zoungrana, Vicario generale, sarà in visita ai Confratelli delle comunità camilliane dell’Africa anglofona: Kenya, Tanzania ed Uganda.
ATTI DELLA CONSULTA
Approvazione della nomina di fr. Carlo Mangione come Economo provinciale della Provincia Siculo Napoletana.
Atto di Erezione canonica della Casa Religiosa ‘Divine Mercy’ a Pattanakan –Bangkok (Thailandia).
Religiose FIGLIE DI SAN CAMILLO
Le Figlie di San Camillo si preparano a festeggiare l’importante traguardo del 125° anniversario della Fondazione dell’Istituto. Per l’occasione è stato creato un sito internet (http://concuoredimadre.wix.com/fscamilliane) che raccoglierà tutti gli eventi e le notizie del loro giubileo. Per l’occasione è stato anche elaborato un logo, espressione sintetica del loro progetto di vita consacrata.
Religiose MINISTRE DEGLI INFERMI DI SAN CAMILLO
In Thailandia, dal 3 al 6 marzo si è svolta l’Assemblea Triennale dell’Istituto, con la presenza delle Madre generale suor Lauretta Gianesin e di suor Rebecca, consigliare Generale.
Missionarie degli Infermi
On-line da pochi giorni il nuovo sito dell’Istituto secolare Missionarie degli Infermi Cristo Speranza. Lo potete consultare cliccando qui
CAMILLIANI SU INSTAGRAM
È con grande piacere che annunciamo lo sbarco dei Camilliani su #Instagram, uno dei migliori social fotografico in circolazione. Da oggi ci potete trovare anche lì! Vi aspettiamo!!!
RELIGIOSI DEFUNTI
«Ecco, ora svaniscono. I volti e i luoghi, con quella parte di noi che, come poteva, li amava, per rinnovarsi, trasfigurati, in un’altra trama!» (T.S. Eliot)
Il 15 febbraio 2016 alle ore 23:50, mentre sta benedicendo una salma di una donna nel reparto di Nefrologia, si spegne improvvisamente p. Pasquale Anziliero – 49 anni – per un infarto. P. Pasquale ha vissuto vent’anni di vita religiosa e di sacerdozio. Sono pochi? Chi lo sa. In questo breve lasso di tempo ci ha lasciato comunque una traccia di sé che certo resterà. Lo ricordiamo un uomo, buono d’animo, generoso, affabile, attento alle persone, che quando dà una amicizia la dà davvero e si fa sentire ogni giorno, col cuore ancora fanciullesco che si diverte a giocare coi nipoti così come col cane degli amici e il gatto della mamma, che ride come un bambino davanti alle battute. Un uomo che preferisce ascoltare e sostenere gli altri più che confidare le proprie ambasce, un fratello sempre pronto a confortare e a sostenere, sia malati che operatori sanitari, i quali invita a fare pellegrinaggi o a partecipare a momenti culturali e formativi. Un consacrato al Regno aperto alle nuove sfide della pastorale, che si prepara al dovuto, ora con corsi di manager se deve lavorare nell’amministrazione di una casa di cura, ora con i corsi di counselling pastorale per migliorare l’ascolto del malato. Un evangelizzatore che usa tutti i mezzi informatici per raggiungere più persone possibile. Come uomo e come religioso vive l’etica del lavoro: il tempo va usato, e siccome le cose finiscono per essere tante, a rimetterci è sempre il sonno.
Camillo diceva: “come il marinaio muore in mare, così il Buon Ministro degli infermi muore in ospedale tra i malati”. Padre Pasquale è morto così. Era di guardia; chiamato alle 23:00 a benedire una donna appena morta, mentre pronunciava le ultime parole dell’Ave Maria è stato colto da un infarto e si è accasciato.
È una bella morte. In memoria di p. Pasquale (Omelia funebre di p. Edoardo Gavotti)
La provincia camilliana spagnola ha comunicato la morte del Confratello p. Miguel Aguilar avvenuta il 20 febbraio 2016 a Sant Pere de Ribes (Barcellona). dopo 70 anni di consacrazione al servizio agli ammalati.
Il 21 febbraio è salita al cielo Sr. Firmina Degetto, religiosa delle Figlie di san Camillo. Il decesso è avvenuto a Cremona presso la comunità della Clinica dell’Istituto. Sr. Firmina è morta all’età di 88 anni, dopo 69 anni di professione religiosa.
La Comunità delle Figlie di San Camillo annuncia il decesso di sr. Silvia Callegaro avvenuto il 26 febbraio 2016, nella Casa di Riposo San Giuseppe di Brescia. Sr. Silvia è morta all’età di 98 anni, con 63 anni di consacrazione religiosa.
Domenica 28 febbraio 2016, a Verona, è morto all’età di 90 anni, il nostro Confratello p. Carmelo Fedrizzi (religioso della Provincia Nord Italiana).
Nel suo ministero camilliano egli ha fatto sempre e solo il cappellano ospedaliero, raffinando il modo di stare vicino a chi soffre per la salute. Amava i malati, si prendeva a cuore le persone, ha intessuto legami di amicizia e di fraternità belli e duraturi.
Era un religioso dalla fede semplice, nascosta, umile e anche profondamente segnata dalla sua umanità. Non amava le manifestazioni esteriori della propria fede ma pregava molto, magari prediligendo la preghiera personale a quella comunitaria.
Carmelo non voleva essere di disturbo a nessuno, era schivo di fronte ad un complimento, non amava quasi mai parlare di sé e preferiva parlare degli altri oppure sceglieva di narrare le cose fatte più che i sentimenti vissuti o i desideri che aveva nel cuore. Simpatico e di compagnia, aveva un animo da bambino, amante del ciclismo e ancor più delle corse a piedi, sport amatoriale che lui stesso praticava assiduamente finché ha potuto. Era un camminatore formidabile! Nella vita da pensionato si lamentava per i dolori ai piedi e alle gambe, in verità le cose che consumava maggiormente erano proprio le scarpe. Era come se lui scalpitasse, e certamente ha sofferto l’inamovibilità cui l’ha costretto l’ultimo ricovero ospedaliero.
Siegmund Malinowski, Superiore provinciale della Provincia tedesca, comunica la morte del Confratello Camilliano P. JOHANNES UHRMANN (88 anni) avvenuta questa mattina presto, 14 marzo 2016.
Seguirà il necrologio. R.I.P.
Ricordiamo p. Johannes nella nostra preghiera al Signore della Vita e della Misericordia!
«Ora vivono in Cristo, che hanno incontrato nella Chiesa, seguito nella nostra vocazione, servito nei malati e sofferenti. Nella fiducia che il Signore, la Vergine Santa nostra Regina, san Camillo – i beati Luigi Tezza e Giuseppina Vannini – e i nostri Confratelli e Consorelle defunti li accoglieranno fra loro, li affidiamo nella preghiera ricordandoli con affetto, stima e gratitudine».
ANNO SANTO DELLA MISERICORDIA
Il nuovo umanesimo in Cristo Gesù
Al centro c’è Gesù, nostra luce: “Ecce Homo”. Guardando questa scena contempliamo la trasformazione del Cristo giudicato da Pilato nel Cristo assiso sul trono del giudice. Un angelo gli porta la spada, ma Gesù non assume i simboli del giudizio, anzi solleva la mano destra mostrando i segni della passione, perché Lui «ha dato sé stesso in riscatto per tutti» (1 Tm 2,6). «Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui» (Gv 3,17).
Possiamo parlare di umanesimo solamente a partire dalla centralità di Gesù, scoprendo in Lui i tratti del volto autentico dell’uomo. È la contemplazione del volto di Gesù morto e risorto che ricompone la nostra umanità, anche di quella frammentata per le fatiche della vita, o segnata dal peccato. Non dobbiamo addomesticare la potenza del volto di Cristo. Il volto è l’immagine della sua trascendenza. È il misericordiae vultus. Lasciamoci guardare da Lui. Gesù è il nostro umanesimo. Facciamoci inquietare sempre dalla sua domanda: «Voi, chi dite che io sia?» (Mt 16,15).
Guardando il suo volto che cosa vediamo? Innanzitutto il volto di un Dio «svuotato», di un Dio che ha assunto la condizione di servo, umiliato e obbediente fino alla morte (cfr Fil 2,7). Il volto di Gesù è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati. Dio ha assunto il loro volto. E quel volto ci guarda. Dio – che è «l’essere di cui non si può pensare il maggiore», come diceva sant’Anselmo, o il Deus semper maior di sant’Ignazio di Loyola – diventa sempre più grande di sé stesso abbassandosi. Se non ci abbassiamo non potremo vedere il suo volto. Non vedremo nulla della sua pienezza se non accettiamo che Dio si è svuotato. E quindi non capiremo nulla dell’umanesimo cristiano e le nostre parole saranno belle, colte, raffinate, ma non saranno parole di fede. Saranno parole che risuonano a vuoto.
L’umanesimo cristiano che è quello dei «sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5). Essi non sono astratte sensazioni provvisorie dell’animo, ma rappresentano la calda forza interiore che ci rende capaci di vivere e di prendere decisioni. Quali sono questi sentimenti?
Il primo sentimento è l’umiltà. «Ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a sé stesso» (Fil 2,3), dice san Paolo ai Filippesi. Più avanti l’Apostolo parla del fatto che Gesù non considera un «privilegio» l’essere come Dio (Fil 2,6). Qui c’è un messaggio preciso. L’ossessione di preservare la propria gloria, la propria “dignità”, la propria influenza non deve far parte dei nostri sentimenti. Dobbiamo perseguire la gloria di Dio, e questa non coincide con la nostra. La gloria di Dio che sfolgora nell’umiltà della grotta di Betlemme o nel disonore della croce di Cristo ci sorprende sempre.
Un altro sentimento di Gesù che dà forma all’umanesimo cristiano è il disinteresse. «Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri» (Fil 2,4), chiede ancora san Paolo. Dunque, più che il disinteresse, dobbiamo cercare la felicità di chi ci sta accanto. L’umanità del cristiano è sempre in uscita. Non è narcisistica, autoreferenziale. Quando il nostro cuore è ricco ed è tanto soddisfatto di sé stesso, allora non ha più posto per Dio. Evitiamo di «rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 49).
Il nostro dovere è lavorare per rendere questo mondo un posto migliore e lottare. La nostra fede è rivoluzionaria per un impulso che viene dallo Spirito Santo. Dobbiamo seguire questo impulso per uscire da noi stessi, per essere uomini secondo il Vangelo di Gesù. Qualsiasi vita si decide sulla capacità di donarsi. È lì che trascende sé stessa, che arriva ad essere feconda.
Un ulteriore sentimento di Cristo Gesù è quello della beatitudine. Il cristiano è un beato, ha in sé la gioia del Vangelo. Nelle beatitudini il Signore ci indica il cammino. Percorrendolo noi esseri umani possiamo arrivare alla felicità più autenticamente umana e divina. Gesù parla della felicità che sperimentiamo solo quando siamo poveri nello spirito. Per i grandi santi la beatitudine ha a che fare con umiliazione e povertà. Ma anche nella parte più umile della nostra gente c’è molto di questa beatitudine: è quella di chi conosce la ricchezza della solidarietà, del condividere anche il poco che si possiede; la ricchezza del sacrificio quotidiano di un lavoro, a volte duro e mal pagato, ma svolto per amore verso le persone care; e anche quella delle proprie miserie, che tuttavia, vissute con fiducia nella provvidenza e nella misericordia di Dio Padre, alimentano una grandezza umile.
Umiltà, disinteresse, beatitudine: questi i tre tratti che voglio oggi presentare alla vostra meditazione sull’umanesimo cristiano che nasce dall’umanità del Figlio di Dio. Questi tratti ci dicono che non dobbiamo essere ossessionati dal “potere”, anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all’immagine sociale della Chiesa. Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, si disorienta, perde il senso. Se li assume, invece, sa essere all’altezza della sua missione. I sentimenti di Gesù ci dicono che una Chiesa che pensa a sé stessa e ai propri interessi sarebbe triste. Le beatitudini, infine, sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo camminando sul sentiero giusto: è uno specchio che non mente.
Una Chiesa che presenta questi tre tratti – umiltà, disinteresse, beatitudine – è una Chiesa che sa riconoscere l’azione del Signore nel mondo, nella cultura, nella vita quotidiana della gente: «preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non dobbiamo coltivare una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti» (Evangelii gaudium, 49).
Piuttosto dobbiamo sempre ricordare che non esiste umanesimo autentico che non contempli l’amore come vincolo tra gli esseri umani, sia esso di natura interpersonale, intima, sociale, politica o intellettuale. Su questo si fonda la necessità del dialogo e dell’incontro per costruire insieme con gli altri la società civile. Noi sappiamo che la migliore risposta alla conflittualità dell’essere umano del celebre homo homini lupus di Thomas Hobbes è l’«Ecce homo» di Gesù che non recrimina, ma accoglie e, pagando di persona, salva.
Si può dire che oggi non viviamo un’epoca di cambiamento quanto un cambiamento d’epoca. Le situazioni che viviamo oggi pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Questo nostro tempo richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli: il Signore è attivo e all’opera nel mondo. Voi, dunque, uscite per le strade e andate ai crocicchi: tutti quelli che troverete, chiamateli, nessuno escluso (cfr Mt 22,9). Soprattutto accompagnate chi è rimasto al bordo della strada, «zoppi, storpi, ciechi, sordi» (Mt 15,30). Dovunque voi siate, non costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo.
PREGHIERA DEL GIUBILEO IN LINGUA
BUON PASQUA DI RISURREZIONE – ANNO 2016
Il Superiore Generale e i Consultori dei Camilliani,
insieme ai Confratelli della Comunità
Maria Maddalena di Roma
rinnovano il loro augurio di Buona Pasqua!
***
The Superior General and Consultors of Camillians,
the Confreres of S. Maria Maddalena
Community in Rome
renew their greeting for a Happy Easter!
I Camilliani su Facebook
I Camilliani su Twitter
I Camilliani su Instagram