Nel trigesimo della morte del confratello Giovanni Grigoletto, vogliamo ricordarlo pubblicando un suo articolo scritto quando era missionario in Burkina Faso. Fratel Giovanni ricorda la figura della Beata Madre Teresa Michel Grillo che per molti aspetti richiama lo spitito del nostro Santo Fondatore, San Camillo e sottolinea quanto questa personalità lo abbia sostenuto durante il suo ministero con i malati.
Questa mattina, alle ore 12,00 presso la Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte (Roma), Fr. Grigo verrà ricordato con una Santa Messa di suffragio e ringraziamento.
Dopo un incontro con un gruppo missionario mi trovavo ad Alessandria e, dirigendomi alla Stazione delle Ferrovie per prendere il treno che mi riportava a Torino, lungo la via trovo una Chiesa e mi fermo per entrare e “salutare” Cristo Divino Medico. Al lato destro dell’entrata della suddetta chiesa su un banco trovo immaginette della Serva di Dio (allora) Madre Teresa Michel Grillo, ne prendo una e nel tepore di quella piccola abitazione di Cristo scopro la santità di questa donna che non conoscevo. La sua immagine cosi bonaria, la sua mano tesa verso il mento e con quel sorriso celestiale e “piemontese” mi ha colpito. La sua immagine si è riflessa automaticamente sulla Croce Rossa che noi Camilliani portiamo sul petto della nostra tonaca congregazionale. É stata una vera scoperta: Madre Michel è S. Camillo al femminile. Dopo una vita matrimoniale, vedovile, si consacra agli ultimi, ai derelitti, ai malati: una vera conversione alla CARITÀ proprio come S. Camillo che è stato soldato di ventura, ma Cristo l’ha folgorato sulla strada che porta a Manfredonia.
Da 26 anni mi trovo in questo piccolo lembo di terra africana facendo frontiera col deserto del Sahara, il Burkina Faso (ex Alto Volta), ove svolgo il carisma Camilliano, cioè: AMARE, CONSOLARE, GUARIRE i fratelli e le sorelle malati (noi religiosi Camilliani siamo sacerdoti, fratelli medici, infermieri, tecnici della salute e tutto nell’ottica della carità samaritana).
Essendo piemontese come la Madre Michel, dopo l’incontro con Lei ad Alessandria (incontro virtuale), ho potuto avere materiale sulla suddetta beata ed ho iniziato a divulgare la sua amabile figura di DONNA carica d’Amore e di compassione. È stato molto facile giacché visito come paramedico ben 100 malati al giorno, compresi molti terminali di A.I.D.S., lebbrosi, ecc. Nell’ambulatorio, vicino ai farmaci, al fonendoscopio, ecc. ho le immagini in lingua francese della MADRE, e con il farmaco e una parola di speranza dono l’immaginetta della Madre, sicuro che LEI farà quello cui io non posso arrivare.
È una devozione, un amore alla Madre molto semplice, come nello stile africano. Ho visto la Sua effigie sorridente nelle capanne, case degli africani, e addirittura le ho viste sulla terra secca delle loro povere tombe. E vedevo la Madre che infondeva coraggio, speranza, fiducia, perché Dio ci ama, vuole il nostro bene: Dio è misericordia e Provvidenza, AMORE.
Vedo la beata che nella sua giovane età, accanto al carretto col mulo, si aggirava nei vicoli piemontesi per sfamare i poveri ed io sono qui in queste lande desertiche africane a cercare e stanare tanti poveri, malati e soli, e ancora una volta la mia CROCE ROSSA CAMILLIANA si riflette sull’emblema dell’Ostensorio che la Madre portava cucito sullo scapolare blu del suo santo abito.
Grazie Madre perché sei stata, sei testimone della Carità più sublime ed eroica, grazie perché hai attraversato i mari per portare le tue figlie ai popoli assetati di bene, di giustizia, d’equità e soprattutto del tuo carisma compassionevole.
I poveri malati del Burkina Faso (che tradotto in italiano vuole dire “Paese di uomini integri” ti amano e ti chiedono di star loro accanto.
Fr. Giovanni Grigoletto – Burkina Faso
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